La fine dei tempi (o fine del mondo con il sistema massonico satanico mondiale).

 



Prefazione:

La fine dei tempi in sostanza è la fine di un sistema religioso politico e culturale satanico e la sostituzione con un  sistema fatto dalla "giustizia" di Dio.


"STIAMO VIVENDO LA FINE DEI TEMPI?"

In un certo senso, ci troviamo negli "ultimi giorni" da secoli. Pietro si riferisce al tempo in cui viveva lui come "gli ultimi tempi" (1 Pietro 1:20; cfr. Ebrei 1:2), e Paolo parla della Chiesa come di quelli che "ci troviamo alla fine delle età." (1 Corinzi 10:11). È in quella epoca che è giunta la Parola (Giovanni 1:14), che è stata assicurata la nostra salvezza (Ebrei 9:26), e che si è riversato lo Spirito (Atti 2:16-18). Stiamo vivendo nell'era finale, prima che Dio giudichi il mondo.

Ma, di solito, quando le persone parlano degli "ultimi giorni" o della "fine dei tempi", si riferiscono al tempo immediatamente precedente, quello che comprende la Tribolazione, quando gli eventi apocalittici descritti nel libro dell'Apocalisse avranno avuto luogo. La tribolazione è già iniziata? Al tempo della sua scrittura, no; la Chiesa non è stata rapita, e la Tribolazione non è ancora iniziata. Stiamo vivendo nei giorni precedenti al rapimento e alla tribolazione? Possibilmente. La Bibbia profetizza molti eventi che avverranno alla fine dei tempi. Questi eventi possono essere categorizzati come naturali, spirituali, sociologici, tecnologici, e politici. È probabile che non stiamo assistendo direttamente agli eventi della fine dei tempi, tuttavia potremmo vederne gli eventi premonitori. Così come piccoli tremori di solito precedono terremoti più gravi, il mondo di oggi potrebbe mostrare le "scosse premonitrici" di quello che accadrà dopo.

Luca 21:11 elenca alcuni dei fenomeni naturali che accadranno prima della seconda venuta di Gesù: "e vi saranno grandi terremoti, carestie e pestilenze in vari luoghi vi saranno anche dei fenomeni spaventevoli e grandi segni dal cielo."
Naturalmente, questo mondo peccatore ha visto molti terremoti ed altri disastri; la profezia di Gesù è che questi eventi si intensificheranno quando si avvicinerà la fine. 

In 13 anni, tra il 1991 e il 2004, solo gli Stati Uniti sono stati investiti da cinque dei più tragici uragani della storia, tre dei quattro tornado più grandi della storia, e nove tra i dieci più grandi disastri determinati dalla FEMA. Negli ultimi anni, abbiamo visto l'uragano Sandy, che alcuni hanno chiamato la "tempesta perfetta." Per quanto riguarda i segni provenienti dal cielo, nel 2013 il meteorite Chelyabinsk si schiantò in Russia e causò la morte di circa 1500 persone. Tutti questi eventi potrebbero essere premonitori della fine dei tempi, i "dolori di parto," come li chiamò Gesù (Matteo 24:8).

La Bibbia elenca sia segni spirituali positivi che negativi. In 2Timoteo 4:3-4 scopriamo che molte persone seguiranno falsi insegnanti. 

Stiamo assistendo ad un aumento crescente di sette, eresie, inganni ed occultismo; molte persone scelgono di seguire una religione New Age o pagana. 

Riguardo quelli positivi, Gioele 2:28-29 profetizza che ci sarà un grande riversamento dello Spirito Santo. La profezia di Gioele fu compiuta il giorno della Pentecoste (Atti 2:16), e stiamo ancora vedendo gli effetti di quella effusione nei movimenti revival e cristiani condotti dallo Spirito, che predicano in tutto il mondo il messaggio del Vangelo, e l'emergere del Giudaismo messianico.

Oltre a segni nel regno naturale ed in quello spirituale, ci sono anche i segni nella società. L'immoralità rampante nella società di oggi è un sintomo della ribellione dell'umanità contro Dio. 

L'aborto, l'omosessualità, la tossicodipendenza e le molestie ai minori sono la prova che "i malvagi e gli imbroglioni andranno di male in peggio" (2 Timoteo 3:13). 

Stiamo vivendo in una società edonista e materialista. Le persone amano se stesse, pensano ai propri interessi e fanno ciò che è giusto ai loro occhi. Tutte queste cose, e molte di più, si possono vedere ogni giorno intorno a noi (2Timoteo 3:1-4).

Il compimento di alcune profezie della fine dei tempi sembrava impossibile fino all'avvento della tecnologia moderna. Alcuni dei giudizi dell'Apocalisse sono più facilmente immaginabili nell'era nucleare. Nell'Apocalisse 13, l'Anticristo controllerà il commercio, forzando le persone a prendere il marchio della bestia e, date le scoperte odierne nella tecnologia informatica dei microchip, gli strumenti che userà la bestia potrebbero benissimo essere già qui.

Ci sono anche i segni politici. La ricollocazione di Israele nella sua terra nel 1948 è la profezia compiuta più sorprendente, la quale prova che tutto è in preparazione per la fine dei tempi. All'inizio del ventesimo secolo, nessuno avrebbe sognato che Israele sarebbe tornata nella sua terra, né che avrebbe occupato Gerusalemme. Gerusalemme è sicuramente al centro della geopolitica e si trova da sola tra molti nemici. Zaccaria 12:3 lo conferma: "In quel giorno avverrà che io farò di Gerusalemme una pietra pesante per tutti i popoli; tutti quelli che se la caricheranno addosso saranno interamente fatti a pezzi." Matteo 24:6–7 predice che, prima della fine, "si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno," "guerre e di rumori di guerre." Queste sono sicuramente caratteristiche dell'età presente.

Si tratta solo di alcuni dei segni che mostrano come ci stiamo muovendo verso la fine dei tempi. Dio ci ha dato queste profezie perché non vuole che periamo, e ci avverte sempre con molto anticipo, prima di riversare la Sua ira (2Pietro 3:9).

Stiamo vivendo nella fine dei tempi? Il rapimento potrebbe avvenire in qualsiasi momento. Il Giorno del Giudizio sta arrivando, e Dio si libererà del peccato in questo mondo. Fino a quel momento, ci troviamo nell'età della grazia. Giovanni 3:36 dice: "Chi crede nel Figlio ha vita eterna ma chi non ubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio dimora su di lui." Quelli che non accettano Gesù Cristo come loro Salvatore, subiranno l'ira del Signore.

Le buone notizie sono che non è troppo tardi per scegliere la vita eterna. Tutto quello che si deve fare è accettare, per fede, il dono libero della salvezza di Dio. Non c'è niente che si possa fare per guadagnare la grazia; Gesù ha pagato il prezzo per voi (Romani 3:24). Siete pronti per il ritorno del Signore? O subirete forse la Sua ira?

LA GRANDE APOSTASIA

La Bibbia indica che ci sarà una grande apostasia alla fine dei tempi. La grande “apostasia” è menzionata in 2Tessalonicesi 2:3. L’apostasia è una ribellione, un ripudio della verità. Con la fine dei tempi si assisterà a un rifiuto generalizzato della rivelazione di Dio, a un’ulteriore “caduta” di un mondo già caduto.

La lettera di Paolo ai Tessalonicesi aveva lo scopo di correggere alcuni errori riguardanti la fine dei tempi che i credenti avevano sentito da falsi insegnanti. Tra questi c’era quello secondo cui “il giorno di Cristo sia già venuto” (2Tessalonicesi 2:2). I cristiani di Tessalonica temevano che Gesù fosse già venuto, che si fossero persi il rapimento e che ora stessero vivendo la tribolazione. Paolo aveva già spiegato loro il rapimento nella sua prima lettera (1Tessalonicesi 4:16-17). Paolo gli scrisse per assicurarli che, contrariamente a quanto avevano sentito dire e nonostante le persecuzioni che stavano subendo, il “giorno di Cristo” non era ancora arrivato.

In 2Tessalonicesi 2:3, Paolo chiarisce che il giorno del Signore, durante il quale ci sarà un giudizio universale (Isaia 13:6; Abdia 1:15), non avrà luogo finché non accadranno due cose. Prima di tutto, deve verificarsi la caduta, o la grande apostasia. Poi, deve essere manifestato l’“uomo del peccato”, colui che è chiamato il “figlio della perdizione”, noto anche come l’Anticristo. Una volta che questa persona si sarà manifestata, la fine dei tempi sarà davvero giunta. Numerose speculazioni sull’identità dell’uomo del peccato, a partire dal primo secolo, hanno incluso Caligola, Gaio Cesare, Maometto, Napoleone e un sacco di papi. Nessuno di loro era l’Anticristo.

L’uomo del peccato, secondo 2Tessalonicesi 2:4 [La Parola è Vita], è colui che “si mette al di sopra di tutto ciò che è chiamato «Dio» o è oggetto di adorazione, fino al punto di sedersi nel tempio di Dio e pretendere di essere Dio”. È chiaro che questo non è ancora accaduto: nessuno dai tempi di Paolo si è mai insediato come Dio nel tempio ebraico. Sono passati duemila anni dalla stesura dell’epistola e il “giorno del Signore” non è ancora arrivato. Paolo ci assicura che non verrà se prima non ci sarà la caduta.

La parola greca tradotta “ribellione” o “allontanamento” nel versetto 3 è apostasia. Si riferisce a una defezione generale dal vero Dio, dalla Bibbia e dalla fede cristiana. Ogni epoca ha i suoi disertori, ma l’allontanamento alla fine dei tempi sarà completo e mondiale. L’intero pianeta sarà in ribellione contro Dio e il Suo Cristo. Ogni golpe richiede un leader e in questa apostasia globale subentrerà l’Anticristo. Crediamo che ciò avverrà dopo che la Chiesa sarà stata rapita dalla terra.

In Matteo 24:10-12 Gesù ha avvertito i discepoli riguardo agli ultimi giorni: “Allora molti si scandalizzeranno, si tradiranno e si odieranno l’un l’altro. E sorgeranno molti falsi profeti, e ne sedurranno molti. E perché l’iniquità sarà moltiplicata, l’amore di molti si raffredderà”. Queste sono le caratteristiche della grande apostasia della fine dei tempi.


Siete pronti? Via...

LA CRONOLOGIA 

Io adotto un approccio pre-tribolazionale all’escatologia. Da questa prospettiva, ecco l’ordine degli eventi della fine dei tempi rivelati dalla Bibbia:

1. IL RAPIMENTO DELLA CHIESA. Cristo verrà nelle nuvole per “rapire” tutti coloro che confidano in Lui (1Corinzi 15:52). In questo stesso momento, anche i “morti in Cristo” saranno risuscitati e portati in cielo. Dal nostro punto di vista odierno, questo è il prossimo evento che deve accadere nella cronologia escatologica. Il rapimento è imminente; non c’è bisogno che si adempia nessun’altra profezia biblica prima del rapimento.

2. L’ASCESA DELL’ANTICRISTO. Dopo che la Chiesa sarà stata portata via (2Tessalonicesi 2:7-8), un uomo con poteri satanici prenderà il controllo del mondo con promesse di pace (Apocalisse 13:1; Daniele 9:27). Sarà aiutato da un altro uomo, chiamato falso profeta, il quale sarà a capo di un sistema religioso che richiederà l’adorazione dell’Anticristo (Apocalisse 19:20).

3. LA TRIBOLAZIONE. Si tratta di un periodo di sette anni in cui il giudizio di Dio verrà riversato sull’umanità peccatrice (Apocalisse 6-16). A questo periodo è associata l’ascesa al potere dell’Anticristo. Durante la tribolazione sulla terra, la Chiesa sarà in cielo. Si pensa che il Tribunale di Cristo e la Cena delle Nozze dell’Agnello si svolgeranno in cielo durante questo periodo (2Corinzi 5:10; Apocalisse 19:6-10).

4. LA BATTAGLIA DI GOG E MAGOG. Nella prima parte della tribolazione, un grande esercito proveniente dal Nord, in alleanza con diversi altri Paesi del Medio Oriente e dell’Africa, attaccherà Israele e sarà sconfitto dall’intervento soprannaturale di Dio (Ezechiele 38-39). (Alcuni commentatori collocano questa battaglia poco prima dell’inizio della tribolazione).

5. L’ABOMINIO DELLA DESOLAZIONE. A metà della tribolazione di sette anni, l’Anticristo romperà l’alleanza con Israele e mostrerà la sua vera natura. I Giudei verranno dispersi e molti di loro si convertiranno al Signore, comprendendo che Gesù è il loro Salvatore. Si scatenerà una grande persecuzione contro tutti coloro che credono in Cristo (Daniele 12:11; Marco 13:14; Apocalisse 12:17).

6. LA BATTAGLIA DI ARMAGEDDON. Alla fine della tribolazione, Gesù tornerà con gli eserciti del cielo (Marco 14:62). Salverà Gerusalemme dall’annientamento e sconfiggerà gli eserciti delle nazioni che combattono sotto la bandiera dell’Anticristo (Apocalisse 19:11-21). L’Anticristo e il falso profeta saranno catturati e gettati vivi nel lago di fuoco (Apocalisse 19:20).

7. IL GIORNO  DEL GIUDIZIO DELLE NAZIONI. Cristo giudicherà coloro che avranno superato la tribolazione, separando i giusti dai malvagi come “pecore” e “capri” (Matteo 25:31-46). (Si pensa che sia in questo momento in cui i santi dell’Antico Testamento saranno risuscitati dai morti). I giusti entreranno nel Regno Millenario; i malvagi saranno gettati all’inferno.

8. SATANA LEGATO. Satana sarà legato e trattenuto in un pozzo senza fondo per i 1.000 anni successivi (Apocalisse 20:1-3).

9. IL REGNO MILLENARIO. Gesù stesso governerà il mondo e Gerusalemme ne sarà la capitale. Ci saranno 1.000 anni di pace e prosperità sulla terra (Apocalisse 20; Isaia 60-62). Sacrifici commemorativi saranno offerti in un tempio ricostruito a Gerusalemme (Ezechiele 40-48).

10. L’ULTIMA BATTAGLIA. Alla fine dei 1.000 anni, Satana sarà liberato dalla sua prigione per un breve periodo. Egli ingannerà nuovamente le nazioni e ci sarà una ribellione contro il Signore, presto sconfitta (Apocalisse 20:7-10). Satana sarà gettato nel lago di fuoco, per non riapparire mai più.

11. IL GIUDIZIO DEL GRANDE TRONO BIANCO. Tutti coloro che si trovano all’inferno saranno richiamati e tutti i malvagi di tutte le epoche storiche saranno risuscitati per presentarsi davanti a Dio in un giudizio finale (Apocalisse 20:11-15). I verdetti saranno letti e tutta l’umanità peccatrice sarà gettata nel lago di fuoco.

12. LA NUOVA CREAZIONE. Dio rifarà completamente i cieli e la terra. È in questo momento che Dio asciugherà tutte le lacrime e non ci saranno più dolore, morte o tristezza. La Nuova Gerusalemme scenderà dal cielo e i figli di Dio godranno dell’eternità con Lui (Apocalisse 21-22).

1-IL RAPIMENTO DELLA CHIESA

Il termine "rapimento" non compare nella Bibbia. Il concetto di rapimento, però, è chiaramente insegnato nella Scrittura. Il rapimento della chiesa è l’avvenimento in cui Dio porterà tutti i credenti via dalla terra per far posto al Suo giusto giudizio, che si riverserà sulla terra durante il periodo della tribolazione. Il rapimento è descritto anzitutto in 1 Tessalonicesi 4:13-18 e 1 Corinzi 15:50-54. 1 Tessalonicesi 4:13-18 descrive il rapimento dicendo che Dio risusciterà tutti i credenti che sono morti, dando loro dei corpi glorificati e che, poi, si allontaneranno dalla terra con quei credenti che sono ancora in vita, ai quali sono stati dati anche dei corpi glorificati: "perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre con il Signore" (1 Tessalonicesi 4:16-17).

1 Corinzi 15:50-54 si concentra sulla natura istantanea del rapimento e sui corpi glorificati che riceveremo: "Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, in un momento, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati" (1 Corinzi 15:51-52). Il rapimento è l’avvenimento glorioso che tutti dovremmo stare bramando. Saremo finalmente liberati dal peccato. Staremo per sempre nella presenza di Dio. Si discute fin troppo sul significato e sulla portata del rapimento. Non è questa l’intenzione di Dio. Piuttosto, rispetto al rapimento, Dio vuole che ci incoraggiamo “gli uni gli altri con queste parole”.

IL RAPIMENTO IN RELAZIONE ALLA TRIBOLAZIONE

Il tempo del rapimento in relazione alla tribolazione è uno degli argomenti più controversi nella chiesa di oggi. Le tre tesi principali sono quella pre-tribolazionista (il rapimento accadrà prima della tribolazione), mediotribolazionista (il rapimento accadrà al punto centrale della tribolazione) e post-tribolazionista (il rapimento accadrà alla fine della tribolazione). Una quarta tesi, conosciuta comunemente come “pre-ira”, è una lieve modifica della posizione mediotribolazionista.

Primo, è importante comprendere lo scopo della tribolazione. Secondo Daniele 9:27, c’è una settantesima “settimana” (di 7 anni) che deva ancora venire. L’intera profezia di Daniele delle settanta settimane (Daniele 9:20-27) parla della nazione d’Israele. È un periodo di tempo in cui Dio concentra la Sua attenzione principalmente su Israele. La settantesima settimana, la tribolazione, dev’essere anche un tempo in cui Dio si occupa specificamente di Israele. Sebbene questo non indichi necessariamente che la chiesa non possa anche essere presente, fa sorgere però la domanda perché la chiesa dovrebbe essere sulla terra durante quel periodo.

Il principale passo scritturale sul rapimento è 1 Tessalonicesi 4:13-18, in cui si afferma che tutti i credenti in vita, insieme a tutti quelli che sono morti, andranno incontro al Signore Gesù Cristo nell’aria e staranno con Lui per sempre. Nel rapimento, Dio toglierà il Suo popolo dalla terra. Qualche versetto dopo, in 5:9, Paolo dice: “Dio infatti non ci ha destinati a ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo”. Il libro dell’Apocalisse, che tratta principalmente del periodo della tribolazione, è un messaggio profetico del modo in cui Dio riverserà la Sua ira sulla terra durante la tribolazione. Sembrerebbe incoerente che Dio prometta che i credenti non patiranno la Sua ira e che, poi, li lasci sulla terra durante la tribolazione. Il fatto che Dio prometta di liberare i cristiani dall’ira poco dopo aver promesso di togliere il Suo popolo dalla terra sembra legare questi due avvenimenti.

Un altro passo cruciale sui tempi del rapimento è Apocalisse 3:10, in cui Cristo promette di liberare i credenti “dall’ora della tentazione che sta per venire sul mondo intero”. Questo potrebbe significare due cose: che (1) Cristo proteggerà i credenti in mezzo alle prove o che (2) li libererà dalle prove. Sono entrambi significati validi del termine greco tradotto “da”. Tuttavia, è importante comprendere “da” cosa. Non è solo dalla prova, ma dall’“ora” della tentazione. Cristo promette di preservare i credenti dal periodo stesso che contiene le prove, ossia la tribolazione. Lo scopo della tribolazione, lo scopo del rapimento, il significato di 1 Tessalonicesi 5:9 e l’interpretazione di Apocalisse 3:10 danno tutti un chiaro sostegno alla posizione pre-tribolazionista. Se la Bibbia viene interpretata in modo letterale e coerente, la posizione pre-tribolazionista è l’interpretazione più biblicamente coerente.

2- L’ANTICRISTO

1Giovanni 2:18 parla dell’Anticristo: “Fanciulli, è l’ultima ora. E, come avete udito, l’anticristo deve venire, e fin da ora sono sorti molti anticristi; da questo conosciamo che è l’ultima ora”. Il termine specifico anticristo viene usato sette volte nella Bibbia: due volte qui in 1Giovanni 2:18, in 1Giovanni 2:22; 4:3 e due volte in 2 Giovanni 1:7. Allora, che cos’è questo Anticristo a cui si riferisce l’apostolo Giovanni?

Il significato del termine anticristo è semplicemente “contro Cristo”. Come l’apostolo Giovanni riporta nella Prima e nella Seconda Lettera di Giovanni, un anticristo nega il Padre e il Figlio (1Giovanni 2:22), non riconosce Gesù (1Giovanni 4:3) e nega che Gesù sia venuto nella carne (2Giovanni 1:7). Ci sono stati molti “anticristi”, come afferma 1Giovanni 2:18. Ma sta per arrivare anche l’Anticristo con la a maiuscola.

La maggior parte degli esperti di profezia biblica/escatologia ritiene che l’Anticristo sarà l’incarnazione definitiva di ciò che significa essere contro Cristo. Alla fine dei tempi (o ultima ora), sorgerà un uomo che si opporrà a Cristo e ai Suoi seguaci più di chiunque altro nella storia. Sostenendo probabilmente di essere il vero Messia, l’Anticristo cercherà di dominare il mondo e di distruggere tutti i seguaci di Gesù Cristo e la nazione di Israele.

Altri riferimenti biblici all’Anticristo sono i seguenti:

Il re imponente e vanaglorioso di Daniele 7 che opprime i Giudei e cerca di “mutare i tempi e la legge” (versetto 25).

Il leader che stabilisce un’alleanza di 7 anni con Israele e poi la infrange in Daniele 9.

Il re che causa l’abominio della desolazione in Marco 13:14 (cfr. Daniele 9:27).

L’uomo del peccato in 2Tessalonicesi 2:1-12.

Il cavaliere su un cavallo bianco (che rappresenta la sua proclamazione di essere un uomo di pace) in Apocalisse 6:2.

La prima bestia, quella che viene dal mare, in Apocalisse 13. Questa bestia riceve il potere dal drago (Satana) e pronuncia “cose grandi e bestemmie” (versetto 5) e muove guerra ai santi (versetto 7).

Fortunatamente, l’Anticristo/Bestia, insieme al suo falso profeta, sarà gettato nel lago di fuoco, dove trascorrerà l’eternità nel tormento (Apocalisse 19:20; 20:10).

In sintesi, l’Anticristo è il falso messia della fine dei tempi che cerca, e probabilmente ottiene, il dominio del mondo per poter distruggere Israele e tutti i seguaci di Gesù Cristo.

IL FALSO PROFETA DELLA FINE DEI TEMPI

Il falso profeta della fine dei tempi è descritto in Apocalisse 13:11-15. Ci si riferisce a lui anche come la "seconda bestia" (Apocalisse 16:13, 19:20, 20:10). Insieme all’Anticristo e a Satana, che dà potere a entrambi, il falso profeta è la terza parte della trinità diabolica.

L’apostolo Giovanni descrive questa persona e ci dà degli indizi per identificarla quando apparirà. Prima di tutto, vediamo che esce fuori dalla terra. Questo potrebbe significare che risalirà dall’abisso dell’inferno con tutti i poteri demonici al suo comando. Potrebbe anche significare che la sua provenienza sarà di condizioni umili, nascoste e sconosciute, fino al momento in cui non irromperà sulla scena mondiale al fianco dell’Anticristo. Egli viene descritto con delle corna come quelle di un agnello, mentre parla come un drago. Le corna dell’agnello sono semplicemente delle piccole protuberanze sulla testa finché l’agnello non cresce e non diventa un ariete. Invece di avere la molteplicità di teste e di corna che ha l’Anticristo, il quale fa mostra di tutto il suo potere, della sua forza e della sua ferocia, il falso profeta verrà come un agnello, in modo accattivante, con parole persuasive che susciteranno empatia e buona volontà da parte degli altri. Costui potrebbe essere uno straordinario oratore o predicatore le cui parole, rese potenti demonicamente, inganneranno le moltitudini. Però parla come un drago, e ciò significa che il suo messaggio è il messaggio di un drago. Apocalisse 12:9 identifica il drago con il diavolo e Satana.

Il versetto 12 ci mostra la missione del falso profeta sulla Terra, che è quella di costringere l’umanità ad adorare l’Anticristo. Ha tutta l’autorità dell’Anticristo perché, come lui, il falso profeta è abilitato da Satana. Non è chiaro se le persone verranno costrette ad adorare l’Anticristo o saranno così innamorate di questi esseri potenti che cadranno vittime dell’inganno e lo adoreranno di loro spontanea volontà. Il fatto che la seconda bestia faccia uso di segni e di prodigi miracolosi (incluso il fuoco dal cielo) per stabilire la credibilità di entrambi, sembrerebbe indicare che le persone cadranno ai loro piedi in adorazione del loro potere e del loro messaggio. Il versetto 14 continua a parlare dell’inganno; esso sarà tanto grande che le persone erigeranno un idolo dell’Anticristo e lo adoreranno. Questo ci ricorda dell’enorme immagine d’oro di Nabucodonosor (Daniele 3) davanti alla quale dovevano tutti inchinarsi per rendergli omaggio. Apocalisse 14:9-11, descrive comunque il destino agghiacciante che attende tutti coloro che adorano l’immagine dell’Anticristo.

Chi sopravviverà agli orrori della Tribolazione fino a quel momento, si troverà di fronte a due scelte difficili. Quelli che si rifiutano di adorare l’immagine della bestia verranno condannati a morte (v. 15), ma quelli che l’adorano incorreranno nell’ira di Dio. L’immagine della bestia sarà straordinaria perché sarà in grado di "parlare." Questo non significa che prenderà vita (la parola greca qui è pneuma che significa "respiro" o "corrente" d’aria, non la parola bios, "vita"), ma significa che avrà un qualche tipo di abilità di professare il messaggio dell’Anticristo e del falso profeta. Oltre ad essere il loro portavoce, l’immagine condannerà a morte coloro che si rifiutano di adorare il duo diabolico. Nel nostro mondo tecnologico, non è difficile immaginare un simile scenario.

A prescindere da chiunque sarà il falso profeta, l’inganno mondiale e l’apostasia finale saranno grandi, e tutto il mondo ne sarà coinvolto. I seduttori e i falsi insegnanti che vediamo oggi sono i dei precursori dell’Anticristo e del falso profeta, e non dobbiamo farci ingannare da loro. Questi falsi profeti abbondano e ci indirizzando verso il regno satanico finale. DOBBIAMO PROCLAMARE CON FEDE IL VANGELO SALVIFICO DI GESÙ CRISTO e salvare le anime di uomini e donne dal disastro incombente.

Nuovo Ordine Mondiale profetizzato dalla Bibbia 


La Bibbia non usa l'espressione "governo unico mondiale" o "moneta unica mondiale" nel riferirsi alla fine dei tempi. Ad ogni modo, fornisce dimostrazioni sufficientemente ampie da permetterci di trarre la conclusione che entrambi esisteranno sotto il comando dell'Anticristo negli ultimi giorni.

Nella sua visione apocalittica nel libro dell'Apocalisse, l'apostolo Giovanni vede la "Bestia", anche chiamata Anticristo, emergere dal mare. Questa bestia ha sette teste e sette corna (Apocalisse 13:1). Combinando questa visione con quella simile di Daniele (Daniele 7:16-24), possiamo concludere che la bestia darà luogo a qualche tipo di sistema politico mondiale, il "corno" più potente, che sconfiggerà tre dei dieci re e dichiarerà guerra contro i cristiani. La confederazione delle dieci nazioni viene anche vista nell'immagine data da Daniele della statua, (Daniele 2:41-42). In questa visione il governo mondiale definitivo, che consiste di dieci entità, viene rappresentato dalle dieci dita del piede della statua. Non sappiamo chi saranno i dieci e come saliranno al potere, ma la Scrittura afferma chiaramente che la bestia salirà al potere dalla loro mischia, e diventerà il re prominente tra tutti. Alla fine, gli altri re seguiranno i suoi ordini.

Giovanni descrive il governatore di questo vasto impero, dicendo che avrà potere e grande autorità, concessagli dallo stesso Satana (Apocalisse 13:2). Egli riceverà il culto da "tutta la Terra" (13:3-4) ed avrà autorità su "ogni tribú, lingua e nazione" (13:7). Da questa descrizione, è logico ipotizzare che tale persona sarà il leader di un governo unico mondiale che verrà riconosciuto come sovrano su tutti gli altri governi. È difficile immaginare come i governi al potere oggigiorno potrebbero volontariamente sottomettersi ad un singolo leader, ed esistono molte teorie sull'argomento. Un'idea è che i disastri e le piaghe descritti nell'Apocalisse, come il sigillo e i giudizi delle trombe (capitoli 6-11) saranno talmente devastanti e creeranno una crisi globale così monumentale che le persone accoglieranno chiunque prometta loro del conforto.

Una volta stabilitasi al potere, la bestia (Anticristo) e la forza dietro di essa (Satana) si muoveranno per stabilire un controllo assoluto su tutti gli abitanti della Terra. Il loro scopo in realtà sarà quello di ricevere l'adorazione che Satana ha cercato sin da quando è stato cacciato dal Cielo (Isaia 14:12-14). Un modo per farlo sarà controllare tutto il commercio, ed ecco l'idea di una moneta unica

LA TRINITÀ SACRILEGA

Una comune tattica di Satana è quella di imitare o contraffare le azioni di Dio per apparire come Lui. Un esempio è quello della "trinità sacrilega" descritta in Apocalisse 12 e 13. La Santa Trinità è composta da Dio Padre, da Dio Figlio (Gesù Cristo) e dallo Spirito Santo. La trinità sacrilega è invece formata da Satana, dall'Anticristo e dal Falso Profeta. Mentre la Santa Trinità è caratterizzata da verità infinita, amore e bontà, la trinità sacrilega rappresenta i tratti diametralmente opposti di inganno, odio e puro male.

L'Apocalisse 12 e 13 contiene passaggi profetici che descrivono una parte degli eventi e delle figure principali coinvolti durante la seconda metà della tribolazione dei sette anni. Satana è descritto in Apocalisse 12:3 come "un gran dragone rosso che aveva sette teste e dieci corna, e sulle sue teste vi erano sette diademi." Il colore rosso indica la sua personalità crudele ed omicida. Le sette teste simboleggiano sette regni malvagi che Satana ha usato nel corso della storia in un tentativo di impedire il compimento del disegno di Dio. Cinque dei regni sono già passati dal momento in cui Giovanni scrisse questa profezia: Egitto, Assiria, Babilonia, Media-Persia e Grecia. Uno dei regni, Roma, era al potere nei tempi di Giovanni. E il regno finale sarà quello dell'Anticristo. Le sette corone rappresentano il governo universale, e le dieci corna rappresentano la divisione in dieci del regno dell'Anticristo, indicato anche dalle dieci dita del piede sulla statua nel sogno di Nabucodonosor (Daniele 2:41–43) e dalle dieci corna sulla bestia "terrificante" in Daniele 7:7, 24.

L'Apocalisse 12 indica molti fatti importanti su Satana, oltre alla sua natura di drago. Prima di tutto, la descrizione figurativa di un "terzo delle stelle" che verrà spazzato via dal cielo indica che un terzo degli angeli fu cacciato dal Cielo durante la ribellione di Satana (Apocalisse 12:4; cfr. Isaia 14:12–14 ed Ezechiele 28:12–18). In qualche momento durante la Tribolazione, l'arcangelo Michele ed un gruppo degli angeli santi lotteranno contro Satana ed i suoi demoni nei regni celesti, e Satana verrà bandito dal Cielo per sempre (Apocalisse 12:7–9). Nel suo tentativo di impedire il compimento del regno terrestre di Dio, Satana proverà ancora una volta ad annientare gli ebrei, ma Dio proteggerà in modo soprannaturale i sopravvissuti da qualche parte fuori Israele, per gli ultimi 42 mesi (tre anni e mezzo) della tribolazione (Apocalisse 12:6, 13–17; Matteo 24:15–21).

Il secondo membro della trinità sacrilega è la bestia, o l'Anticristo, descritta nell'Apocalisse 13 e in Daniele 7. Nella visione di Giovanni, la bestia emerge dal mare, che la Bibbia di solito usa quando si riferisce alle nazioni dei gentili. Viene descritta con sette teste e dieci corna, proprio come il dragone, indicando la sua connessione con Satana. Le dieci corna rappresentano i dieci membri del governo mondiale che daranno potere all'Anticristo (cfr. Daniele 7:7, 24). Questo governo mondiale sarà una perversione, assetato di sangue e affamato del potere del regno di Cristo.

Apocalisse 13:3, 12, e 14 indica che l'Anticristo verrà ferito mortalmente nel mezzo del periodo della Tribolazione, ma Satana guarirà miracolosamente la sua ferita. Dopo questo miracolo ingannatore, il mondo sarà affascinato dall'Anticristo e adorerà sia lui che Satana (Apocalisse 13:4–5). L'Anticristo si incoraggerà e, togliendosi la maschera di governatore pacifico, infrangerà l'alleanza con gli ebrei, bestemmiando apertamente, attaccando i santi e dissacrando la ricostruzione del tempio ebraico (Daniele 9:27; Apocalisse 13:4–7; Matteo 24:15).

L'ultimo membro della trinità sacrilega è il Falso Profeta, descritto nell'Apocalisse 13:11–18. Questa seconda bestia proviene dalla Terra, non dal mare, possibilmente indicando che sarà un apostata ebreo di Israele. Giovanni lo vede come un agnello con le corna e con la voce di un dragone (versetto 11). Nonostante si presenti come una persona umile, mite e benevolente, le corna indicano il suo potere. E la sua parola è quella del diavolo. Il Falso Profeta parlerà in modo persuasivo ed ingannatore, per allontanare le persone da Dio e promuovere l'adorazione dell'Anticristo e di Satana (Apocalisse 13:11–12). Il Falso Profeta sarà in grado di produrre grandi segni e prodigi, e anche di invocare il fuoco dal cielo (Apocalisse 13:13). Erigerà una statua dell'Anticristo, le darà vita e pretenderà che tutto il mondo la adori (Apocalisse 13:14–15). L'immagine della bestia, che riceve il potere dal Falso Profeta, "far sí che tutti coloro che non adoravano l'immagine della bestia fossero uccisi" (versetto 15).

Il Falso Profeta convincerà ogni persona a ricevere un marchio di qualche tipo per provare la sua devozione all'Anticristo. Quelli che riceveranno il marchio riconosceranno l'Anticristo come loro dio e si sottometteranno alle sue intenzioni dell'Anticristo. Prendere il marchio sarà un requisito per poter commerciare nell'economia mondiale. La Scrittura dice che ricevere il marchio della bestia consegnerà le persone alla morte eterna (Apocalisse 14:9–10). I santi della tribolazione rifiuteranno il marchio e verranno di conseguenza perseguitati.

Satana è l'Anti-Dio, la Bestia è l'Anticristo, e il Falso Profeta è l'anti-Spirito. Questa trinità sacrilega perseguiterà i credenti e ingannerà molti altri. Ma il regno di Dio prevarrà. Daniele 7:21–22 afferma: "IO guardavo e quello stesso corno [dell'Anticristo] faceva guerra ai santi e li vinceva finché giunse l'Antico di giorni e fu resa giustizia ai santi dell'Altissimo, e venne il tempo in cui i santi possedettero il regno."

IL RUOLO DI ISRAELE 

Ogni volta che c’è un conflitto in o nei dintorni di Israele, molti lo vedono come un segno della rapida venuta della fine dei tempi. Il problema a questo riguardo è che alla lunga potremmo stancarci del conflitto in Israele, tanto da non essere poi più in grado di riconoscere quando si presenteranno eventi davvero significativi e profetici. Il conflitto in Israele non è necessariamente un segno della fine dei tempi.

Il conflitto in Israele è stato una realtà sin da quando Israele è nata come nazione. Che fossero gli egiziani, gli amaleciti, i madianiti, i moabiti, gli ammoniti, gli amorei, i filistei, gli assiri, i babilonesi, i persiani o i romani, la nazione di Israele è sempre stata perseguitata dai suoi vicini. Perché? Secondo la Bibbia ciò accade perché Dio ha un progetto speciale per la nazione di Israele e Satana vuole mandarlo a monte. L’odio contro Israele, in particolar modo contro l’Israele di Dio, satanicamente influenzato, è la ragione per cui i paesi confinanti hanno sempre voluto vedere Israele distrutta. Che siano da parte di Sennacherib, il re di Assiria; di Haman, l’ufficiale di Persia; di Hitler, il leader della Germania nazista; o di Ahmadinejad, il presidente dell’Iran, i tentativi di distruggere completamente Israele falliranno sempre. I persecutori di Israele andranno e verranno, ma la persecuzione rimarrà fino alla seconda venuta di Cristo. Di conseguenza, il conflitto in Israele non è un indicatore affidabile dell’arrivo a breve termine della fine dei tempi.

Tuttavia, la Bibbia dice che ci sarà un terribile conflitto in Israele durante la fine dei tempi. Ecco perché il periodo di tempo è noto come la Tribolazione, la Grande Tribolazione e il "tempo di angoscia per Giacobbe" (Geremia 30:7). Ecco che cosa dice la Bibbia riguardo Israele e la fine dei tempi:

Ci sarà un ritorno in massa degli ebrei nella terra di Israele (Deuteronomio 30:3; Isaia 43:6; Ezechiele 34:11-13; 36:24; 37:1-14).

L’Anticristo stipulerà un trattato di "pace" con Israele della durata di 7 anni (Isaia 28:18; Daniele 9:27).

Il tempio di Gerusalemme verrà ricostruito (Daniele 9:27; Matteo 24:15; 2 Tessalonicesi 2:3-4; Apocalisse 11:1).

L’ Anticristo infrangerà il patto con Israele, e da ciò conseguirà una persecuzione di Israele a livello mondiale (Daniele 9:27; 12:1, 11; Zaccaria 11:16; Matteo 24:15, 21; Apocalisse 12:13). Israele verrà invasa (Ezechiele capitoli 38-39).

Israele finalmente riconoscerà Gesù come suo Messia (Zaccaria 12:10). Israele verrà purificata, ristabilita e nuovamente raccolta (Geremia 33:8; Ezechiele 11:17; Romani 11:26).

Oggi c’è molta agitazione in Israele. Israele è perseguitata e circondata da nemici: Siria, Libano, Giordania, Arabia Saudita, Iran, Hamas, la Jihad islamica, gli Hezbollah ecc. Ma quest’odio e questa persecuzione di Israele sono solo un’ombra di quello che accadrà alla fine dei tempi (Matteo 24:15-21). L’ultimo ciclo di persecuzione ebbe inizio quando Israele fu ricostituita come nazione nel 1948. Molti studiosi delle profezie bibliche credettero che la guerra arabo-israeliana durata sei giorni nel 1967 fosse "l’inizio della fine." Quello che sta succedendo in Israele oggi potrebbe indicare che la fine è vicina? Sì. Deve necessariamente significare che la fine è vicina? No. Gesù Stesso l’ha spiegato bene: "Guardate che nessuno vi seduca! Poiché molti verranno nel mio nome, dicendo: "io sono il Cristo" e ne sedurranno molti. Allora sentirete parlare di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, perché bisogna che tutte queste cose avvengano ma non sarà ancora la fine" (Matteo 24:4-6).

CI SARANNO GUERRE E RUMORI DI GUERRE 

Nel rispondere alla domanda dei discepoli: “Dicci, [...] quale sarà il segno della tua venuta e della fine dell’età presente?” (Matteo 24:3), tra le altre cose, Gesù disse: “Allora sentirete parlare di guerre e di rumori di guerre” (Matteo 24:6). A causa delle parole di Gesù in questo passaggio, ogni volta che scoppia un conflitto, soprattutto nelle vicinanze di Israele, molte persone iniziano a chiedersi se la nuova guerra sia un segno della fine dei tempi. Se solo si leggesse il resto di Matteo 24:6! “[...] Guardate di non turbarvi, perché bisogna che tutte queste cose avvengano, ma non sarà ancora la fine” (grassetto dell’autore).

Intendere quanto detto da Gesù su “guerre e rumori di guerre” nel senso che la guerra è un segno della fine dei tempi è l’esatto contrario di ciò che voleva dire. Gesù ci stava dicendo di non lasciare che le guerre o i rumori di guerre ci allarmino o ci preoccupino, perché “non sarà ancora la fine”. Allo stesso modo, Gesù ha parlato di falsi Cristi (Matteo 24:5) e di carestie e terremoti (Matteo 24:7), avvertendo che “tutte queste cose saranno soltanto l’inizio delle doglie di parto” (Matteo 24:8).

Purtroppo, tutte le cose che Gesù ha detto non essere necessariamente segni della fine dei tempi sono proprio quelle che la maggior parte delle persone guarda come segni della fine dei tempi. Ora, questo non significa che le guerre e i rumori di guerre non abbiano assolutamente niente a che fare con la fine del mondo. Quando la Bibbia tratta della fine dei tempi, parla di guerre intense. Ma l’intento di Gesù sembra essere quello di dire che la guerra c’è sempre stata e che, fino a quando Egli non stabilirà la pace nel Regno Millenario, ci sarà sempre. Pertanto, le guerre e i rumori di guerra non sono fattori predittivi affidabili per la fine dei tempi.

Che si tratti di una guerra civile in Africa, di conflitti tra Israele e i suoi vicini o della guerra del terrore, nessun conflitto oggi è necessariamente un segno che la fine dei tempi sia imminente. Indipendentemente dalle guerre e dai rumori di guerre che ci circondano, la nostra missione è la stessa, ed è interessante che tale missione è ciò che Gesù dice essere un fattore predittivo affidabile della fine dei tempi: “E questo evangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo in testimonianza a tutte le genti, e allora verrà la fine” (Matteo 24:14).

3- LA GRANDE TRIBOLAZIONE DI 7 ANNI 

La tribolazione è un periodo di tempo futuro di 7 anni in cui Dio completerà la Sua disciplina d’Israele e porterà a compimento il Suo giudizio del mondo miscredente. La chiesa, composta da tutti coloro che hanno confidato nella persona e nell’opera del Signore Gesù per essere salvati dal castigo per il proprio peccato, non sarà presente durante la tribolazione. La chiesa verrà allontanata dalla terra nell’evento che conosciamo come il rapimento (1 Tessalonicesi 4:13-18; 1 Corinzi 15:51-53). La chiesa è stata salvata dall’ira ventura (1 Tessalonicesi 5:9). Da un capo all’altro della Scrittura, si fa riferimento alla tribolazione con altri nomi come:

1) il giorno del Signore (Isaia 2:12; 13:6, 9; Gioele 1:15, 2:1, 11, 31, 3:14; 1 Tessalonicesi 5:2);

2) angoscia o tribolazione (Deuteronomio 4:30; Sofonia 1:1);

3) grande tribolazione, che fa riferimento alla seconda metà più intense del periodo di 7 anni (Matteo 24:21);

4) tempo o giorno di angoscia (Daniele 12:1; Sofonia 1:15);

5) tempo di angoscia per Giacobbe (Geremia 30:7).

È necessario comprendere Daniele 9:24-27 per capire lo scopo e il periodo della tribolazione. Questo passo di Daniele parla di 70 settimane che "sono state fissate riguardo al tuo popolo". Il "popolo" di Daniele era quello ebraico, la nazione d’Israele, e quello di cui parla Daniele 9:24 è un periodo di tempo che Dio ha dato per "per far cessare la perversità, per mettere fine al peccato, per espiare l’iniquità e stabilire una giustizia eterna, per sigillare visione e profezia e per ungere il luogo santissimo". Dio dichiara che "settanta settimane" adempiranno tutte queste cose. È importante comprendere che quando sono menzionate le "settanta settimane", non si sta parlando di una settimana per come la conosciamo noi (di 7 giorni). Il termine ebraico (heptad) tradotto come settimana in Daniele 9:24-27 significa letteralmente "7", e 70 settimane significa letteralmente 70 sette (70 volte 7). Questo periodo di tempo di cui parla Dio consiste effettivamente in 70 volte sette anni, ovvero 490 anni, il che è confermato da un’altra parte del passo di Daniele. Ai versetti 25 e 26, Daniele dice che il Messia sarà soppresso dopo le “sette settimane” e le “sessantadue settimane " (69 settimane in totale), a cominciare dal decreto di ricostruire Gerusalemme. In altri termini, 69 volte sette anni (483 anni) dopo il decreto di ricostruire Gerusalemme sarà soppresso il Messia. Gli storici biblici confermano che trascorsero 483 anni dal tempo del decreto di ricostruire Gerusalemme fino al tempo in cui fui crocifisso Gesù. La maggior parte degli studiosi cristiani, a prescindere dalla loro posizione in merito all’escatologia (le cose o gli eventi futuri), interpreta come sopra le 70 settimane di Daniele.

Essendo trascorsi 483 anni dal decreto di ricostruire Gerusalemme fino alla soppressione del Messia, resta un sette (7 anni) da adempiersi nei termini di Daniele 9:24: "per far cessare la perversità, per mettere fine al peccato, per espiare l’iniquità e stabilire una giustizia eterna, per sigillare visione e profezia e per ungere il luogo santissimo". Questo periodo finale di 7 anni è conosciuto come il periodo della tribolazione: un tempo in cui Dio porterà a compimento il giudizio su Israele per il suo peccato.

Daniele 9:27 dà qualche altra notizia di rilievo sul periodo di 7 anni della tribolazione. Daniele 9:27 dice: "L’invasore stabilirà un patto con molti, per una settimana; in mezzo alla settimana farà cessare sacrificio e offerta; sulle ali delle abominazioni verrà un devastatore. Il devastatore commetterà le cose più abominevoli, finché la completa distruzione, che è decretata, non piombi sul devastatore". La persona di cui parla questo versetto è quella che Gesù definisce "l’abominazione della desolazione" (Matteo 24:15) ed è chiamata “la bestia” in Apocalisse 13. Daniele 9:27 dice che la bestia stabilirà un patto per una settimana (7 anni), ma, a metà di questa settimana (3 anni e mezzo dall’inizio della tribolazione), infrangerà il patto facendo cessare sacrificio e offerta. Apocalisse 13 spiega che la bestia metterà un’immagine di se stessa nel tempio ed esigerà dal mondo intero di essere adorata. Apocalisse 13:5 dice che questo durerà per 42 mesi, che equivalgono a 3 anni e mezzo. Poiché Daniele 9:27 dice che questo accadrà “in mezzo alla settimana” e Apocalisse 13:5 dice che la bestia farà questo per un periodo di 42 mesi, è facile vedere che la lunghezza totale di tempo è di 84 mesi, ovvero 7 anni. Vedi anche Daniele 7:25, dove "un tempo, dei tempi e la metà d’un tempo" (un tempo = 1 anno; dei tempi = 2 anni; la metà d’un tempo = 1 anno e mezzo per un totale di 3 anni e mezzo) fanno anche riferimento alla grande tribolazione, cioè l’ultima metà del periodo di 7 anni della tribolazione, quando sarà al potere "l’abominazione della desolazione" (la bestia).

Per ulteriori riferimenti alla tribolazione, vedi Apocalisse 11:2-3, che parla di 1.260 giorni e 42 mesi, e Daniele 12:11-12, che parla di 1.290 giorni e 1.335 giorni, i quali fanno tutti riferimento al momento centrale della tribolazione. I giorni aggiuntivi di Daniele 12 potrebbero includere il tempo alla fine per il giudizio delle nazioni (Matteo 25:31-46) e il tempo per l’instaurazione del regno millenario di Cristo (Apocalisse 20:4-6).

4- COSTRUZIONE DEL TEMPIO MASSONICO A GERUSALEMME 

La Bibbia menziona il fatto che alcuni eventi della fine dei tempi avverranno in un tempio situato a Gerusalemme (Daniele 9:27; Matteo 24:15). Nella Seconda Lettera ai Tessalonicesi 2:4, parlando dell'Anticristo, leggiamo: "s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato dio o oggetto di adorazione, tanto da porsi a sedere nel tempio di Dio come Dio, mettendo in mostra se stesso e proclamando di essere Dio." È necessario che vi sia un tempio a Gerusalemme prima che abbiano luogo alcuni eventi della fine dei tempi. Si tratterà del terzo tempio. Il primo fu quello di Salomone e il secondo quello di Zorobabele, in seguito espanso da Erode.

C'è ancora il "piccolo" problema della Cupola della Roccia islamica, che si erge nel sito in cui dovrebbe trovarsi il tempio ebraico. I musulmani credono si tratti del luogo in cui Maometto salì in cielo, rendendolo il più sacro dei santuari musulmani. Dato il clima politico di oggi, è impensabile che gli ebrei costruiscano un tempio in quel luogo. Tuttavia, prima della Tribolazione o durante la stessa, il tempio verrà costruito, probabilmente come conseguenza del patto stretto tra l'Anticristo ed Israele (Daniele 9:24-27).

La costruzione del tempio ebraico indicherà chiaramente che le profezie della fine dei tempi si sono compiute. Si tratterà del tempio dell'era della Tribolazione, che l'Anticristo sconsacrerà con "l'abominazione della desolazione," menzionata da Cristo in Marco 13:14. Il rapimento potrebbe accadere in qualsiasi momento, non è necessario che la ricostruzione del tempio accada prima, quindi è importante essere pronti.

5- GOG E MAGOG

Storicamente parlando, Magog era un nipote di Noè (Genesi 10:2). I discendenti di Magog si stabilirono nella parte a Nord di Israele, molto probabilmente in Europa ed in Asia del Nord (Ezechiele 38:15). Magog, alla fine, divenne il nome della terra in cui si stabilirono i discendenti di Magog. Il popolo di Magog è descritto come un popolo di abili guerrieri (Ezechiele 38:15; 39:3–9). Gog è il nome di un leader futuro di Magog che condurrà un'armata a distruggere Israele. Il Signore predice il destino di Gog: "Figlio d'uomo, volgi la tua faccia verso Gog del paese di Magog, […] e profetizza contro di lui" (Ezechiele 38:2).

Ci si riferisce a Gog e Magog in Ezechiele 38—39 e nell'Apocalisse 20:7–8. Mentre questi due passaggi menzionano gli stessi nomi, uno studio attento della Scrittura dimostra che non si riferiscono allo stesso popolo ed agli stessi eventi. Nella profezia di Ezechiele, Gog sarà il leader di una grande armata che attaccherà la terra di Israele. Gog viene descritto come "del paese di Magog, principe di Rosh, Mescek e Tubal" (Ezechiele 38:2). La battaglia descritta in Ezechiele tra Gog e Magog avverrà nel periodo della Tribolazione, probabilmente nei primi tre anni e mezzo. La prova più consistente al riguardo è che l'attacco avverrà quando Israele sarà in pace (Ezechiele 38:8, 11): la nazione abbasserà le sue difese. Israele non è sicuramente in pace in questo momento, ed è impensabile che la nazione abbassi le proprie difese ad eccezione di un qualche evento importantissimo. Quando l'alleanza tra Israele e l'Anticristo verrà stipulata all'inizio della settima settimana di Daniele (la tribolazione dei sette anni, Daniele 9:27a), Israele sarà in pace. Possibilmente, la battaglia avverrà appena prima della metà dei sette anni. Secondo Ezechiele, Dio Stesso sconfiggerà Gog sulle montagne di Israele. La carneficina avrà proporzioni tali che ci vorranno sette mesi per seppellire tutti i morti (Ezechiele 39:11–12).

Gog e Magog vengono menzionati di nuovo nell'Apocalisse 20:7–8. Si tratta di una battaglia diversa, e la ripetizione dei nomi Gog e Magog mostra che la storia si ripeterà. La stessa ribellione contro Dio vista in Ezechiele 38—39 si verificherà nuovamente.

Il libro dell'Apocalisse fa allusione alla profezia di Ezechiele per descrivere un attacco sulla nazione di Israele alla fine dei tempi (Apocalisse 20:8–9). Il risultato di questa battaglia sarà che tutti i nemici di Dio verranno distrutti, e Satana troverà dimora definitiva nel lago di fuoco (Apocalisse 20:10).

A seguire, alcune delle ragioni più ovvie secondo le quali Ezechiele 38—39 e Apocalisse 20:7–8 si riferiscono a persone e battaglie diverse:

1. Nella battaglia di Ezechiele 38-39, le armate vengono principalmente dal Nord e coinvolgono solo alcune nazioni della Terra (Ezechiele 38:6, 15; 39:2). La battaglia nell'Apocalisse 20:7-9 coinvolgerà tutte le nazioni, dunque le armate proverranno da tutte le direzioni, non solo dal Nord.

2. Nel contesto di Ezechiele 38-39 non viene fatta menzione a Satana. Nell'Apocalisse 20:7, la battaglia avviene chiaramente alla fine del millennio, con Satana come istigatore principale.

3. Ezechiele 39:11-12 afferma che i morti verranno seppelliti per sette mesi. Se la battaglia di Ezechiele 38-39 fosse la stessa descritta in Apocalisse 20:8-9, non sarebbe necessario seppellire i corpi, in quanto immediatamente a seguire, nell'Apocalisse 20:8-9, si presenta il Grande Trono Bianco del Giudizio (20:11-15), e successivamente il cielo e la Terra attuali o presenti verranno distrutti e rimpiazzati da un nuovo cielo ed una nuova Terra (Apocalisse 21:1). Ovviamente, sarà necessario seppellire i morti se la battaglia avviene all'inizio della Tribolazione, in quanto la terra di Israele sarà occupata per altri 1000 anni, ovvero il regno dei 1000 anni (Apocalisse 20:4-6).

4. La battaglia in Ezechiele 38-39 viene usata da Dio per ricondurre Israele a Sé (Ezechiele 39:21-29). Nell'Apocalisse 20, Israele è stato fedele a Dio per 1000 anni (il regno dei 1000 anni). I ribelli dell'Apocalisse 20:7-10 vengono distrutti senza altre opportunità di pentirsi.

6- L' ABOMINAZIONE DELLA DESOLAZIONE

La frase “abominazione della desolazione” si riferisce a Matteo 24:15 “Quando dunque avrete veduta l'abominazione della desolazione, della quale ha parlato il profeta Daniele, posta in luogo santo (chi legge pongavi mente)”. Questo testo è in riferimento a Daniele 9:27: “Egli stabilirà un saldo patto con molti, durante una settimana; e in mezzo alla settimana farà cessare sacrifizio e oblazione; e sulle ali delle abominazioni verrà un devastatore; e questo, finché la completa distruzione, che è decretata, non piombi sul devastatore”. Nel 167 a.C. un regnante Greco che si chiamava Antioco Epifane costruì un altare a Zeus sull’altare degli olocausti nel tempio Giudaico a Gerusalemme. Egli sacrificò anche un maiale sull’altare del Tempio a Gerusalemme. Questo evento è conosciuto come l'abominazione della desolazione.

In Matteo 24:15, Gesù stava parlando circa 200 anni dopo l'abominazione della desolazione appena descritta. Quindi è chiaro che Gesù stava profetizzando intorno ad un tempo futuro nel quale sarebbe avvenuta un’altra abominazione della desolazione in un tempio Giudaico a Gerusalemme. La maggior parte degli interpreti della profezia biblica crede che Gesù si stava riferendo all’Anticristo che avrebbe fatto una cosa molto simile a quella fatta da Epifane. Ciò è confermato dal fatto che una parte di quanto Daniele ha profetizzato in Daniele 9:27 non si è mai verificato nel 167 a.C. con Antioco Epifane. Egli infatti non confermò un patto con Israele per sette anni. Sarà l’Anticristo che, alla fine dei tempi, stabilirà un patto con Israele per sette anni e poi lo infrangerà con un atto simile all'abominazione della desolazione che avrà luogo nel tempio Giudaico a Gerusalemme.

Di qualsiasi cosa si tratti, l'abominazione della desolazione renderà chiaro che la persona che la compie è l’Anticristo. Apocalisse 13:14 lo descrive nel creare una sorta di immagine che tutti saranno obbligati ad adorare. Trasformare il tempio di Dio in un luogo di adorazione per l’Anticristo sarà realmente un’abominazione. Coloro che sono vivi e che rimangono durante la tribolazione dovranno vegliare e riconoscere questo evento come l’inizio dei tre anni e mezzo che rappresentano il periodo peggiore della tribolazione prima del ritorno del Signore Gesù. “Vegliate dunque, pregando in ogni tempo, affinché siate in grado di scampare a tutte queste cose che stanno per accadere, e di comparire dinanzi al Figliuol dell'uomo” (Luca 21:36).

7- LA BATTAGLIA DI ARMAGHEDDON


La parola Harmaghedon viene da una parola ebraica Har-Magedone che significa “Monte Meghiddo”. Questa parola è diventata sinonimo della battaglia futura nella quale Dio interverrà per distruggere le armate dell’Anticristo secondo le profezie bibliche (Apocalisse 16:16; 20:1-3, 7-10). Ci saranno molte persone coinvolte nella battaglia di Harmaghedon quando le nazioni si incontreranno per combattere contro Cristo.

L’esatta località della valle di Harmaghedon è incerta perché non esiste una montagna dal nome Meghiddo. Tuttavia, dato che “Har” può anche significare collina, il luogo più probabile è la campagna collinosa che circonda la valle di Meghiddo, a circa cento chilometri al nord di Gerusalemme. In quella regione sono state combattute più di duecento battaglie. La valle di Meghiddo e la vicina valle di Esdraelon saranno il punto focale della battaglia di Armagheddon, che pervaderà tutta la lunghezza di Israele fino al sud alla città Edomita di Botzra (Isaia 63:1). La valle di Harmaghedon è stata famosa per due grandi vittorie nella storia di Israele: 1) la vittoria di Barac sui Cananei (Giudici 4:15) e 2) la vittoria di Gedeone sui Madianiti (Giudici 7). Harmaghedon è stato anche il luogo di due grande tragedie: 1) la morte di Saul e dei suoi figli (1 Samuele 31:8) e 2) la morte del re Giosia (2 Re 23:29-30; 2 Cronache 35:22).

A causa di questa storia, la valle di Harmaghedon è diventata il simbolo del conflitto finale tra Dio e le forze del male. La parola Harmaghedon si trova soltanto in Apocalisse 16:16, “Ed essi li radunarono nel luogo che si chiama in ebraico Harmaghedon.” Questo brano parla dei re che sono fedeli all’Anticristo e che si radunano per l’assalto finale contro Israele. Ad Harmaghedon sarà versato “il calice del vino del furor dell'ira sua (di Dio)” (Apocalise 16:19), e l’Anticristo e i suoi seguaci saranno sconfitti. Harmaghedon è diventato un termine generale che viene usato per parlare della fine del mondo, e non solo per descrivere la battaglia della valle di Meghiddo.

8- IL GIORNO DEL GIUDIZIO

Risposta: Il Giorno del Giudizio è il giorno del giudizio finale di Dio sull’umanità peccatrice. Ci sono diversi passaggi nelle Scritture che fanno riferimento al giudizio finale dopo la morte, alla fine dei tempi, quando tutti si troveranno davanti a Dio ed Egli emetterà un giudizio definitivo sulle loro vite.

La Bibbia ci mette in guardia sul Giorno del Giudizio. Il profeta Malachia scrisse: “«Poiché ecco, il giorno viene, ardente come una fornace; e tutti quelli che operano empiamente saranno come stoppia; il giorno che viene li brucerà», dice l’Eterno degli eserciti, «in modo da non lasciar loro né radice né ramo.” (Malachia 4:1). Giovanni Battista parlò della necessità di “fuggire dall’ira a venire” (Luca 3:7). Paolo scrisse agli impenitenti: “Ma tu, per la tua durezza ed il cuore impenitente, ti accumuli un tesoro d’ira, per il giorno dell’ira e della manifestazione del giusto giudizio di Dio, che renderà a ciascuno secondo le sue opere” (Romani 2:5-6; cfr. Salmo 62:12). Il Giorno del Giudizio è una cosa certa.

Le Scritture riportano diverse occasioni in cui Dio ha pronunciato un giudizio su individui e nazioni. Per esempio, Isaia 17-23 contiene una serie di giudizi pronunciati contro Damasco, Egitto, Cush, Babilonia, Egitto, Arabia, Gerusalemme e Tiro. Questi giudizi circoscritti servono a prefigurare il giudizio che verrà (Isaia 24 descrive il giudizio di Dio sul mondo intero). Spesso c’è un giudizio temporaneo sul peccato che avviene in questa vita, ma il giudizio finale avverrà alla fine dei tempi. Apocalisse 19:17-21 descrive una grande battaglia in cui i nemici di Dio vengono massacrati (e questa potrebbe essere l’immagine che viene in mente alla maggior parte delle persone, quando pensa al Giorno del Giudizio). Tuttavia, questo è solo un giudizio temporaneo sulle persone vive al momento della grande battaglia. Il giudizio finale comprenderà tutti coloro che sono vissuti e consegnerà le persone al loro destino finale.

Apocalisse 20:11-15 contiene una delle descrizioni più vivide del Giorno del Giudizio: “Poi vidi un gran trono bianco e colui che vi sedeva sopra, dalla cui presenza fuggirono il cielo e la terra, e non fu più trovato posto per loro. E vidi i morti, grandi e piccoli, che stavano ritti davanti a Dio, e i libri furono aperti; e fu aperto un altro libro, che è il libro della vita; e i morti furono giudicati in base alle cose scritte nei libri, secondo le loro opere. E il mare restituì i morti che erano in esso, la morte e l’Ades restituirono i morti che erano in loro, ed essi furono giudicati, ciascuno secondo le sue opere. Poi la morte e l’Ades furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda. E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco”.

In questo passo, vediamo che Dio è il giudice supremo. Secondo Gesù, è il Figlio che emetterà il giudizio finale, quindi deve essere Lui a sedere sul trono (Giovanni 5:16-30; cfr. Apocalisse 7:17).

Inoltre, vediamo che questo giudizio è completo. Riguarda tutti coloro che sono morti, piccoli e grandi (insignificanti e importanti). Nessuno sfugge al Giorno del Giudizio.

In quel Giorno, il Giudizio si svolgerà in base a ciò che gli individui hanno fatto nella loro vita: sono giudicati in base alle loro opere. Una persona non sarà giudicata in base a ciò che gli altri hanno fatto o non hanno fatto; è giudicata individualmente, è responsabile delle proprie azioni.

Sebbene il giudizio sia basato sulle opere, non si tratta di una valutazione delle buone azioni rispetto a quelle cattive. In definitiva, il nostro ingresso in paradiso o all’inferno si basa sul fatto che i nostri nomi siano o meno scritti nel Libro della Vita. Coloro che non sono stati scritti nel libro della vita saranno gettati nel lago di fuoco. Apocalisse 21:27 ribadisce che solo coloro i cui nomi sono scritti nel Libro della Vita dell’Agnello entreranno nei cieli nuovi e nella terra nuova.

Alla luce dell’alta posta in gioco (il destino eterno), sarebbe opportuno assicurarsi di essere preparati in anticipo al Giorno del Giudizio finale. Come può un peccatore colpevole (e siamo tutti colpevoli) avere il proprio nome scritto nel Libro della Vita dell’Agnello e quindi presentarsi davanti a Lui nel giudizio finale ed essere dichiarato “non colpevole”? Come può un peccatore essere giustificato davanti a un Dio santo e giusto ed evitare la Sua ira? La Bibbia ci dà una risposta chiara.

“Giustificati dunque per fede, abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore” (Romani 5:1). La persona che ha fede in Cristo è già stata giudicata. È stata giustificata, cioè dichiarata giusta da Dio sulla base dell’opera perfetta compiuta da Cristo in suo favore. È come se il giudizio finale che sarebbe avvenuto nel giorno del giudizio fosse stato pronunciato in anticipo. Tutti coloro che hanno fede in Cristo sono dichiarati giusti e i loro nomi sono scritti nel Libro della Vita dell’Agnello. Non hanno nulla da temere nel Giorno del Giudizio, perché la loro punizione è già stata scontata da Cristo sulla croce (Romani 8:1). Per coloro che hanno fede in Cristo, il Giorno del Giudizio sarà il giorno della salvezza finale, quando saranno salvati da tutti i danni del peccato (Malachia 4:2-3).

“E come è stabilito che gli uomini muoiano una sola volta, e dopo ciò viene il giudizio, così anche Cristo, dopo essere stato offerto una sola volta per prendere su di sé i peccati di molti, apparirà una seconda volta senza peccato a coloro che lo aspettano per la salvezza” (Ebrei 9:27-28).

9- IL REGNO MILLENARIO DI CRISTO

Il Millennio (noto anche come Regno Millenario o il Regno dei mille anni) è costituito dai 1.000 anni in cui Gesù regnerà su tutta la terra dopo la Tribolazione e prima che tutti gli abitanti del mondo siano mandati in paradiso o all’inferno. Gesù regnerà come re su Israele e su tutte le nazioni del mondo (Isaia 2:4; 42:1). Il mondo vivrà in pace (Isaia 11:6-9; 32:18), Satana sarà legato (Apocalisse 20:1-3) e, all’inizio, tutti adoreranno Dio (Isaia 2:2-3). Lo scopo del Regno dei 1.000 anni è quello di adempiere alle promesse che Dio ha fatto al mondo, promesse che non potranno essere compiute fintanto che Satana è libero e gli uomini hanno autorità politica. Alcune di queste promesse, chiamate alleanze, sono state date in modo specifico a Israele. Altre sono state date a Gesù, alle nazioni del mondo e al creato. Tutte si realizzeranno durante il Regno dei 1.000 anni di Gesù.

Il Patto palestinese, chiamato anche Patto per la Terra (Deuteronomio 30:1-10)

Dio ha già adempiuto gli aspetti personali dell’Alleanza di Abramo: Abramo è andato nella Terra Promessa, ha avuto molti discendenti ed è il capostipite di molte nazioni. Diverse centinaia di anni dopo Abramo, Giosuè guidò gli israeliti a rivendicare il possesso della Terra Promessa. Ma Israele non ha mai posseduto i confini specifici che Dio aveva promesso in Genesi 15:18-20 e in Numeri 34:1-12. Nemmeno Salomone regnò su questa specifica regione (1Re 4:21-24). Sebbene regnasse dal fiume d’Egitto all’Eufrate, non possedeva l’area dal monte Hor a Hazarenan (Numeri 34:7-9), nell’attuale Libano e Siria. Inoltre, l’alleanza che Dio fece con Abramo prevedeva che lui e i suoi discendenti avrebbero avuto la terra per sempre (Genesi 13:15; 17:8; Ezechiele 16:60). L’attuale Stato israeliano può essere un passo in questa direzione, ma non possiede ancora i confini stabiliti da Dio.

L’alleanza davidica (2Samuele 7)

L’alleanza di Dio con Davide prevedeva che la sua discendenza non si sarebbe mai estinta e che l’erede di Davide si sarebbe seduto sul trono di Israele per sempre (2Samuele 7:16). Gli studiosi biblici concordano sul fatto che Gesù è l’adempimento di questa alleanza, e questo è uno dei motivi per cui la Sua genealogia viene fornita sia dalla parte del padre adottivo (Matteo 1:1-17) che della madre (Luca 3:23-38). I Giudei lo capirono quando sparsero i rami di palma e stesero i propri mantelli all’arrivo di Gesù a Gerusalemme (Matteo 21:1-17). Si aspettavano che sarebbe stato un leader politico-militare che li avrebbe liberati dai Romani e che avrebbe reso Israele di nuovo una grande nazione. Ma non capivano che la natura dell’opera di Gesù in quel momento era finalizzata alla Nuova Alleanza, non all’Alleanza davidica. Il Regno dei 1.000 anni sarà l’inizio del regno eterno di Gesù su Israele e sulla terra (Apocalisse 20:4, 6).

La Nuova Alleanza (Geremia 31:31-34)

L’opera della Nuova Alleanza – la morte e la risurrezione di Gesù per riconciliare i cuori degli uomini con Dio – è stata portata a termine. Ma non ne abbiamo ancora visto il completo compimento. Geremia 31:33 dice: “Ma questo è il patto che stabilirò con la casa d’Israele dopo quei giorni», dice l’Eterno: «Metterò la mia legge nella loro mente e la scriverò sul loro cuore, e io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo»”. Ezechiele 36:28 fornisce ulteriori dettagli: “Abiterete nel paese che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro DIO”. Isaia 59:20-21 spiega che questa alleanza è possibile grazie al Redentore e che la riconciliazione da Lui offerta durerà per sempre. Questa alleanza non significa che ogni ebreo sarà salvato, ma che Israele come nazione adorerà il suo Messia. I profeti dell’Antico Testamento che parlarono di questa alleanza, tra cui Isaia, Geremia, Osea ed Ezechiele, scrissero tutti che si sarebbe adempiuta in futuro. Da allora, Israele non è ancora diventato una nazione indipendente che adora il suo Messia (Romani 9-11). Lo sarà nei 1.000 anni di regno di Cristo.

Altre promesse

Queste sono le alleanze che Dio ha stretto con Israele e che si realizzeranno nel Regno dei 1.000 anni di Gesù, ma la Bibbia elenca anche altre promesse che si realizzeranno. Dio ha promesso a Gesù che farà dei Suoi nemici uno sgabello per i Suoi piedi e che i seguaci di Gesù Lo adoreranno liberamente (Salmo 100). Dio ha promesso alle nazioni del mondo che vivranno in pace quando Gesù sarà il loro sovrano (Daniele 7:11-14). E ha promesso al creato che la maledizione sarebbe stata tolta (Romani 8:18-23), che gli animali e la terra avrebbero ritrovato pace e prosperità (Isaia 11:6-9; 32:13-15) e che gli uomini sarebbero stati liberati dalle malattie (Ezechiele 34:16). Anche questi aspetti si realizzeranno durante il Regno dei 1.000 anni.

Lo scopo principale del Regno dei 1.000 anni di Gesù è l’adempimento delle profezie date a Israele e delle promesse fatte a Gesù, alle nazioni e a tutta la terra. Le alleanze di Dio erano volontarie e unilaterali. Ha promesso che avrebbe benedetto Israele e restaurato il mondo in modi specifici, e lo farà.

10- ULTIMA BATTAGLIA 

Secondo l'Apocalisse 20:7–10: "E quando quei mille anni saranno compiuti, Satana sarà sciolto dalla sua prigione e uscirà per sedurre le nazioni che sono ai quattro angoli della terra, Gog e Magog, per radunarle per la guerra; il loro numero sarà come la sabbia del mare. Esse si muoveranno su tutta la superficie della terra e circonderanno il campo dei santi e la diletta città. Ma dal cielo scenderà fuoco, mandato da Dio, e le divorerà. Allora il diavolo, che le ha sedotte sarà gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono la bestia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli." In questo passaggio la Bibbia predice un'ultima ribellione finale, istigata dal diavolo, e la vittoria decisiva sulla ribellione.

All'inizio del millennio, ci saranno solo credenti (Apocalisse 19:17–21): quelli che sono passati per la Tribolazione e quelli che sono ritornati con il Signore alla Sua seconda venuta. Sarà un tempo di pace senza uguali nella storia (Isaia 2:4; Gioele 3:10; Michea 4:3). Gesù sederà sul trono di Davide, governando su tutta la Sua creazione. Gesù Si prenderà cura dei bisogni di tutti, ed Egli non tollererà il peccato prevalente nella società di oggi (Salmo 2:7–12; Apocalisse 2:26–29; 19:11–16). Possiamo solo immaginare un tale tempo di "cielo sulla terra".

È probabile che i credenti sopravvissuti alla tribolazione saranno mortali e ripopoleranno la Terra durante il regno dei mille anni. Senza la devastazione del peccato e le sue conseguenze, possiamo immaginare che la crescita della popolazione durante il millennio sarà enorme. Tutti gli uomini nati durante il millennio godranno dei benefici e delle benedizioni del regno di Cristo sulla Terra. Tuttavia, saranno nati con una natura peccatrice e dovranno pentirsi liberamente e credere nel Vangelo, scegliendo personalmente Cristo come Salvatore e Signore.

Alla fine del millennio, Satana verrà liberato dall'abisso senza fondo. Egli ingannerà una vasta moltitudine, spingendola a seguirlo verso la ribellione finale. Sembra che, più il ricordo della Tribolazione si allontanerà nella storia, più l'umanità darà per scontata la propria pace. Alcuni potrebbero persino avere dubbi sulla bontà di Dio. Anche se il numero di persone che si ribelleranno con Satana è descritto "come la sabbia del mare" (Apocalisse 20:8), e potrebbe ancora essere una minoranza, paragonato al numero di uomini che non si ribelleranno.

Giacché Dio sa già dei danni provocati (ancora una volta) da Satana nel mondo, perché lo libererà? La Scrittura non dà una risposta definitiva. Tuttavia, una delle ragioni potrebbe essere quella di sottoporre l'umanità ad un test finale. Per 1000 anni, il tentatore sarà imprigionato, e la maggior parte dei mortali sulla Terra non avrà mai sperimentato una tentazione esterna al regno spirituale. Dio creò l'umanità con il libero arbitrio, ed Egli permetterà che essa venga messa alla prova. La futura "generazione del millennio", di quelli nati durante il regno dei mille anni, dovrà ancora fare la scelta consapevole di seguire Cristo o Satana. La liberazione del diavolo da parte di Dio fornirà loro un'opportunità di scelta.

Un'altra ragione per la quale Dio libererà Satana potrebbe essere il desiderio di dimostrare quanto sia peccatrice la natura umana (si veda Geremia 17:9). Persino dopo 1000 anni di utopia divina sulla Terra, l'umanità avrà la capacità latente di ribellarsi. Un'altra ragione per la liberazione di Satana potrebbe essere quella di insegnarci che veniamo ingannati facilmente. Proprio come Adamo ed Eva rifiutarono il loro Eden a causa di alcune parole dell'ingannatore, lo stesso faranno le moltitudini dei discendenti di Adamo ed Eva. Siamo fatti di sangue e carne, e siamo soggetti all'inganno.

Nel liberare Satana dall'abisso, Dio potrebbe anche volerci rivelare qualcosa sulla Sua natura. Per 1000 anni, mostrerà costantemente la Sua grazia e la Sua bontà, ma alla fine di quel tempo, non avrà alcuna tolleranza nei confronti della ribellione. La Sua giustizia si abbatterà ed Egli non offrirà "seconde opportunità" a chi decida di ribellarsi.

La liberazione di Satana da parte di Dio alla fine del millennio mostrerà anche che Satana è stato e sarà sempre il nemico dell'umanità. Così come Dio è saldo nel Suo amore per noi, Satana prova nei nostri confronti un odio speciale. Sin dalla sua caduta (Isaia 14, Ezechiele 28), Satana è stato l'avversario dei credenti, ed è anche descritto come l'ingannatore decisivo dell'umanità (Giovanni 8:44). Tutto quello che può dare o promettere all'uomo è morte e distruzione (Giovanni 10:10). Satana viene anche mostrato nell'Apocalisse 20 come il nemico sconfitto, e il suo destino finale è certamente insieme a tutti quelli che lo seguono. Satana è un essere creato che non ha potere di fronte a Dio.

Perché Dio lascerà Satana libero alla fine dei 1000 anni? Potremmo semplicemente chiederci perché Dio permetta a Satana di avere una qualsiasi libertà, persino oggi. La risposta si deve trovare nel disegno di Dio, quello di rivelare la pienezza della Sua gloria. La sovranità di Dio si estende addirittura a Satana, ed Egli è in grado di usare tutto, persino le azioni malvagie di Satana, per portare a compimento il Suo disegno santo (si veda 1 Timoteo 1:20 e 1 Corinzi 5:5).

L’evento al quale di solito ci si riferisce come la "fine del mondo" viene descritto in 2 Pietro 3:10: “in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi si dissolveranno consumati dal calore e la terra e le opere che sono in essa saranno arse.” Questo è il culmine di una serie di eventi chiamati "il giorno del Signore", il tempo in cui Dio interverrà nella storia umana per compiere il Suo giudizio. A quel punto tutto ciò che Dio ha creato, "i cieli e la terra" (Genesi 1:1), sarà da Lui distrutto.

La data di questo evento, secondo la maggior parte degli studiosi della Bibbia, si colloca alla fine del periodo di 1000 anni chiamato il millennio. Durante questi 1000 anni Cristo regnerà sulla Terra come Re a Gerusalemme, seduto sul trono di Davide (Luca 1:32-33) e governando in pace ma con uno "scettro di ferro" (Apocalisse 19:15). Alla fine dei 1000 anni, Satana verrà liberato, sconfitto nuovamente e poi gettato nel lago di fuoco (Apocalisse 20:7-10). Allora, dopo un giudizio finale da parte di Dio, avverrà la fine del mondo descritta in 2 Pietro 3:10. La Bibbia ci rivela diverse cose riguardo questo evento.

Prima di tutto sarà un evento di dimensioni catastrofiche. I "cieli" si riferiscono all’universo fisico (le stelle, i pianeti e le galassie) che sarà consumato da una sorta di tremenda esplosione, possibilmente una reazione nucleare o atomica che consumerà e annienterà tutta la materia come la conosciamo. Tutti gli elementi che costituiscono l’universo verranno sciolti "nell’ardente calore" (2 Pietro 3:12). Sarà anche un evento rumoroso, descritto in diverse versioni della Bibbia come un "ruggito" (NIV), un “grande rumore” (KJV), un “rumore forte” (CEV) e un “rumore fragoroso” (AMP). Non ci saranno dubbi su quanto starà accadendo. Tutti vedranno e ascolteranno, perché ci viene anche detto che “la terra e le opere che sono in essa saranno arse.”

In seguito Dio creerà "un nuovo cielo e una nuova terra" (Apocalisse 21:1), che includerà la "Nuova Gerusalemme" (v. 2), la città-capitale del cielo, un luogo di santa perfezione che scenderà dal cielo sulla nuova Terra. Questa è la città in cui vivranno per sempre i santi, coloro i cui nomi sono stati scritti nel "libro della vita dell’Agnello" (Apocalisse 13:8). Pietro si riferisce a questa nuova creazione come “nuovi cieli e nuova terra nei quali abita la giustizia” (2 Pietro 3:13).

Forse la parte più importante della descrizione che Pietro ha fatto di quel giorno è la sua domanda nei versetti 11-12: “Poiché dunque tutte queste cose devono essere distrutte, come non dovreste voi avere una condotta santa e pia, mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio?” I cristiani sanno che cosa accadrà e dovrebbero vivere in modo tale da riflettere questa loro conoscenza. Questa vita passerà e la nostra attenzione dovrebbe focalizzarsi sui nuovi cieli e sulla nuova Terra. Le nostre vite "sante e devote" dovrebbero essere una testimonianza per coloro che non conoscono il Salvatore, e dovremmo parlare di Lui agli altri in modo tale che possano sfuggire al terribile destino che aspetta tutte quelle persone che Lo rigettano. Aspettiamo con trepidazione "dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, cioè Gesú, che ci libera dall'ira a venire" (1 Tessalonicesi 1:10).

11- IL GIUDIZIO DEL GRANDE TRONO BIANCO

Il giudizio del grande trono bianco si trova in Apocalisse 20:11-15, dove si parla del giudizio universale prima che i perduti siano gettati nello stagno di fuoco (il luogo del castigo eterno conosciuto comunemente come inferno). Sappiamo da Apocalisse 20:7-15 che questo giudizio avverrà dopo il Millennio e dopo che Satana, la bestia e il falso profeta saranno gettati nello stagno di fuoco (Apocalisse 20:7-10). I libri che sono aperti (Apocalisse 20:12) contengono la registrazione delle opere di tutti, sia buone sia cattive, perché Dio conosce tutto quello che sia mai stato detto, fatto o pensato; ed Egli ricompenserà o punirà ciascuno di conseguenza (Salmi 28:4; Salmi 62:12; Romani 2:6; Apocalisse 2:23; Apocalisse 18:6; Apocalisse 22:12).

Inoltre, in quel momento verrà aperto anche un altro libro: il “libro della vita” (Apocalisse 20:12). È il libro che stabilisce se una persona erediterà la vita eterna con Dio o riceverà il castigo eterno nello stagno di fuoco. Sebbene i cristiani debbano rendere conto delle loro azioni, sono perdonati in Cristo e i loro nomi “sono stati scritti nel libro della vita fin dalla creazione del mondo” (Apocalisse 17:8). Dalla Scrittura sappiamo anche che è in questo giudizio che Gesù giudicherà i morti “secondo le loro opere” (Apocalisse 20:12), e che “se qualcuno non [sarà] trovato scritto nel libro della vita, [sarà] gettato nello stagno di fuoco” (Apocalisse 20:15).

Il fatto che vi sarà un giudizio universale per tutti gli uomini, sia credenti sia non credenti, è chiaramente confermato da molti passi della Scrittura. Un giorno, ogni singola persona comparirà davanti a Cristo e sarà giudicata per le sue opere. Benché sia molto chiaro che il giudizio del grande trono bianco sia il giudizio universale di Cristo, i cristiani non sono concordi sul rapporto di questo giudizio con gli altri giudizi menzionati nella Bibbia, come nemmeno su chi esattamente sarà giudicato nel giudizio del grande trono bianco.

Molti cristiani credono che le Scritture rivelino tre diversi giudizi futuri. Il primo è il giudizio “delle pecore e dei capri” o un “giudizio delle nazioni”, come si evince da Matteo 25:31-36. Essi credono che avverrà dopo il periodo della Tribolazione, ma prima del Millennio, e questo per stabilire chi avrà accesso al regno millenario. Il secondo è un giudizio delle opere dei credenti, cui spesso si fa riferimento parlando del “tribunale (bema) di Cristo” (2 Corinzi 5:10): in quel momento, i cristiani riceveranno diversi gradi di ricompensa per le loro opere o per il loro servizio a Dio. Il terzo è il giudizio del “grande trono bianco” alla fine del Millennio (Apocalisse 20:11-15), che è il giudizio dei non credenti, in cui essi saranno giudicati in base alle loro opere e condannati al castigo eterno nello stagno di fuoco.

Altri cristiani credono che tutti e tre questi giudizi che si vedono in Matteo 25:31-36, 2 Corinzi 5:10 e Apocalisse 20:11-15 parlino dello stesso giudizio universale, non di tre giudizi separati. In altri termini, coloro che sostengono questa tesi credono che il giudizio del “grande trono bianco” di Apocalisse 20:11-15 sarà il momento in cui verranno giudicati indistintamente i credenti e i non credenti. Coloro i cui nomi saranno trovati nel “libro della vita” saranno giudicati per le loro opere, al fine di stabilire i premi che riceveranno o la perdita degli stessi; e coloro i cui nomi non saranno nel “libro della vita” saranno giudicati secondo le loro opere per stabilire il grado di castigo che riceveranno nello stagno di fuoco. Quanti sostengono questa tesi credono che Matteo 25:31-46 sia un’altra descrizione di ciò che avverrà nel giudizio del “grande trono bianco”. Essi puntano al fatto che il risultato di questo giudizio è identico a quello che si vede dopo il giudizio del “grande trono bianco” in Apocalisse 20:11-15: le “pecore” (i credenti) entrano nella vita eterna, mentre i “capri” (i non credenti) sono scacciati alla “punizione eterna” (Matteo 25:46).

Qualunque sia la tesi che si sostiene rispetto al giudizio del “grande trono bianco”, è importante non perdere mai di vista tre fatti importantissimi relativi al giudizio o ai giudizi futuri: 1. che il giudice sarà Gesù Cristo; 2. che tutti i non credenti saranno giudicati da Cristo, e che saranno puniti secondo le loro opere. La Bibbia dice assai chiaramente che il non credente sta accumulando “un tesoro d’ira per il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio” (Romani 2:5), e che Dio “renderà a ciascuno secondo le sue opere” (Romani 2:6); 3. che anche i credenti saranno giudicati da Cristo, ma poiché la giustizia di Cristo è stata loro imputata e i loro nomi sono scritti nel “libro della vita”, essi saranno premiati secondo le opere che hanno compiute. Romani 14:10-12 dice con molta chiarezza che “tutti compariremo davanti al tribunale di Dio” e che “ciascuno di noi renderà conto di sé stesso a Dio”.

Senza dubbio la Bibbia dice con estrema chiarezza che tutti, indistintamente credenti e non credenti, un giorno si presenteranno a Cristo per essere giudicati. Ma la buona notizia per i credenti è che il nostro giudizio non sarà per stabilire se saremo gettati nello stagno di fuoco, perché questo è stato deciso quando abbiamo creduto nel Vangelo e siamo diventati “figli di Dio”. Quanti sono davvero salvati hanno beneficiato del grande scambio in cui i loro peccati sono stati imputati a Cristo e la Sua giustizia è stata imputata a loro. Perciò, sebbene la nostra salvezza sia al sicuro in Cristo, ciò non toglie che “ciascuno di noi renderà conto di sé stesso a Dio” (Romani 14:12) e che dovrebbe sforzarsi di fare tutte le cose alla gloria di Dio (1 Corinzi 10:31).

12 - LA NUOVA GERUSALEMME

La Nuova Gerusalemme, anche chiamata il Tabernacolo di Dio, la Città Santa, la Città di Dio, la Città Celeste, la Città Quadrata e la Divina Gerusalemme, è letteralmente il paradiso in Terra. Si fa riferimento ad essa in diverse parti della Bibbia (Galati 4:26; Ebrei 11:10; 12:22–24; 13:14), ma viene descritta in dettaglio nell'Apocalisse 21.

In Apocalisse 21, la storia dell'uomo è agli sgoccioli. Tutte le età sono giunte e sono passate. Cristo ha radunato la Sua Chiesa nel rapimento (1 Tessalonicesi 4:15–17). La Tribolazione è passata (Apocalisse 6—18). La battaglia di Armageddon è stata combattuta e vinta dal nostro Signore Gesù Cristo (Apocalisse 19:17–21). Satana è stato incatenato per il regno millenario di Cristo sulla Terra (Apocalisse 20:1–3). Un tempio nuovo e glorioso è stato stabilito a Gerusalemme (Ezechiele 40—48). La ribellione finale contro Dio è stata repressa, e Satana ha ricevuto la giusta punizione, un'eternità nel lago di fuoco (Apocalisse 20:7–10.) Il Grande Trono Bianco del Giudizio ha avuto luogo, e l'umanità è stata giudicata (Apocalisse 20:11–15).

In Apocalisse 21:1 Dio rimodella completamente il Cielo e la Terra (Isaia 65:17; 2 Pietro 3:12–13). Il nuovo Cielo e la nuova Terra sono ciò che alcuni chiamano lo "stato eterno" e in essi "abita la giustizia" (2 Pietro 3:13). Dopo la seconda Creazione, Dio rivela la Nuova Gerusalemme. Giovanni ne vede un barlume nella sua visione: "la santa città, la nuova Gerusalemme, che scendeva dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo" (Apocalisse 21:2). Questa è la città che Abramo cercava in fede (Ebrei 11:10). È il luogo in cui Dio dimorerà per sempre con il Suo popolo (Apocalisse 21:3). Agli abitanti di questa città celestiale verrà asciugata ogni lacrima (Apocalisse 21:4).

La Nuova Gerusalemme sarà eccezionalmente grande. Giovanni riporta che la città è lunga circa 2253 chilometri, ed ha la stessa ampiezza ed altezza: è un cubo perfetto (Apocalisse 21:15–17). La città sarà anche splendente, in ogni senso. È illuminata dalla Gloria di Dio (Apocalisse 21:23). Le sue dodici fondamenta, che portano i nomi dei dodici apostoli, sono "adorne d'ogni pietra preziosa" (Apocalisse 21:19–20). Ha dodici porte, ognuna una perla, e su di esse i nomi delle dodici tribù d'Israele (Apocalisse 21:12, 21). Le strade saranno fatte d'oro puro (Apocalisse 21:21).

La Nuova Gerusalemme sarà un luogo di benedizione inimmaginabile. La maledizione della vecchia Terra sarà passata (Apocalisse 22:3). Nella città si troveranno l'albero della vita "per la guarigione delle nazioni" e il fiume della vita (Apocalisse 22:1–2). È il luogo del quale parlò Paolo: "per mostrare nelle età che verranno le eccellenti ricchezze della sua grazia con benignità verso di noi in Cristo Gesù" (Efesini 2:7). La Nuova Gerusalemme è il compimento definitivo di tutte le promesse di Dio. La Nuova Gerusalemme è la bontà di Dio manifestatasi nella sua interezza.

Chi sono gli abitanti della Nuova Gerusalemme? Il Padre e l'Agnello si trovano lì (Apocalisse 21:22). Gli angeli sono alle porte (Apocalisse 21:12). Ma la città sarà piena dei figli redenti di Dio. La Nuova Gerusalemme è la controparte giusta della malvagia Babilonia (Apocalisse 17), distrutta dal giudizio di Dio (Apocalisse 18). I malvagi avevano la loro città, così Dio ha la Sua. A quale città appartenete? Babilonia la Grande o La Nuova Gerusalemme? Se credete che Gesù, il Figlio di Dio, sia morto e risorto e avete chiesto a Dio di salvarvi per mezzo della Sua grazia, allora siete cittadini della Nuova Gerusalemme: "E ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nei luoghi celesti in Cristo Gesù" (Efesini 2:6). Avete "un'eredità incorruttibile, incontaminata e immarcescibile, conservata nei cieli per voi" (1 Pietro 1:4). Se non avete ancora confidato in Cristo come vostro Salvatore, allora vi incito a riceverLo. Ecco l'invito: "E lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!». E chi ode dica: «Vieni». E chi ha sete, venga; e chi vuole, prenda in dono dell'acqua della vita" (Apocalisse 22:17).

Ripeto....

LA CRONOLOGIA 

Io adotto un approccio pre-tribolazionale all’escatologia. Da questa prospettiva, ecco l’ordine degli eventi della fine dei tempi rivelati dalla Bibbia:

1. IL RAPIMENTO DELLA CHIESA. Cristo verrà nelle nuvole per “rapire” tutti coloro che confidano in Lui (1Corinzi 15:52). In questo stesso momento, anche i “morti in Cristo” saranno risuscitati e portati in cielo. Dal nostro punto di vista odierno, questo è il prossimo evento che deve accadere nella cronologia escatologica. Il rapimento è imminente; non c’è bisogno che si adempia nessun’altra profezia biblica prima del rapimento.

2. L’ASCESA DELL’ANTICRISTO. Dopo che la Chiesa sarà stata portata via (2Tessalonicesi 2:7-8), un uomo con poteri satanici prenderà il controllo del mondo con promesse di pace (Apocalisse 13:1; Daniele 9:27). Sarà aiutato da un altro uomo, chiamato falso profeta, il quale sarà a capo di un sistema religioso che richiederà l’adorazione dell’Anticristo (Apocalisse 19:20).

3. LA TRIBOLAZIONE. Si tratta di un periodo di sette anni in cui il giudizio di Dio verrà riversato sull’umanità peccatrice (Apocalisse 6-16). A questo periodo è associata l’ascesa al potere dell’Anticristo. Durante la tribolazione sulla terra, la Chiesa sarà in cielo. Si pensa che il Tribunale di Cristo e la Cena delle Nozze dell’Agnello si svolgeranno in cielo durante questo periodo (2Corinzi 5:10; Apocalisse 19:6-10).

4. LA BATTAGLIA DI GOG E MAGOG. Nella prima parte della tribolazione, un grande esercito proveniente dal Nord, in alleanza con diversi altri Paesi del Medio Oriente e dell’Africa, attaccherà Israele e sarà sconfitto dall’intervento soprannaturale di Dio (Ezechiele 38-39). (Alcuni commentatori collocano questa battaglia poco prima dell’inizio della tribolazione).

5. L’ABOMINIO DELLA DESOLAZIONE. A metà della tribolazione di sette anni, l’Anticristo romperà l’alleanza con Israele e mostrerà la sua vera natura. I Giudei verranno dispersi e molti di loro si convertiranno al Signore, comprendendo che Gesù è il loro Salvatore. Si scatenerà una grande persecuzione contro tutti coloro che credono in Cristo (Daniele 12:11; Marco 13:14; Apocalisse 12:17).

6. LA BATTAGLIA DI ARMAGEDDON. Alla fine della tribolazione, Gesù tornerà con gli eserciti del cielo (Marco 14:62). Salverà Gerusalemme dall’annientamento e sconfiggerà gli eserciti delle nazioni che combattono sotto la bandiera dell’Anticristo (Apocalisse 19:11-21). L’Anticristo e il falso profeta saranno catturati e gettati vivi nel lago di fuoco (Apocalisse 19:20).

7. IL GIORNO  DEL GIUDIZIO DELLE NAZIONI. Cristo giudicherà coloro che avranno superato la tribolazione, separando i giusti dai malvagi come “pecore” e “capri” (Matteo 25:31-46). (Si pensa che sia in questo momento in cui i santi dell’Antico Testamento saranno risuscitati dai morti). I giusti entreranno nel Regno Millenario; i malvagi saranno gettati all’inferno.

8. SATANA LEGATO. Satana sarà legato e trattenuto in un pozzo senza fondo per i 1.000 anni successivi (Apocalisse 20:1-3).

9. IL REGNO MILLENARIO. Gesù stesso governerà il mondo e Gerusalemme ne sarà la capitale. Ci saranno 1.000 anni di pace e prosperità sulla terra (Apocalisse 20; Isaia 60-62). Sacrifici commemorativi saranno offerti in un tempio ricostruito a Gerusalemme (Ezechiele 40-48).

10. L’ULTIMA BATTAGLIA. Alla fine dei 1.000 anni, Satana sarà liberato dalla sua prigione per un breve periodo. Egli ingannerà nuovamente le nazioni e ci sarà una ribellione contro il Signore, presto sconfitta (Apocalisse 20:7-10). Satana sarà gettato nel lago di fuoco, per non riapparire mai più.

11. IL GIUDIZIO DEL GRANDE TRONO BIANCO. Tutti coloro che si trovano all’inferno saranno richiamati e tutti i malvagi di tutte le epoche storiche saranno risuscitati per presentarsi davanti a Dio in un giudizio finale (Apocalisse 20:11-15). I verdetti saranno letti e tutta l’umanità peccatrice sarà gettata nel lago di fuoco.

12. LA NUOVA CREAZIONE. Dio rifarà completamente i cieli e la terra. È in questo momento che Dio asciugherà tutte le lacrime e non ci saranno più dolore, morte o tristezza. La Nuova Gerusalemme scenderà dal cielo e i figli di Dio godranno dell’eternità con Lui (Apocalisse 21-22).


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