Glossario di termini e principii
Tale glossario di termini e principii fornisce, concepibilmente, un rapido aiuto a coloro non avvezzi alle frasi, i temi od i principii spesso discussi nel presente libro. Tale glossario è stato stilato secondo un ordine di argomenti piuttosto che alfabeticamente, giacché si ritiene che ciò sia più beneficiale.
Papato: l'ufficio di un Papa, il successore di San Pietro, fondato da Gesù Cristo, Matteo 16:18-20, Giovanni 21:15-17, su di San Pietro come capo della Chiesa Cattolica. I Vescovi di Roma sono i successori di San Pietro. Essi detengono il medesimo primato nella Chiesa Cattolica detenuto da San Pietro nella Chiesa Cattolica Apostolica.
Magistero Ecclesiastico: l'autorità insegnante della Chiesa Cattolica, esercitata da un Papa ove proclamante un dogma con l'autorità del Papato. Non ogni pronunciamento di un vero Papa è un insegnamento del Magistero Ecclesiastico. Un Papa parlerebbe magistralmente ove egli rispettasse certe condizioni, definite dal Vaticano I. Coloro fedeli al Magistero Ecclesiastico sono coloro fedeli a ciò che tutti i Papi durante la storia hanno dogmaticamente insegnato od avanzato come l'insegnamento sempiterno della Chiesa Cattolica.
Ex-cathedra: espressione Latina significante dalla sedia o cattedra. Ciò riferiscesi a quando un Papa parla infallibilmente dalla Sedia di San Pietro ove avente adempiuto le condizioni per l'avanzamento di un pronunciamento infallibile. È eresia e peccato mortale negare un pronunciamento ex-cathedra di un Papa, essente immutabile, giacché costituente il dogma rivelato dal Cristo alla Chiesa Cattolica.
Papa Pio IX, Concilio Vaticano I, Sessione 4, Capitolo 4, 1870: "… il Romano Pontefice, ove parlante ex-cathedra [dalla Sedia di San Pietro], cioè, ove svolgente il dovere di pastore ed insegnante di tutti i Cristiani secondo la sua suprema autorità Apostolica, spiegante una dottrina di Fede o morale da essere sostenuta dalla Chiesa Universale, tramite l'assistenza Divina promessagli nel beato Pietro, opera con quell'infallibilità con cui il Divino Redentore desiderò che la Sua Chiesa venisse istruita nel difendere la dottrina sulla Fede e la morale; pertanto, tali definizioni del Romano Pontefice stesso e non provenienti dal consenso della Chiesa sono inalterabili." [1]
Rivelazione Divina o dogma: la verità di Gesù Cristo è l'insegnamento della Rivelazione Divina. La Chiesa Cattolica insegna la verità donde le 2 fonti di Rivelazione Divina sono la Sacra Scrittura e la Sacra Tradizione; il loro contenuto è avanzato dal Magistero Ecclesiastico della Chiesa Cattolica. La Rivelazione Divina terminò con la morte dell'ultimo Apostolo. Il dogma è immutabile. Quando un Papa definisce un dogma egli non avvera un dogma da tale punto innanzi, egli, bensì, dichiara solennemente senza errare ciò che è sempre stato vero sin dalla morte dell'ultimo Apostolo. I dogmi debbono essere creduti nella maniera in cui la Chiesa Cattolica li ha una volta rivelati, senza recessione alcuna da tale significato verso una cosiddetta comprensione più profonda.
Papa Pio IX, Concilio Vaticano I, Sessione 3, Capitolo 2, Sulla Divina Rivelazione, 1870, ex-cathedra: "Laonde, deve essere perpetuamente detenuta anche quella comprensione dei suoi sacri dogmi, i quali Santa Madre Chiesa ha una volta dichiarato; deve esservi giammai una recessione da quel significato sotto il nome specioso di una comprensione più profonda." [2]
Papa Pio IX, Concilio Vaticano I, Sessione 3, Capitolo 4, Canone 3, 1870: "Se alcuno affermasse che ad un certo punto sia possibile che, dato l'avanzamento della conoscenza, ai dogmi proposti dalla Chiesa venga assegnato un senso differente da quello compreso, in passato e presente, dalla Chiesa, che egli sia anatema." [3]
Eretico: una persona battezzata rigettante un dogma della Chiesa Cattolica. Gli eretici sono scomunicati automaticamente dalla Chiesa Cattolica, ipso facto, senza alcuna dichiarazione, per avere rigettato un insegnamento autoritativo della Fede Cattolica.
Papa Leone XIII, Satis cognitum (9), 29/06/1896: "Nessuno che discreda meramente in tutte queste eresie può per quella ragione considerarsi Cattolico od appellarsi tale. Poiché potrebbero sorgere alcune altre eresie, le quali non sono esposte in questo nostro lavoro, ed ove alcuno aderisse ad una singola di esse egli non sarebbe Cattolico." [4]
Papa San Pio X, Editae saepe (43), 26/05/1910: "È un fatto certo e ben stabilito quello per cui nessun altro crimine offende così seriamente Dio, provocando la Sua peggiore ira, come il vizio dell'eresia." [5]
Scismatico: una persona battezzata rifiutante la comunione con un vero Papa o con i Cattolici. Gli scismatici sono quasi sempre anche eretici. Anche gli scismatici incorrono nella scomunica automatica.
Apostata: una persona battezzata non meramente negante una o più verità della Fede Cattolica bensì abiurante l'intera Fede Cattolica interamente. Anche gli apostati incorrono nella scomunica automatica.
Antipapa: una falso pretendente al Papato, ossia, un falso pretendente al Vescovado di Roma. Vi sono stati oltre 40 Antipapi nella storia Ecclesiastica, inclusi alcuni aventi regnato da Roma, Italia. Il presente libro dimostra la realtà donde la rivoluzione del Vaticano II fu introdotta da uomini essenti stati ed essenti degli Antipapi, fingentisi falsamente dei veri Papi.
Sede vacante o sedevacantismo: un periodo di sede vacante è un periodo donde non è presente alcun Papa, donde la Sedia di San Pietro è vuota. Ciò accade usualmente appresso la morte di un Papa od appresso le dimissioni di un Papa; ciò è accaduto oltre 200 volte nella storia Ecclesiastica, essente talora durato anni. I dottori della Chiesa Cattolica insegnano anche la verità per cui la Sedia di San Pietro diverrebbe vacante se un Papa divenisse un eretico manifesto. La posizione sedevacantista descrive la posizione dei Cattolici tradizionali sostenenti la realtà per la quale la Sedia di San Pietro è presentemente vacante in virtù dello stato di pubblica eresia dell'attuale pretendente al Papato in Roma, Italia, dunque, non essente un vero Papa.
Vaticano II: un concilio che prese luogo dal 1962 al 1965. Il Vaticano II si gabellò essere un concilio generale della Chiesa Cattolica, essente effettivamente però stato un concilio rivoluzionario disonesto, avente insegnato dottrine condannate dalla Chiesa Cattolica. Il Vaticano II introdusse una nuova e falsa religione, essente stato responsabile dei frutti incredibilmente marci e dei cambiamenti rivoluzionari dipoi succedutigli.
Setta del Vaticano II: tale frase descrive la Chiesa Cattolica contraffatta essente emersa da dopo il Vaticano II, vaticinata nella profezia Cattolica e nella Sacra Scrittura. Tale setta di contraffazione è zeppa di eresia, di apostasia e degli scandali più assurdi, come dimostrato nel presente libro in tremendo dettaglio. Il presente libro dimostra la realtà donde la setta del Vaticano II non è la Chiesa Cattolica, bensì la contraffazione del Diavolo guidante la gente verso la perdizione durante la grande apostasia.
Novus ordo "missae": espressione Latina per il nuovo ordine della "Santa Messa"; riferiscesi alla nuova "messa" promulgata da Antipapa Paolo VI il 03/04/1969.
Chiesa del "novus ordo": sinonimo per il termine setta del Vaticano II, descrivente la Chiesa Cattolica contraffatta del Vaticano II, la nuova "messa" e coloro aderenti ad essa.
Cattolico tradizionale: una persona semplicemente Cattolica, aderente alla sempiterna Fede Cattolica, aderente a tutti i dogmi proclamati dai Papi ed ai riti tradizionali della Chiesa Cattolica. Un Cattolico tradizionale non accetta la falsa religione del Vaticano II o la nuova "messa", il "novus ordo", perocché tali sono novità in opposizione all'insegnamento Cattolico.
Falso tradizionalista: una persona aderente alla Fede Cattolica tradizionale in certi modi, come nel resistere il falso ecumenismo od altre parti del Vaticano II, tuttavia, detenente qualche lealtà alla setta del Vaticano II. La lealtà dei falsi tradizionalisti alla setta del Vaticano II è usualmente tale perciocché essi accettano i "Papi" post-Vaticano II come veri Papi quando essi sono dimostrati essere degli Antipapi, come mostrato nel presente libro.
"Ecumenismo": ciò si riferisce all'insegnamento del Vaticano II ed ai "Papi" post-Vaticano II per cui occorre rispettare, unirsi con, pregare assieme e stimare le false religioni. Il cosiddetto ecumenismo, praticato ed insegnato nella maniera della setta del Vaticano II, è direttamente condannato dall'insegnamento Cattolico, dai Papi e dall'intera Sacra Tradizione della Chiesa Cattolica. Esso pone la vera religione alla pari delle false religioni ed il vero Dio alla pari dei falsi dei. Il cosiddetto ecumenismo della setta del Vaticano II è esposto in tremendo dettaglio nel presente libro. Certuni affermano che, precisamente, il cosiddetto ecumenismo riferiscesi alla pratica eretica di unirsi con le sette Protestanti e Scismatiche, mentre il dialogo inter-religioso si riferisce alla medesima pratica con le "religioni" non-Cristiane. Ciò malgrado, i 2 termini sono praticamente dei sinonimi al giorno d'oggi.
Concetti Cattolici concernenti le "fedi" acattoliche
Le "fedi" acattoliche sono false od esiste nessuna salvezza al di fuori della Chiesa Cattolica: la Chiesa Cattolica insegna dogmaticamente la verità donde esiste solamente una vera religione ed un vero Dio. La Chiesa Cattolica insegna la realtà per la quale tutte le "fedi" acattoliche sono false ed appartenenti al Diavolo. È un dogma della Fede Cattolica quello per cui al di fuori della Chiesa Cattolica esiste nessuna salvezza, Extra Ecclesiam Nulla Salus. Ciò è stato definito 7 volte da Papi aventi parlato ex-cathedra.
Papa San Gregorio Magno, Citato in Summo iugiter studio, 590-604 DC: "La Santa Chiesa Universale insegna che non è possibile adorare Dio veramente eccetto che in essa ed asserisce che tutti coloro al di fuori di essa non saranno salvati." [6]
Papa Eugenio IV, Concilio di Firenze, Cantate Domino, 1441, ex-cathedra: "La Santa Romana Chiesa crede, professa e predica fermamente che tutti coloro al di fuori della Chiesa Cattolica, non solamente i pagani ma anche gli Ebrei o gli eretici e gli scismatici, non possono condividere la vita eterna ed andranno nel fuoco eterno che fu preparato per il Diavolo ed i suoi angeli, a meno che essi siano uniti alla Chiesa avanti la fine delle loro vite; che l'unità di questo corpo Ecclesiastico è di tale importanza che solamente per coloro abitanti in essa contribuiscono i Sacramenti della Chiesa alla salvezza ed i digiuni, le elemosine ed altre opere di pietà e pratiche della milizia Cristiana producono ricompense eterne; che nessuno può esser salvato, non importa quanto egli abbia elemosinato ed anche se egli avesse asperso sangue nel nome del Cristo, a meno che egli abbia preservato nel petto e nell'unità della Chiesa Cattolica." [7]
Paganesimo od adorazione dei falsi dei: il termine paganesimo riferiscesi alle false religioni politeiste, come il Buddismo, l'Induismo e così via. La Chiesa Cattolica insegna la realtà donde i dei adorati dai membri delle religioni pagane, adoranti diversi dei, sono demoni.
Salmi 95:5: "Imperocché tutti gli dei delle genti sono demoni: ma il Signore ha creati i cieli."
1 Corinzi 10:20: "Ma quello che le genti immolano, lo immolano ai demoni, e non a Dio. Non voglio, che voi siate consorti de' demoni: voi non potete bere il calice del Signore, e il calice de' demoni."
Papa Pio XI, Ad salute (27), 20/04/1930: "… tutta la compulsione e la follia, tutti gli scandali e la lussuria, introdotti nella vita dell'uomo dai demoni tramite l'adorazione dei falsi dei." [8]
Maomettanesimo: una falsa religione rivelata dal falso profeta Maometto. I suoi seguaci sono appellati Maomettani, seguenti il libro appellato Corano. I Maomettani rigettano la Santissima Trinità e la Divinità del Cristo. Secondo l'insegnamento Cattolico il Maomettanesimo è un'abominazione ed una setta diabolica, ossia, una setta del Diavolo. I Maomettani sono degli infedeli necessitanti la conversione per la loro salvezza.
Papa Eugenio IV, Concilio di Basilea, Sessione 19, 07/09/1434: "… vi è speranza che molti da quell'abominevole setta di Maometto siano convertiti alla Fede Cattolica." [9]
Papa Callisto III: "Io prometto di… esaltare la vera Fede e di estirpare la diabolica setta del reprobo ed infedele Maometto [il Maomettanesimo] nell'Oriente." [10]
La setta del Vaticano II sommerge il Maomettanesimo di lodi e lo considera una buona religione.
Ebraismo: la religione rigettante Gesù Cristo come Messia e tentante la pratica della Vecchia Legge rivelata tramite la mediazione di Mosè. L'Ebraismo sostiene la falsità donde il Messia deve ancora giungere per la prima volta. La Chiesa Cattolica insegna la giustizia donde la Vecchia Legge fu revocata con la venuta del Cristo, donde è peccato mortale continuare ad osservarla, Concilio di Firenze, e donde gli aderenti alla falsa religione Ebraica non saranno salvati a meno che essi si convertano a Gesù Cristo ed alla Fede Cattolica.
Papa Eugenio IV, Concilio di Firenze, 1441, ex-cathedra: "La Santa Romana Chiesa crede, professa ed insegna fermamente che la materia pertinente alla legge del Vecchio Testamento, la Legge Mosaica, divisa in cerimonie, riti sacri, sacrifici e sacramenti… dopo la venuta di nostro Signore… cessò ed i sacramenti del Nuovo Testamento incominciarono… Tutti coloro, dunque, i quali, dopo quel tempo, la promulgazione del Vangelo, osservano la circoncisione, il Sabato ed altri requisisti della legge la Santa Romana Chiesa dichiara alieni alla Fede Cattolica e nemmeno lontanamente atti a partecipare alla salvezza eterna." [11]
Papa Benedetto XIV, A quo primum, 14/07/1751: "Sicuramente, non è stato invano che la Chiesa ha stabilito la preghiera universale offerta in alto per gli Ebrei infedeli dal sol levante al suo tramonto, ché essi siano salvati dalla loro oscurità nella luce della verità." [12]
"Ortodossia" Orientale: i seguaci dello scisma dalla Chiesa Cattolica accaduto nell'anno 1054. I cosiddetti Ortodossi rigettano il dogma del Papato, l'Infallibilità Papale e gli ultimi 13 concili dogmatici della Chiesa Cattolica. Essi consentono ancora il divorzio ed il nuovo sposalizio. Essi sono considerati eretici e scismatici nell'insegnamento Cattolico. Essi debbono essere convertiti per l'unità e per la salvezza.
Papa Benedetto XIV, Allatae sunt (19), 26/07/1755: "Innanzitutto, il missionario tentante con l'aiuto di Dio di ricondurre gli scismatici Greci ed Orientali all'unità dovrebbe devolvere tutto il suo impegno al singolo obiettivo di liberarli dalle dottrine in conflitto con la Fede Cattolica." [13]
Ciò malgrado, la setta del Vaticano II afferma la blasfemia donde i cosiddetti Ortodossi non debbono essere convertiti per la salvezza. Essa insegna la bestemmia per cui essi sono parte della vera Chiesa Cattolica, sulla strada della salvezza, come dimostrato nel presente libro.
Protestanti: i seguaci delle sette separatesi dalla Chiesa Cattolica dopo la rivolta di Martin Lutero nel 1517. I Protestanti sono coloro rigettanti il dogma Cattolico in una o più aree. Colui rigettante un o protestante contro alcun dogma Cattolico è un eretico ed è d'ivi scomunicato ipso facto. I Protestanti rigettano usualmente il dogma Cattolico nelle aree del sacerdozio, della Santa Messa, dei Sacramenti, del Papato, della necessità della Fede Cattolica e delle opere, dell'intercessione dei santi e così via.
Papa Pio XI, Rerum omnium perturbazione (4), 26/01/1923: "… le eresie generate dalla Riforma [Protestante]. È in queste eresie che noi scopriamo gli albori di quell'apostasia del genere umano dalla Chiesa, i cui tristi e disastrosi effetti sono deplorati, finanche alla presente ora, da ciascuna mente onesta." [14]
Papa Leone XII, Ubi primum (14), 05/05/1824: "È impossibile per il verissimo Dio, Il Quale è la Verità Stessa, il migliore, il più saggio Supplente ed il Ricompensatore degli uomini buoni, approvare tutte le sette professanti falsi insegnamenti spesso inconsistenti l'uno con l'altro e contraddittori e conferire la salvezza eterna ai loro membri… mediante la Divina Fede Noi deteniamo un Signore, una Fede, un Battesimo… È per ciò che Noi professiamo che vi è nessuna salvezza al di fuori della Chiesa." [14]
La setta del Vaticano II, ciononostante, sostiene la malvagità per cui il Protestantesimo non è eresia, per cui i Protestanti non sono eretici e per cui le loro sette sono mezzi di salvezza e parte della vera Chiesa Cattolica.
Altri importanti concetti Cattolici utilizzati nel corso del presente libro
I Cattolici non possono partecipare all'adorazione acattolica: prima del Vaticano II tutti i manuali di teologia morale Cattolica reiteravano l'insegnamento tradizionale della Chiesa Cattolica donde è un peccato mortale contro la Legge Divina partecipare all'adorazione acattolica. Da dopo il Vaticano II tale attività mortalmente peccaminosa è ufficialmente incoraggiata, ad esempio, si consulti la sezione del presente libro Le sette del Vaticano II contro la Chiesa Cattolica circa il partecipare all'adorazione acattolica.
Papa Pio XI, Mortalium animos (10), 06/01/1928: "Dunque, venerabili fratelli, è chiaro perché questa Sede Apostolica ha giammai permesso ai suoi soggetti di prendere parte alle assemblee degli acattolici… " [37]
L'eresia può essere manifestata per mezzo di azione: benché certe persone manifestino la loro eresia per mezzo di dichiarazioni scritte od orali la più parte dell'eresia e dell'apostasia è manifestata per mezzo di azione e non parola. La gente manifesta la propria eresia ed apostasia recandosi presso tempi acattolici per adorare, come la sinagoga o la moschea, od unendosi ai Protestanti e gli Scismatici nelle loro adorazioni presso le loro chiese.
San Tommaso di Aquino, Somma teologica, Parte 1-2, Domanda 103, Risposta 4: "Tutte le cerimonie sono professioni di fede, nelle quali l'adorazione di Dio consiste. Ora, l'uomo può operare una professione di Fede interiore mediante azioni e parole ed in ciascuna professione ove egli operasse una falsa dichiarazione egli peccherebbe mortalmente." [17]
È per ciò che San Tommaso di Aquino insegnò la realtà donde ove alcuno adorasse presso la tomba di Maometto egli sarebbe un apostata. Tale sola azione mostrerebbe la verità per cui egli non deterrebbe la Fede Cattolica, per cui egli avrebbe accettato la falsa religione Maomettana.
San Tommaso di Aquino, Somma teologica, Parte 2-2, Domanda 12, Risposta 1, Obiezione 2: "… se alcuno dovesse… adorare presso la tomba di Maometto egli sarebbe reputato un apostata." [18]
Papa Pio IX, Ineffabilis Deus, Definendo l'Immacolata Concezione, 08/12/1854: "… mediante il loro atto essi si assoggetterebbero alle pene stabilite dalla legge, ove ciò che essi pensassero nel loro cuore, contrario a questo decreto, osassero significare per parola o per iscritto od alcun altro mezzo." [19]
Mirasi la verità per la quale l'eresia contro il dogma dell'Immacolata Concezione può essere significata mediante la parola, lo scritto od altri mezzi esterni. Infatti, nel suo libro Principi di teologia Cattolica [Principles of Catholic theology] Antipapa Benedetto XVI ammette che le azioni e le gesta del cosiddetto ecumenismo, operate dalla setta post-Vaticano II nei confronti degli Scismatici Orientali, significano precisamente che, secondo la setta del Vaticano II, essi non debbono accettare il primato Papale.
Antipapa Benedetto XVI, Principi di teologia Cattolica [Principles of Catholic theology], pagina 198, 1982: "Né è per lui possibile, invece, considerare come sola possibile forma, conseguentemente vincolante su tutti i Cristiani, la forma che questo primato ha assunto nel secolo XIX e XX. Le gesta simboliche di Papa Paolo VI ed in particolare la sua genuflessione dinnanzi al rappresentate del patriarca ecumenico [il patriarca Scismatico Atenagoras] furono un tentativo di esprimere precisamente ciò… " [20]
Ciò viene discusso in maggiore dettaglio nel presente libro, tuttavia, tale è una struggente ammissione da parte della già guida della setta del Vaticano II per cui le azioni del cosiddetto ecumenismo significano eresia contro il primato Papale. Tale è un chiaro esempio di eresia manifestata per mezzo di azione.
La Chiesa Cattolica rigetta tutti coloro detenenti visioni opposte: coloro rigettanti l'insegnamento dogmatico della Chiesa Cattolica sono condannati, anatemizzati e rigettati dalla Chiesa Cattolica.
Papa Pelagio II, Epistola (1), Quod ad dilectionem, 585 DC: "Se alcuno, comunque, suggerisse, credesse o presumesse di insegnare il contrario di questa Fede che egli sappia che sarebbe condannato ed anche anatemizzato secondo l'opinione dei padri medesimi." [21]
Papa Eugenio IV, Concilio di Firenze, Cantate Domino, 1441: "Sicché essa [la Santa Romana Chiesa] condanna, rigetta, anatemizza e dichiara essere al di fuori del corpo del Cristo, che è la Chiesa, chiunque detenga visioni opposte o contrarie." [22]
Rigettare un dogma della Chiesa Cattolica equivale a rigettare tutta la Fede Cattolica, giacché il Cristo è il garante dei suoi dogmi
Papa Leone XIII, Satis cognitum (9), 29/06/1896: "… è lecito che qualcuno rigetti alcuna di quelle verità senza ivi cadere in eresia? - senza separarsi dalla Chiesa? - senza ripudiare in un unico atto l'intero insegnamento Cristiano? Poiché tale è la natura della Fede, per cui niente è più assurdo dell'accettare talune cose, rigettandone altre… Ma colui deviante anche in un punto dalla verità Divinamente rivelata rigetta assolutamente tutta la Fede, giacché egli ivi rifiutasi di onorare Dio come verità suprema e come motivo formale di Fede." [23]
Papa Leone XIII, Satis cognitum (9), 29/06/1896: "La Chiesa, fondata su questi principii e cosciente del suo ufficio, ha prodotto nulla con più zelo ed impegno come quello esibito nel guardare l'integrità della Fede. Indi, essa considerò ribelli, espellendoli dai ranghi dei suoi figlioli, tutti coloro sostenenti credenze su punto alcuno di dottrina differenti dalle sue. Gli Ariani, i Montanisti, i Novaziani, i Quartodecimani, gli Eutichiani, certamente non rigettarono tutta la dottrina Cattolica, essi abbandonarono solamente una certa porzione di essa. Eppure, chi è che non sa che essi furono dichiarati eretici e banditi dal petto della Chiesa? Parimenti furono condannati tutti gli autori dei precetti eretici susseguiti durante le epoche venture. Vi è nulla di più pericoloso che quegli eretici ammettenti quasi l'intero ciclo della dottrina eppure, mediante una sola parola, come mediante una goccia di veleno, infettanti la reale e semplice Fede insegnata dal Signore, tramandata per Tradizione Apostolica." [24]
I Cattolici non detengono comunione con gli eretici: tutti coloro rigettanti la Fede Cattolica della Chiesa Cattolica sono al di fuori ed alieni alla sua comunione; i veri Cattolici debbono detenere nessuna comunione con essi.
Papa Leone XIII, Satis cognitum (9), 29/06/1896: "La pratica della Chiesa è sempre stata la stessa, come dimostrato dall'unanime insegnamento dei padri, i quali erano abituati a considerare al di fuori della comunione Cattolica ed alieno alla Chiesa chiunque recedesse nel minimo grado da punto di morale alcuno proposto dal suo autoritativo Magistero." [25]
Papa San Leone Magno, Sermone 129: "Sicché, giacché al di fuori della Chiesa Cattolica vi è nulla di perfetto, nulla di incorrotto… noi assomigliamo in nessun modo a coloro divisi dall'unità del corpo del Cristo; noi siamo uniti in nessuna comunione." [26]
I chierici, inclusi i vescovi ed i Papi, debbono essere resistiti ove essi deviassero dalla Fede Cattolica; essi perderebbero i loro uffici automaticamente nel caso divenissero degli eretici pubblici
Canone 188,4, Codice di diritto canonico del 1917: "Esistono certe cause che influiscono sulla tacita dimissione di un ufficio, la quale dimissione è accettata in anteprima mediante un'operazione della legge, essendo dunque effettiva senza alcuna dichiarazione. Queste cause sono… 4) ove l'eretico fosse caduto pubblicamente lontano dalla Fede." [27]
Papa Leone XIII, Satis cognitum (15), 29/06/1896: "Nessuno, dunque, a meno che in comunione con Pietro può condividere la sua autorità, giacché è assurdo immaginare che colui trovantesi al di fuori comandi nella Chiesa." [28]
Che cosa è una pubblica defezione dalla Fede Cattolica?
Canone 2197,1, Codice di diritto canonico del 1917: "Un crimine sarebbe pubblico: 1) se esso fosse già comunemente conosciuto o le circostanze fossero tali da condurre alla conclusione per cui esso possa facilmente diventarlo… " [29]
San Roberto Bellarmino, De Romano Pontefice, Libro 2, Capitolo 30: "Finalmente, i santi padri insegnano unanimemente non solamente che gli eretici sono al di fuori della Chiesa bensì che essi sono anche privati ipso facto di tutta la giurisdizione e dignità Ecclesiastica."
Dom Prospero Guéranger, L'anno Liturgico, Volume 4, Sul come un laico del secolo V DC resistette e condannò Nestorio, il suo vescovo, quando quegli esibì eresia manifesta, pagina 379: "Fu allora che Satana produsse Nestorio… intronato nella sedia di Costantinopoli… Nell'esatto anno della sua esaltazione, il giorno di Natale del 428 DC, Nestorio, avvantaggiandosi dell'immenso concorso riunitosi in onore della Madre Vergine e del Bambino, pronunciò dal pulpito episcopale le parole blasfeme: 'Maria non partorì Dio; suo Figlio fu solamente un uomo, lo strumento della Divinità.'. La moltitudine tremò inorridita. Eusebio, un semplice laico, si levò esprimendo indignazione pubblica, protestando contro questa empietà. Ne scaturì poco dopo una protesta esplicita, disseminatasi nel nome dei membri di questa straziata chiesa, lanciante un anatema contro chiunque osasse affermare: 'L'unigenito Figliolo del Padre ed il Figliolo di Maria sono persone differenti.'. Questa generosa attitudine fu la salvaguardia di Bisanzio, avente vinto la lode dei Papi e dei concili. Quando il pastore diviene un lupo il primo dovere del gregge è di difendersi." [30]
Papa San Celestino I, Citato da San Roberto Bellarmino: "L'autorità della Nostra Sede Apostolica ha determinato che il vescovo, il chierico od il semplice Cristiano già deposto o scomunicato da Nestorio o dai suoi seguaci, da dopo che quegli ha incominciato a predicare eresia, non sarà considerato deposto o scomunicato. Poiché colui essente recesso dalla Fede con tali prediche non può punto deporre o rimuovere alcuno." [31]
San Roberto Bellarmino, Cardinale e dottore della Chiesa Cattolica, De Romano Pontefice, Libro 2, Capitolo 30: "Un Papa manifestamente eretico cesserebbe automaticamente, per sé, di essere Papa e capo, proprio come egli cesserebbe automaticamente di essere un Cristiano ed un membro della Chiesa. Laonde, egli potrebbe essere giudicato e punito dalla Chiesa. Questo è l'insegnamento di tutti gli antichi padri, i quali insegnarono che gli eretici manifesti perdono immediatamente tutta la giurisdizione."
San Roberto Bellarmino, Cardinale e dottore della Chiesa Cattolica, De Romano Pontefice, Libro 2, Capitolo 30: "Questo principio è certissimo. Il non-Cristiano non può in alcun modo essere Papa, come ammesso da Gaetano stesso (ibidem, c. 26). La ragione per ciò è che egli non può essere il capo di ciò che non è membro; orbene, colui non essente un Cristiano non è un membro della Chiesa ed un eretico manifesto non è un Cristiano, come chiaramente insegnato da San Cipriano (libro 4, epistola 2), da Sant'Atanasio (scritto 2 contro gli Ariani), da Sant'Agostino {libro Il grande Cristo [The great Christ], capitolo 20}, da San Girolamo (contro Lucifero) ed altri; laonde l'eretico manifesto non può essere Papa."
San Francesco Di Sales, XVII secolo, Dottore della Chiesa Cattolica, La controversia Cattolica [The Catholic controversy], pagine 305-306: "Orbene, quando egli [il Papa] è esplicitamente un eretico egli cade ipso facto dalla sua dignità ed al di fuori della Chiesa… " [32]
Sant'Antonino, Somma teologica, Citato in Atti di Vaticano I [Actes de Vatican I], Pubblicazioni Frond [Frond publications], 1459: "Nel caso in cui il Papa divenisse un eretico egli si ritroverebbe, per quel fatto stesso e senza altra sentenza, separato dalla Chiesa. Una testa separata dal corpo, sintantoché essa rimanga separata, non può e non potrebbe essere la testa dello stesso corpo dal quale essa è e sarebbe stata tagliata. Un Papa separato dalla Chiesa mediante l'eresia, dunque, per quel fatto stesso, cesserebbe di essere la testa della Chiesa. Egli non potrebbe essere un eretico e rimanere Papa, perciocché, giacché egli sarebbe al di fuori della Chiesa, egli non possederebbe le chiavi della Chiesa."
San Roberto Bellarmino, De Romano Pontefice, Parte 2, Capitolo 30: "… poiché gli uomini non sono vincolati o capaci di leggere i cuori, tuttavia, quando essi vedono che un qualcuno è un eretico per mezzo delle sue opere esterne essi lo giudicano essere un eretico puramente e semplicemente, condannandolo come tale." [33]
Indefettibilità: si riferisce alla promessa del Cristo per la quale Egli sarebbe sempre stato con la Sua Chiesa Universale, Matteo 28, e per cui i cancelli dell'Inferno non sarebbero prevalsi contro la Chiesa Cattolica, Matteo 16. L'indefettibilità significa che la Chiesa Cattolica sarebbe rimasta, sino alla fine del tempo, essenzialmente ciò che essa è. L'indefettibilità della Chiesa Cattolica richiede che almeno un rimanente di essa esista sino alla fine del mondo, che gli insegnamenti ufficiali di essa non errino e che un vero Papa insegni giammai autoritativamente un errore all'intera Chiesa Cattolica. Essa non esclude degli Antipapi fingentisi Papi od una setta di contraffazione riducente gli aderenti alla vera Chiesa Cattolica ad un rimanente durante gli ultimi giorni, cosa precisamente predetta accadere durante gli ultimi giorni ed accaduta durante la crisi Ariana.
Sant'Atanasio: "Anche se i fedeli Cattolici alla Tradizione venissero ridotti ad una manciata essi sarebbero coloro essenti la vera Chiesa di Gesù Cristo." [34]
Note di fine sezione Glossario di termini e principii:
[1] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 1839.
[2] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 1800.
[3] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 1818.
[4] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 2, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA, pagina 393.
[5] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 3, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA, pagina 125.
[6] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 1, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA, pagina 230.
[7] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 714.
[8] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 3, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA, pagina 381.
[9] Decreti dei concili ecumenici [Decrees of the ecumenical councils], Volume 1, 1990, Stamperia dell'università di Giorgiovilla [Georgetown university press], SUA, pagina 479.
[10] Ludovico Von Pastor, Storia dei Papi [History of the Popes], Parte 2, pagina 346, citato in Guerino Carroll, Una storia del Cristianesimo [A history of Christendom], La gloria del Cristianesimo [The glory of Christendom] Volume 3, 2000, Stamperia del Cristianesimo [Christendom press], SUA, pagina 571.
[11] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 712.
[12] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 1, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA, pagine 41-42.
[13] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 1, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA, pagina 57.
[14] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 3, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA, pagina 242.
[15] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 1, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA, pagina 201.
[16] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 3, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA, pagina 317.
[17] San Tommaso di Aquino, Somma teologica, Parte 1-2, Domanda 103, Risposta 4.
[18] San Tommaso di Aquino, Somma teologica, Parte 2, Domanda 12, Risposta 1, Obiezione 2.
[19] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 1641.
[20] Giuseppe Ratzinger, già Antipapa Benedetto XVI, Principii di teologia Cattolica [Principles of Catholic theology], 1982, Stamperia Ignazio [Ignatius Press], SUA, pagina 198.
[21] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 246.
[22] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 705.
[23] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 2, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA, pagina 394.
[24] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 2, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA, pagina 393.
[25] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 2, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA, pagina 393.
[26] Sacerdotium, Numero 2, Instauratio Catholica, SUA, pagina 64.
[27] Dottor Edoardo Von Peters, Codice di diritto canonico Pio-Benedettino del 1917, 2001, Stamperia Ignazio [Ignatius Press], SUA, pagina 83.
[28] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 2, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA, pagina 401.
[29] Dottor Edoardo Von Peters, Codice di diritto canonico Pio-Benedettino del 1917, 2001, Stamperia Ignazio [Ignatius Press], SUA, pagina 695.
[30] Dom Prospero Guéranger, L'anno Liturgico, Volume 4, 2000, Pubblicazioni di Loreto [Loreto publications], pagina 379.
[31] San Roberto Bellarmino, De Romano Pontefice, Parte 2, Capitolo 30, Italia.
[32] San Francesco di Sales, La controversia Cattolica [The Catholic controversy], 1989, Libri Tan [Tan books], SUA, pagine 305-306.
[33] San Roberto Bellarmino, De Romano Pontefice, Parte 2, Capitolo 30, Italia.
[34] Coll. Selecta SS. Eccl. Patrum. Caillu e Guillou, Volume 32, pagine 411-412.

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