Battesimo cattolico; I passi per convertirsi alla fede cattolica tradizionale
Perché il Battesimo è necessario alla salvezza
I passi da compiere per convertirsi alla tradizionale fede cattolica sono in realtà semplici. Sono leggermente diversi, tuttavia, a seconda che si abbia o meno ricevuto il battesimo. Si prega di consultare attentamente questo fascicolo.
Se non hai ricevuto il battesimo, i passaggi per convertirti alla fede cattolica tradizionale sono i seguenti:
1) Conoscere e credere al catechismo di base (cioè gli insegnamenti di base) della fede cattolica tradizionale. (se ne può ricavare uno qui in PDF.) Si dovrebbe anche iniziare immediatamente a pregare il Rosario ogni giorno. Se non sai come fare, consulta la sezione sul Santo Rosario del nostro sito.
2) Mantenere la fede in tutti i dogmi tradizionali della Chiesa e nelle corrette posizioni cattoliche contro la setta post-Vaticano II (trattata in dettaglio nel nostro materiale), incluso, ad esempio, il dogma Fuori dalla Chiesa non c'è salvezza (senza eccezioni), Trinità, Incarnazione, Papato, Infallibilità papale, necessità del battesimo in acqua, ecc.
3) Dopo aver appreso il catechismo di base (che non dovrebbe richiedere molto tempo), e se consideri fiduciosamente di accettare tutti gli insegnamenti tradizionali della Chiesa cattolica, ricevere il battesimo. Non c'è motivo di ritardare questo (vedere Atti 8: 36-37) se hai completato i passaggi 1 e 2. Normalmente questo sarebbe fatto da un prete cattolico nella tua chiesa cattolica locale. Dato che siamo nella Grande Apostasia e non c'è più quasi alcun prete cattolico completamente tradizionale in giro, un laico è probabilmente quello che dovrebbe farlo per te. Il Concilio di Firenze (vedi sotto) ha dichiarato che chiunque può validamente amministrare il battesimo. Pertanto, se hai un forte amico cattolico o, in caso contrario, se hai un familiare o un amico non cattolico che potrebbe celebrare il battesimo in modo affidabile con la giusta intenzione, quella persona può amministrare il battesimo per te usando il modulo riportato di seguito. La confessione non è necessaria per una persona che non ha mai ricevuto il battesimo, poiché il battesimo rimuove il peccato originale e tutti i peccati effettivi. Dopo il battesimo, tuttavia, si dovrebbe prendere l'abitudine di andare a confessarsi da un sacerdote tradizionale ordinato con il rito tradizionale dell'ordinazione almeno una volta al mese. E uno deve andarvi se commette un peccato mortale dopo il battesimo, cosa che si spera non accada. Riguardo a dove andare a confessarsi, si prenda nota dei punti seguenti.
4) Fai la professione di fede per i convertiti tratta dal Concilio di Trento, che è qui sotto. Se c'è una setta specifica a cui appartenevi, aggiungi alla fine che rifiuti anche quella setta eretica.
La professione di Fede per i convertiti del Concilio di Trento
Per coloro che hanno ricevuto il battesimo, l'iter è lievemente differente:
1) Conoscere e credere al catechismo di base (cioè gli insegnamenti di base) della fede cattolica tradizionale. (se ne può reperire uno qui in PDF) Si dovrebbe anche iniziare immediatamente a pregare il Rosario ogni giorno. Se non sai come fare, consulta la sezione sul Santo Rosario del nostro sito.
2) Mantenere fede in tutti i dogmi tradizionali della Chiesa e nelle corrette posizioni cattoliche contro la setta post-Vaticano II (trattata in dettaglio nel nostro materiale), incluso, ad esempio, il dogma Fuori dalla Chiesa non c'è salvezza (senza eccezioni), Trinità, Incarnazione, Papato, Infallibilità papale, necessità del battesimo in acqua, ecc.
3) Fare la professione di fede per i convertiti dal Concilio di Trento, che è sopra. Se c'è una setta specifica a cui appartenevi, aggiungi alla fine che rifiuti anche quella.
4) Devi fare una confessione generale a un sacerdote ordinato nel rito tradizionale di ordinazione dopo aver completato i 3 passaggi precedenti. Per quanto riguarda dove farlo, consulta questo file: La domanda su dove ricevere i sacramenti oggidì. Questa deve essere una confessione in cui si menzionano tutti i peccati mortali commessi dopo il battesimo, inclusa l'adesione a qualsiasi setta o falsa religione o l'aver diffuso una falsa setta o falsa religione. I "sacerdoti" ordinati nel Nuovo Rito di Ordinazione non sono validi, quindi qualsiasi peccato mortale confessato a tali "sacerdoti" deve essere nuovamente confessato a un sacerdote valido. Puoi anche contattarci per sapere di un sacerdote nella tua zona che può ascoltare la tua confessione. Un prete di rito orientale in una chiesa di rito orientale (non "ortodossa") è spesso una buona opzione per la confessione. Queste chiese sono comunemente elencate come "Cattoliche bizantine" o "Cattoliche ucraine" nell'elenco telefonico sotto "Chiese cattoliche". Se confermi che il sacerdote in una di queste chiese è stato ordinato nel rito orientale, questa sarebbe un'opzione almeno per la confessione poiché quel sacerdote è stato validamente ordinato con un rito tradizionale di ordinazione. Tuttavia, come spiegato nel fascicolo sopra, non puoi sostenere finanziariamente la cappella o il suo sacerdote a causa della loro accettazione del Vaticano II e degli antipapi del dopo-Vaticano-II. Se non riesci a trovare nessun altro sacerdote valido per ascoltare la tua confessione, puoi andare da un sacerdote del Novus Ordo che è stato ordinato nel rito tradizionale di ordinazione (prima del 1968) purché il sacerdote dica: "Ti assolvo dai tuoi peccati nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo ".
Per coloro che non sono sicuri di essere stati battezzati, l'ordine è questo:
1) Conoscere e credere al catechismo di base (cioè gli insegnamenti di base) della fede cattolica tradizionale. (Ne puoi leggere uno in PDF qui.) Si dovrebbe anche iniziare immediatamente a pregare il Rosario ogni giorno. Se non sai come fare, consulta la sezione sul Santo Rosario del nostro sito.
2) Mantenere fede in tutti i dogmi tradizionali della Chiesa e nelle corrette posizioni cattoliche contro la setta post-Vaticano II (trattata in dettaglio nel nostro materiale), incluso, ad esempio, il dogma Fuori dalla Chiesa non c'è salvezza (senza eccezioni), Trinità, Incarnazione, Papato, Infallibilità papale, necessità del battesimo in acqua, ecc.
3) Fare la professione di fede per i convertiti dal Concilio di Trento, che è sopra. Se c'è una setta specifica a cui appartenevi, aggiungi alla fine che rifiuti anche quella.
4) Chiedi a qualcuno di eseguire un battesimo condizionale usando la forma condizionale di battesimo indicata di seguito. Se c'è qualche dubbio sul tuo battesimo, dovresti farlo.
Battesimo condizionale:
Ministro: chiunque (con l'intenzione della Chiesa Cattolica, manifestata, salvo evidenza contraria, recitando la forma correttamente)
Materia: acqua.
Forma: Se tu sei stato battezzato io non ti ribattezzo; se tu non sei stato battezzato io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
In genere raccomandiamo un battesimo condizionale per le persone che lasciano la "Chiesa" del Vaticano II o provengono dal protestantesimo.
5) Dopo il tuo battesimo condizionale, fai una confessione generale menzionando tutti i peccati mortali commessi dopo il tuo primo battesimo possibilmente valido. Le persone che lasciano la Nuova Messa o aderiscono alla Contro Chiesa del Vaticano II devono anche confessare (a un sacerdote validamente ordinato, vedi sopra) che hanno partecipato a un servizio acattolico e per quanto a lungo hanno partecipato. Riguardo a dove fare quella confessione, consulta il nostro fascicolo in basso: La domanda su dove ricevere i sacramenti oggidì. Se partecipavano in altre cose alla nuova messa (ad esempio erano un ministro laico, erano vestiti in modo immodesto, ecc.) o accettavano il falso ecumenismo o negavano qualche altro dogma, anche queste cose dovrebbero essere menzionate nella confessione. I "sacerdoti" ordinati nel Nuovo Rito di Ordinazione non sono validi, quindi qualsiasi peccato mortale confessato a tali "sacerdoti" deve essere nuovamente confessato a un sacerdote valido. Questo deve essere fatto prima di ricevere la Comunione alla Messa tradizionale (se ce n'è una accettabile per la partecipazione nella tua zona). Quelli che lasciano la Nuova Messa e aderiscono alla falsa Chiesa del Vaticano II dovrebbero anche fare quella stessa professione di fede dal Concilio di Trento. Battesimo e battesimo condizionale: La forma del battesimo è: "Io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo". Se c'è qualche dubbio sulla validità del tuo battesimo, la forma condizionale del battesimo è, come già detto: "Se sei battezzato, non ti battezzo di nuovo, ma se non sei ancora battezzato [versa acqua sulla testa, assicurandoti che tocchi la pelle] Io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo". Poiché non ci sono quasi più veri preti cattolici in tutto il paese, puoi chiedere a un amico cattolico di eseguire un battesimo condizionale e puoi amministrare il battesimo ai tuoi figli.
Papa Eugenio IV, Concilio di Firenze, “Exultate Deo”, 1439: “In caso di necessità, però, non solo un sacerdote o un diacono, ma anche un laico o una donna, sì anche un pagano ed un eretico possono battezzare, tanto a lungo poiché preserva la forma della Chiesa e ha l'intenzione di fare ciò che fa la Chiesa ". (Denz.696)
Come eseguire un battesimo cattolico: Assicurati di avere abbastanza acqua per versarla mentre pronunci le parole e versala sulla fronte della persona mentre pronunci le parole in modo distinto e attento. Puoi versare l'acqua tre volte (come spiegato di seguito).
"Io ti battezzo nel nome del Padre [versando l'acqua la prima volta mentre dici queste parole], e del Figlio [versando una seconda volta] e dello Spirito Santo [versando una terza volta]".
Nota: puoi versare l'acqua sotto forma di croce sulla testa della persona, anche se questo non è necessario. Inoltre, non è assolutamente necessario che lo versi tre volte, se viene versato e colpisce la fronte mentre si pronuncia la forma battesimale. Farlo nel modo sopra descritto, tuttavia, è ciò che è scritto nel Rituale Romano.
POSIZIONI CHIAVE CHE SI DEVONO ASSUMERE E CREDENZE CHE SI DEVONO AVERE
Prima di ricevere un sacramento, si deve arrivare al punto in cui ci si impegna a non partecipare mai più alla nuova messa, si rifiuta la setta del Vaticano II e i suoi antipapi come non cattolici, si crede in Fuori dalla Chiesa non c'è salvezza senza eccezioni (no "battesimo di desiderio", nessuna salvezza per coloro "invincibilmente ignoranti" della Fede Cattolica), rifiuta la "pianificazione natuare della famiglia", non sosterrà nessun prete eretico, ecc. La gente dovrebbe leggere anche questo fascicolo: La domanda su dove ricevere i sacramenti oggidì.
Quando sono convinti, si dovrebbe fare anche la tradizionale professione di fede dal Concilio di Trento, a cui si può accedere dal suddetto fascicolo. Inoltre, dovrebbe essere chiaro che i sacerdoti che sono stati ordinati nel nuovo rito di ordinazione non sono stati validamente ordinati. Poiché i "sacerdoti" ordinati nel Nuovo Rito di Ordinazione non sono validi, tutti i peccati mortali confessati a tali "sacerdoti" devono essere nuovamente confessati a un sacerdote valido una volta che una persona è pronta per la confessione.
È anche molto importante che le persone preghino il Santo Rosario ogni giorno, tutte le 15 decadi se possibile e l'Ave Maria frequentemente.
È importante rendersi conto della situazione di oggi (durante la Grande Apostasia). È una epoca in cui fondamentalmente tutte le chiese o sono chiese eretiche del Vaticano II o chiese "tradizionaliste" dove il sacerdote è in qualche modo eretico. Quindi, non ci sono chiese che siano pienamente cattoliche, a cui ci si possa unire, considerare il sacerdote come cattolico e sostenere. Ci sono opzioni per ricevere il sacramento della confessione oggi (che è ovviamente cruciale), ma quasi nessuna opzione per ricevere la Comunione. Questo è spiegato in questo fascicolo in basso: La domanda su dove ricevere i sacramenti oggidì.
Professione di Fede
Io, N., con ferma Fede credo e professo ciascuno ed ogni articolo contenuto nel simbolo di Fede utilizzato dalla Santa Romana Chiesa; ossia:
Io credo in un Dio, il Padre onnipotente, creatore del Cielo e della Terra ed in tutte le cose visibili ed invisibili ed in un Signore Gesù Cristo, l'unigenito Figliolo di Dio, nato dal Padre avanti tutte le epoche; Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero; generato non creato, consustanziale con il Padre, tramite Il Quale furono fatte tutte le cose;
Il Quale per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal Cielo, fu incarnato mediante lo Spirito Santo dalla Vergine Maria e fu fatto uomo.
Egli fu anche crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto;
Egli risorse il terzo giorno secondo le Scritture ed ascese in Cielo;
Egli siede alla destra del Padre, Egli ritornerà nella gloria per giudicare i vivi ed i morti e del Suo Regno non vi sarà fine.
Io credo nello Spirito Santo, il Signore, Colui dante la vita, procedente dal Padre e dal Figliolo; Il Quale ugualmente con il Padre e con il Figliolo è adorato e glorificato; Il Quale parlò tramite i profeti.
Io credo che esiste Una, Santa, Chiesa Cattolica ed Apostolica.
Io confesso un Battesimo per la remissione dei peccati e spero per la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Io accetto ed abbraccio risolutamente le tradizioni Apostoliche ed Ecclesiastiche e le altre pratiche e regolazioni della medesima Chiesa.
Parimenti, io accetto la Sacra Scrittura secondo il significato sostenuto da Santa Madre Chiesa ed ora da essa sostenuto. È sua prerogativa passare giudizio sul vero significato ed interpretazione della Sacra Scrittura. Io la accetterò ed interpreterò giammai in maniera differente dal consenso unanime dei padri.
Io accredito anche che esistono veramente e propriamente VII Sacramenti della Nuova Legge, istituiti da Gesù Cristo nostro Signore e che essi sono necessari per la salvezza della razza umana, sebbene non è necessario riceverli tutti per ciascun individuo.
Io accredito che i VII Sacramenti sono: Battesimo; Confermazione; Eucaristia; Penitenza; Estrema Unzione; Sacri Ordini e Matrimonio, che essi conferiscono la grazia e che dei VII il Battesimo, la Confermazione ed i Sacri Ordini non possono essere ripetuti senza commettere un sacrilegio.
Io accetto ed accredito anche i riti consueti ed approvati della Chiesa Cattolica nella solenne amministrazione di questi Sacramenti.
Io abbraccio ed accetto ciascuno ed ogni articolo sul Peccato Originale e sulla giustificazione dichiarato e definito dal Santissimo Concilio di Trento.
Io professo parimenti che nella Messa un sacrificio vero, proprio e propiziatorio è offerto a Dio da parte dei vivi e dei morti, che il corpo ed il sangue assieme all'anima e Divinità di nostro Signore Gesù Cristo è veramente, realmente e sostanzialmente presente nel Santissimo Sacramento dell'Eucaristia, che vi è un cambiamento dell'intera sostanza del pane in corpo e dell'intera sostanza del vino in sangue e che questo cambiamento la Chiesa Cattolica appella transustanziazione.
Io professo anche che l'integro ed intero Cristo ed un vero Sacramento vengono ricevuti sotto ciascuna specie separata.
Io sostengo fermamente che esiste un Purgatorio e che le anime dei morti ivi detenute sono aiutate dalle preghiere dei fedeli.
Io parimenti sostengo che i santi regnanti assieme a Cristo dovrebbero essere onorati ed invocati, che essi offrono preghiere a Dio da parte nostra e che le loro reliquie dovrebbero essere venerate.
Io asserisco fermamente che le immagini di Cristo, della Madre di Dio sempre Vergine e degli altri santi dovrebbero essere possedute e tenute e che dovuta venerazione ed onore dovrebbero essere loro resi.
Io affermo che il potere delle indulgenze fu lasciato in custodia della Chiesa da Cristo e che l'uso delle indulgenze è molto beneficiale per i Cristiani.
Io accredito la Santa, Romana Chiesa, Cattolica ed Apostolica come la madre e la maestra di tutte le chiese;
io accetto e professo senza esitazione tutte le dottrine, specialmente quelle concernenti il primato del Romano Pontefice e la sua infallibile autorità insegnante, tramandate, definite e spiegate dai sacri canoni e dai concili ecumenici e specialmente quelle del Santissimo Concilio di Trento e dall'ecumenico Concilio Vaticano I.
Al medesimo tempo io condanno, rigetto ed anatemizzo tutto ciò che è contrario a queste proposizioni e tutte le eresie senza eccezione che sono state condannate, rigettate ed anatemizzate dalla Chiesa.
I, N., prometto, voto e giuro che, con l'aiuto di Dio, io sosterrò e professerò certamente questa Fede Cattolica, fuori dalla quale nessuno può essere salvato e la quale io ora professo liberamente e sostengo veramente. Con l'aiuto di Dio, io la professerò integra ed immacolata sino al mio morente respiro ed, al meglio della mia abilità, io vedrò che i miei soggetti o coloro a me affidati in virtù del mio ufficio la sostengano, la insegnino e la predichino. Così mi aiuti Dio ed il Suo santo Vangelo.
Possiamo aiutare una persona con maggiori dettagli su questo argomento una volta che è convinto di tutte le questioni.
"Essere sottomessi al Romano Pontefice è, per ogni umana creatura, necessario per la salvezza"
Nella famosa bolla Unam Sanctam del 1302, Papa Bonifacio VIII dichiarò che non esiste salvezza né remissione dei peccati al di fuori della Chiesa cattolica.
Poi lo stesso Papa ha definito in modo solenne:
"E dichiariamo, affermiamo, stabiliamo che l’essere sottomessi al Romano Pontefice è, per ogni umana creatura, necessario per la salvezza".
Si tratta di un pronunciamento ex-cathedra. Ciò significa che è una proclamazione infallibile dalla Cattedra di San Pietro. Quindi è assolutamente certo che nessun uomo può essere salvato senza essere soggetto al Romano Pontefice, quando ovviamente c'è un vero Papa, e che quindi nessun uomo può essere salvato senza essere soggetto all'autorità della Chiesa cattolica.
Gli adulti che credono nella vera fede diventano sudditi della Chiesa quando ricevono il sacramento del battesimo, cioè il battesimo in acqua. Anche i bambini diventano sudditi della Chiesa e sono annoverati tra i fedeli quando ricevono il battesimo. Ma la Chiesa cattolica insegna anche in modo infallibile che essa stessa non esercita l'autorità spirituale o la giurisdizione su chi non ha ricevuto il Sacramento del Battesimo. Questo è radicato nella legge divina ed è stato proclamato al Concilio di Trento.
Concilio di Trento, Sessione 14, capitolo 2, sui Sacramenti del Battesimo e della Penitenza: "Poiché la Chiesa non esercita il suo giudizio su nessuno che prima non sia entrato in essa attraverso la porta del battesimo. ‘Spetta forse a me’, dice l’Apostolo, ‘giudicare quelli di fuori?’ [1 Cor. 5:12]. È diverso per quelli che sono fratelli nella fede, una volta che il Signore Gesù li ha fatti membra del suo corpo [1 Cor. 12:13] col lavacro del battesimo ".
Questa verità - che la Chiesa non esercita la giurisdizione o l'autorità spirituale su chi non ha ricevuto il Sacramento del Battesimo - è ripetuta da molti teologi, compresi quelli che ritenevano erroneamente che alcune persone potessero essere salvate senza battesimo tramite il "battesimo di desiderio".
Il principio proclamato da Trento e radicato nelle parole di San Paolo, secondo cui la Chiesa non esercita la giurisdizione o l'autorità su chi non è battezzato, è collegato alla verità che è solo attraverso il battesimo d'acqua che si diventa membri della Chiesa di Cristo.
Questo video non riguarda l'appartenenza alla Chiesa in sé, ma piuttosto la giurisdizione e la sottomissione al Romano Pontefice in merito alla necessità del battesimo.
I teologi che credevano nel battesimo di desiderio, pur ammettendo che la Chiesa non esercita alcuna giurisdizione sui non battezzati, semplicemente non hanno visto, tra le altre cose, il significato di questa ammissione sulla giurisdizione alla luce della definizione dogmatica di Bonifacio VIII. Ecco alcune citazioni che sono rilevanti.
I teologi Salaverri e Nicolau, prima del Concilio Vaticano II, scrivendo con un imprimatur nel 1955, affermarono:
"Il battesimo non è necessario per i catecumeni per essere catecumeni, ammesso; per essere soggetti e membri della Chiesa, negato" (Joachim Salaverri e P. Michaele Nicolau, Sacrae Theologiae Summa IB, Sulla Chiesa di Cristo - Sulla Sacra Scrittura, Imprimatur 1955, p. 419)
Ammettono che nessuno può essere soggetto alla Chiesa senza il battesimo - e bisogna essere soggetti alla Chiesa per essere salvati, come abbiamo visto in Unam Sanctam.
Padre Amleto Cicognani, in un lavoro pubblicato con Imprimatur nel 1934, ha dichiarato:
"Per legge divina, i non battezzati non sono soggetti alle leggi ecclesiastiche... I catecumeni non sono tenuti alle leggi della Chiesa, per la semplice ragione che non hanno ancora ricevuto il sacramento del battesimo e quindi non hanno personalità giuridica nella Chiesa". (Amleto Giovanni Cicognani, Diritto canonico, Imprimatur 1934, pp. 562-563)
Il teologo pre-Vaticano II, Ludwig Ott, ha dichiarato:
"Fra i membri della Chiesa non vanno annoverati: I non battezzati... il cosiddetto Battesimo di sangue ed il cosiddetto Battesimo di desiderio, invero, rimpiazzano il Battesimo di acqua sintantoché la comunicazione della grazia non sia concernita, tuttavia, essi non effettuano l’incorporazione nella Chiesa… I catecumeni non vanno annoverati tra i membri della Chiesa... La Chiesa esige nessuna giurisdizione su di essi, Denzinger 895. I Padri traggono un’affilata linea di separazione tra i catecumeni e i fedeli". (Ludwig Ott, Fondamenti del dogma cattolico, Imprimatur 1954, Libro 4, Pt. 2, Cap. 5)
San Roberto Bellarmino, Sulla giustificazione, Libro I, Capitolo 9:
"... i catecumeni credono che la Chiesa sia santa e tuttavia sanno di non farne ancora parte...".
San Roberto Bellarmino, Sulla Chiesa militante, cap. III, Sui non battezzati:
"... è certo che i catecumeni non fanno parte della Chiesa in modo effettivo e corretto... i catecumeni non hanno diritto a nessuno dei sacramenti, né alle altre cose che sono comuni alla Chiesa universale".
Il teologo pre-Vaticano II Monsignor Van Noort:
"Coloro che non hanno ricevuto il battesimo d'acqua non sono membri della Chiesa... la Chiesa non ha potere di 'governo' sui catecumeni...". (Mons. Van Noort, La Chiesa di Cristo: Teologia dogmatica (Volume 2), Imprimatur 1956, pp. 240-241)
Come possiamo vedere, è ampiamente ammesso dai teologi che nessuno può essere membro della Chiesa o soggetto all'autorità spirituale della Chiesa senza il battesimo d'acqua. Su questo punto, questi teologi hanno ripetuto correttamente ciò che la Cattedra di San Pietro e il Magistero hanno insegnato.
Poiché è assolutamente necessario per la salvezza di ogni creatura umana essere soggetti al Romano Pontefice, come abbiamo visto nella definizione di Bonifacio VIII - e non si può essere soggetti al Romano Pontefice o alla Chiesa senza aver ricevuto il Sacramento del Battesimo - ne consegue che nessuno può essere salvato senza il Sacramento del Battesimo, e solo il Battesimo d'acqua è il Sacramento del Battesimo.
Papa Pio XII, Mediator Dei (n. 43): "... difatti, il lavacro del Battesimo distingue tutti i cristiani [christianos omnes] e li separa dagli altri che non sono stati lavati dall’onda purificatrice e non sono membra di Cristo...".
Questi punti confermano ciò che Gesù Cristo ha proclamato in Giovanni 3:5: se non si nasce dall'acqua e dallo Spirito Santo, non si può entrare nel regno di Dio. Questo è l'insegnamento dogmatico della Chiesa cattolica.
La domanda su dove ricevere i sacramenti oggidì
INTRODUZIONE E AGGIORNAMENTO RAPIDI
SULLA SITUAZIONE ATTUALE
La setta del Vaticano II sotto Antipapa Francesco sta diventando sempre più notoria (e fondamentalmente apertamente protestante), giorno dopo giorno. In effetti, sembra pronta a ripudiare apertamente l'insegnamento cattolico contro il divorzio e il nuovo matrimonio. Inoltre, la “canonizzazione” dell'Antipapa Giovanni Paolo II è uno sviluppo importante riguardo a questo punto. (La setta del Vaticano II celebrerà il "giorno di festa" di Antipapa Giovanni Paolo II il 22 ottobre). Come spiega il recente video, all'indomani della "canonizzazione" del suddetto antipapa, essenzialmente tutti coloro che sono in piena comunione con la setta del Vaticano II divengono ora, in realtà, idolatri. Di conseguenza, in molti casi i pochi sacerdoti validamente ordinati che riconoscono tuttora l'antipapa, i quali in precedenza potevano essere opzioni accettabili per ricevere la Comunione, stanno diventando adesso vietati per la Comunione. Come abbiamo più volte accennato, da tempo il numero di opzioni per la Comunione è andato rapidamente diminuendo. A questo punto non ci sono quasi più opzioni per riceverLa. Questa è semplicemente una sfortunata conseguenza della fase finale della Grande Apostasia. Nel caso in cui le persone non lo abbiano ancora capito, siamo ormai negli ultimi giorni e nella parte più profonda della Grande Apostasia. Chi non ne è convinto dovrebbe vedere il nostro video più recente, "L'Anticristo rivelato". Come disse la Madonna di La Salette riguardo a questi tempi: "... solo la fede sopravviverà".
Le linee guida e i punti seguenti sono ovviamente rilevanti per i sacerdoti che operano in “piena comunione” con Antipapa Francesco. Purtroppo, però, i sacerdoti indipendenti non offrono molte alternative. I gruppi e i sacerdoti indipendenti che riconoscono Antipapa Francesco (ad esempio, i sacerdoti della FSSPX e gruppi simili) stanno diventando sempre più scismatici a causa di un'adesione ostinata e prolungata a false posizioni. E la maggior parte dei sacerdoti sedevacantisti (che affermano di rifiutare antipapa Francesco e la setta del Vaticano II) sostengono che le anime possono essere salvate nelle false religioni e condannano l'insegnamento dogmatico della Chiesa sulla necessità del Battesimo per la salvezza dipingendolo come "mortalmente peccaminoso". Sono eretici orribili e imponenti che non devono essere avvicinati per nessun sacramento. Ciò lascia un cattolico in una situazione con quasi nessuna possibilità di ricevere la Comunione. (*Un imponente eretico, a proposito, è un sacerdote che richiede a qualcuno di aderire alle sue false posizioni, o sostiene che la vera posizione su un argomento è mortalmente peccaminosa o eretica. Per più informazioni a proposito si veda sotto).
Spesso e comprensibilmente ci viene posta l'importante domanda su dove le persone possono ricevere i sacramenti in questo periodo della Grande Apostasia. Come abbiamo sottolineato per anni, è una situazione fluida. La risposta dipende da ciò che dicono e fanno i sacerdoti; quali posizioni prendono; come diventano notori certi sacerdoti; eventi che si verificano nella setta del Vaticano II; ecc. La situazione negli anni '80 non era necessariamente la stessa degli anni '70, e la situazione negli anni 2000 non era necessariamente la stessa degli anni '90. Alla luce dell'attuale "situazione ecclesiastica" (cioè la situazione generale con i sacerdoti che pretendono di essere cattolici ai nostri giorni), degli eventi recenti e di quanto chiare dovrebbero essere le vere posizioni per le persone in questa fase, di seguito sono riportati i punti in elenco con i nostri consigli su dove si possono o meno ricevere i sacramenti in questo momento.
Il lettore noterà che uno degli aggiornamenti più importanti è codesto: IN QUESTO MOMENTO, NELL'ANNO 2014, ALMENO IN QUESTO PAESE AMERICANO, NON SIAMO CONSAPEVOLI DI ALCUNA CHIESA IN CUI UN CATTOLICO DOVREBBE PARTECIPARE SABATO O DOMENICA PER RICEVERE LA SANTA COMUNIONE. LE PERSONE DOVREBBERO RESTARE A CASA LA DOMENICA E PREGARE LE 15 DECADI DEL ROSARIO. QUESTO È PERCHÉ ESSENZIALMENTE TUTTI I SACERDOTI SONO ERETICI NOTORI E IN QUESTI GIORNI FANNO SERMONI O PARLANO APERTAMENTE DELLE LORO FALSE POSIZIONI. NON CREDIAMO CHE LE PERSONE DOVREBBERO RICEVERE IL SACRAMENTO DA COSTORO DURANTE UNA MESSA IN CUI TALI SACERDOTI FANNO UN SERMONE. TUTTAVIA, CI SONO ANCORA OPZIONI PER RICEVERE ALCUNI SACRAMENTI (IN PARTICOLARE LA CONFESSIONE), COME SPIEGATO DI SEGUITO.
• Ovviamente è fondamentale che le persone siano sicure di essere state validamente battezzate. Se c'è qualche dubbio su come è stato eseguito un battesimo (o perché è stato fatto in una setta protestante o discutibilmente nel Novus Ordo), un battesimo condizionale dovrebbe essere eseguito seguendo i passaggi nel fascicolo presente nel nostro sito: I passaggi per convertirsi alla Fede Cattolica tradizionale e per coloro che lasciano la nuova messa - battesimo e battesimo condizionato - la professione di fede per convertiti del Concilio di Trento. Generalmente raccomandiamo un battesimo condizionale per coloro che escono dal Novus Ordo o si convertono dal protestantesimo. Chiunque lo faccia correttamente potrebbe eseguirlo, come spiega il suddetto fascicolo "Tappe di conversione".
• Prima di fare una confessione o di ricevere un sacramento, si deve arrivare al punto in cui si crede a tutti i dogmi cattolici, ci si impegna a non partecipare mai più alla nuova messa, si rifiutano gli antipapi del Vaticano II e la setta del Vaticano II, si crede che fuori dalla Chiesa non vi sia assolutamente alcuna salvezza (nessun "battesimo di desiderio", nessuna salvezza per coloro "invincibilmente ignoranti" della fede cattolica), si rifiuta la "pianificazione naturale della famiglia", non si sostiene più nessun prete eretico, ecc.
LINEE GUIDA SEMPLIFICATE PER RICEVERE I SACRAMENTI NELLA SITUAZIONE ATTUALE
• Non partecipare mai alla nuova "messa" per nessun motivo, ovviamente. Non è valido e non cattolico. Deve sempre essere evitato sotto pena di grave peccato.
• Non si deve sostenere finanziariamente, in alcun modo, alcun sacerdote o gruppo che detenga false posizioni. Non siamo a conoscenza di sacerdoti, gruppi o comunità religiose nel mondo (oltre al nostro monastero) che ricoprono le posizioni corrette in modo pubblico, chiaro e senza compromessi.
• Non andare in nessuna chiesa in questo paese ("tradizionale" o altro) per le messe della Domenica o del sabato, poiché praticamente tutti i sacerdoti sono eretici e gli eretici fanno prediche o discorsi in quei giorni. La Domenica la gente dovrebbe restare a casa e pregare 15 decadi del Rosario. (Questo generalmente si applica anche ad altri paesi.)
• Coerentemente con quanto sopra: non andare alle messe della Domenica o del sabato della Fraternità San Pio X. Non andare alle "messe" della FSSP o gruppi simili. (Anche quei gruppi non possono essere considerati avere preti validi, poiché utilizzano "vescovi" consacrati nel dubbio nuovo rito di "consacrazione episcopale".) Non andate a nessuna Messa di indulto o messa in latino offerta nella "diocesi". Non andare alle liturgie della Domenica o del sabato dei sacerdoti di rito orientale. Non andare alle messe della Domenica o del sabato dei sacerdoti del CMRI o di sacerdoti e gruppi simili che sostengono l'eresia sul dogma della salvezza, poiché quegli eretici spesso pronunciano sermoni in quei giorni. I sacerdoti sedevacantisti che condannano la vera posizione sul battesimo in acqua (cioè la negazione del "battesimo del desiderio") come eretici o mortalmente peccaminosi - e questo includerebbe la maggior parte dei sacerdoti sedevacantisti ai nostri giorni - stanno imponendo eresia. Non sono un'opzione per nessun sacramento di sorta. Dovrebbero essere completamente evitati.
• Se un prete è un eretico, ma non è imponente - e questo potrebbe applicarsi a un piccolo numero di preti indipendenti o sedevacantisti - è possibile che possa ancora essere un'opzione per la Comunione se è un po' vicino alle nostre posizioni sulla Contro-Chiesa. Tuttavia, non si dovrebbe ricevere la Comunione da lui durante la Messa della Domenica o del sabato, perché durante quella Messa potrebbe fare un sermone o un discorso. Se soddisfa i criteri per ricevere la Comunione (e questo sarebbe raro), si dovrebbe ricevere solo la Comunione da lui in un altro giorno della settimana. Se dà la Comunione solo la Domenica, allora si dovrebbe semplicemente andare senza Comunione. Come affermato sopra, un imponente eretico è un sacerdote che richiede a qualcuno di aderire alle sue false posizioni, o sostiene che la vera posizione su un argomento è mortalmente peccaminosa o eretica. Nel raro caso appena descritto, in cui un sacerdote potrebbe soddisfare i criteri per essere un'opzione per la Comunione (ma solo in un giorno in cui non fa una predica), per scoprire se è un imponente eretico, puoi chiamarlo e dirgli quali sono le tue posizioni - ad esempio, che sei un sedevacantista e rifiuti il "battesimo del desiderio" - e guardare come reagisce. Questo tipo di discussione sarebbe necessario quando si considera un sacerdote (nella rara situazione appena descritta) per la Comunione. Tuttavia, quando ci si va a confessare solamente da un sacerdote Novus Ordo validamente ordinato o a un sacerdote di rito orientale, tale discussione sulle questioni (per scoprire se il sacerdote è imponente) non sarebbe necessaria prima di fare la confessione (a meno che le questioni dovessero sorgere), come spiegato di seguito.
• Non ricevere la Comunione da (né essere presente alla Messa di) alcun sacerdote che accetti l'antipapa Giovanni Paolo II come "santo". Ciò significa essenzialmente che quasi tutti i sacerdoti che accettano Antipapa Francesco non dovrebbero essere avvicinati per la Comunione. È possibile che ci possano essere eccezioni molto rare a questo principio (ad esempio, preti indipendenti non imponenti che rifiutano gran parte della Contro-Chiesa e la "canonizzazione" di Giovanni Paolo II, ma accettano ancora assurdamente Antipapa Francesco); tuttavia, anche in quei casi, non si dovrebbe ricevere da loro la Comunione durante le messe della Domenica o del sabato. Allo stesso modo, con un sacerdote indipendente o di rito orientale che non accetta Giovanni Paolo II come un "santo", per essere avvicinato alla Comunione dovrebbe anche rifiutare il falso ecumenismo e ritenere che gli scismatici orientali dovrebbero essere convertiti alla Fede Cattolica. (Non avrebbe dovuto mantenere la posizione corretta sul battesimo in acqua e sul dogma della salvezza, poiché molti sacerdoti prima del Vaticano II erano eretici su questo punto. Ma non poteva imporre la sua falsa posizione ai veri cattolici o considerare la vera posizione eretica o mortalmente peccaminosa.)
• Ci sono ancora più opzioni per la confessione, ed è fondamentale che le persone che hanno peccati mortali che devono essere confessati trovino un sacerdote dal quale possono ricevere l'assoluzione. Le opzioni per la confessione includono: un vecchio sacerdote del Novus Ordo ordinato prima del 1968, che dice: "Ti assolvo dai tuoi peccati, nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo"; un sacerdote ordinato nel rito orientale; un prete “tradizionale” indipendente non imponente; eccetera. Durante la ricezione della Sacra Penitenza per mezzo di un sacerdote validamente ordinato, de Fide, sarebbe sufficiente la contrizione imperfetta, l'attrizione, per i propri peccati, ispirata dal timore per Dio (Concilio di Trento).
• Il nuovo rito di "ordinazione" non è valido. Fu istituito dalla setta del Vaticano II il 18 giugno 1968. Quasi tutti i diocesani (cioè sacerdoti di rito non indipendenti e non orientali) ordinati da quel momento furono ordinati in esso. Poiché i "sacerdoti" ordinati nel Nuovo Rito di Ordinazione non sono validi, tutti i peccati mortali confessati a tali "sacerdoti" devono essere nuovamente confessati a un sacerdote valido, una volta che una persona è preparata per la confessione.
• Per indagare sulle potenziali opzioni per la confessione, le persone possono anche cercare nei loro elenchi telefonici elenchi di "chiesa cattolica" o "chiesa cattolica orientale" o "chiesa cattolica bizantina" (non "ortodossa") nelle città o nei paesi della loro area. Cercare quelle chiese e chiamarle potrebbe aiutare nella ricerca di sacerdoti validamente ordinati (ordinati nel rito orientale o prima del 1968) a cui potersi confessare. Nota: quando ci si va a confessare solo da un vecchio sacerdote del Novus Ordo (ordinato nel rito tradizionale) o da un sacerdote di rito orientale, non è necessario entrare nei dettagli della propria posizione o discutere le varie questioni teologiche (per scoprire se impone) prima di fare la confessione (a meno che non dovessero insorgere problemi). Ad un certo punto, tuttavia, si dovrebbe inviargli o fornirgli le informazioni del nostro sito Web o materiale (ad esempio, un DVD) che copre le vere posizioni che le persone devono assumere e cosa è successo.
• Ovviamente non c'è alcun obbligo di partecipare alla Messa domenicale quando non c'è un'opzione completamente cattolica nella propria area. Pertanto, ai nostri giorni non c'è alcun obbligo di partecipare alla Messa domenicale perché in fondo tutti i sacerdoti sono eretici.
• Le persone dovrebbero pregare le quindici decadi del Santo Rosario ogni giorno.
• Incoraggiamo anche i veri cattolici che sono presumibilmente in stato di grazia a fare Comunioni spirituali.
• Sebbene queste linee guida dovrebbero rispondere alla maggior parte delle domande su questo argomento, le persone che hanno ulteriori domande possono chiamarci al 585-567-4433 e qualcuno potrà aiutare.
CONSIDERAZIONI TEOLOGICHE
Quindi, per dirla semplicemente: ci sono più opzioni per la Confessione (anche se stanno diventando anche più difficili da trovare), ma pochissime opzioni per ricevere la Santa Comunione. Le persone dovrebbero rimanere a casa la Domenica e pregare le 15 decadi del Rosario. Se le persone mantengono e praticano la vera fede cattolica senza compromessi, lavorano per diffonderla, adempiendo al loro stato di vita, ecc., e hanno confessato con successo tutti i peccati gravi (se ce ne sono stati) commessi nella loro vita dopo il battesimo a un validamente ordinato sacerdote, possono sentirsi sicuri di essere in stato di grazia, anche se forse non hanno un posto dove ricevere la Comunione.
Il motivo per cui c'è più libertà nell'avvicinarsi a qualcuno per la confessione che per la comunione è duplice: 1) fare una confessione e ricevere l'assoluzione non implica presentarsi alla Messa o alla liturgia dell'eretico; e 2) per la maggior parte delle persone (e ovviamente per coloro che possono avere gravi peccati da confessare), c'è una maggiore necessità di ricevere l'assoluzione. Quindi, un sacerdote che non è un'opzione per la comunione potrebbe ancora essere un'opzione per la confessione, se è validamente ordinato, usa la forma corretta e non ti impone le sue false opinioni.
A proposito, ciò che gli scismatici radicali e gli scismatici "senza giurisdizione" non capiscono di Dio e di questa problematica è che la questione di dove sia lecito ricevere sacramenti in questa crisi e grave apostasia senza precedenti non è governata da decreti dogmatici. Non è una questione dogmatica. È piuttosto una questione che implica prendere decisioni e giudizi prudenziali sulla situazione attuale, e applicare i principi cattolici a questa crisi. Inoltre, quando si tratta di questioni di diritto ecclesiastico e di come agire in una crisi, è importante comprendere e tenere presente il principio che “la necessità rende lecito ciò che è illecito” (purché la fede non venga negata). È per questo che le persone potevano ricevere sacramenti da sacerdoti a cui normalmente non si avvicinerebbero se avessero altre opzioni. Tuttavia, a questo punto la setta del Vaticano II è così notoria, i sacerdoti indipendenti sono così scismatici, e i sacerdoti sedevacantisti (per la maggior parte) sono così apertamente eretici sulla questione della salvezza, che crediamo che le linee guida di cui sopra (con molte meno opzioni per la Comunione) sono quelle corrette.
RIMANERE A CASA LA DOMENICA NON DEVE DIMINUIRE IL PROPRIO ZELO O LA PROPRIA PRATICA DELLA FEDE
Il fatto che (almeno in questo paese dell'America, e in generale in altri paesi) le persone dovrebbero rimanere a casa la Domenica non dovrebbe in alcun modo diminuire il loro zelo per la pratica della fede cattolica. Non deve diminuire l'entusiasmo delle persone per la preghiera, vivere ogni giorno la vita di grazia, salvare la propria anima e quella degli altri, evangelizzare, diffondere la fede, crescere nel rapporto con Dio, ecc. Al contrario, un riconoscimento di dove siamo nella storia dovrebbe spronare le persone a una ricerca più aggressiva della perfezione spirituale, così come il desiderio di praticare e diffondere la fede in modo che quante più anime possibile possano essere salvate nel breve tempo rimasto. Inoltre, mentre Dio permette che l'oscurità del mondo sia sempre più grande, lo contrasta rendendo disponibili grazie ancora più potenti per coloro che praticano e vivono la fede senza compromessi, e approfittano del potere extra dato ai nostri giorni al Rosario, all'Ave Maria, ecc.
Le persone che pensano che la Fede Cattolica cessi di essere praticata quando non c'è un posto dove partecipare alla messa o ricevere i sacramenti la Domenica non sono cattoliche o hanno una comprensione inadeguata della Fede. La Fede Cattolica è vissuta giorno dopo giorno. In effetti, la ragione per cui così tante persone hanno seguito gruppi eretici alla loro perdizione è che tutta la loro "fede" e "relazione con Dio" è definita da dove vanno la Domenica. Sono puramente "cattolici della Domenica", il che significa che non sono affatto veri cattolici.

Il nuovo rito di "ordinazione"
Michele Davies: "… ogni preghiera nel rito tradizionale [di Ordinazione] dichiarante specificatamente il ruolo essenziale di un sacerdote come uomo ordinato di modo da offrire il sacrificio propiziatorio per i vivi ed i morti è stata rimossa [dal nuovo rito di Antipapa Paolo VI]. Nella più parte dei casi queste erano le precise orazioni rimosse dai riformatori Protestanti o se non precisamente le stesse vi sono dei chiari parallelismi." [1]
Oltre ad avere orchestrato delle omissioni invalidanti alla nuova "messa" il Diavolo sapeva che egli avrebbe dovuto attaccare il rito di Ordinazione talché anche i "preti" della nuova "Chiesa Cattolica" fossero invalidi.
Il nuovo rito dei "Sacri Ordini, vescovi, sacerdoti e diaconi", fu approvato ed imposto da Antipapa Paolo VI il 18/06/1968. Le seguenti informazioni sono cruciali per la conoscenza di tutti i Cattolici, giacché esse concernono la validità di essenzialmente qualsiasi "prete" ordinato al di dentro di una struttura diocesana dal 1968 circa in poi; di conseguenza, esse concernono la validità di innumerevoli "confessioni", di "Sante Messe" indulto e così via.
Il 30/11/1947 Papa Pio XII emise una costituzione Apostolica appellata Sacramentum Ordinis. In tale costituzione Papa Pio XII dichiara, in virtù della sua suprema autorità Apostolica, le parole necessarie per una valida Ordinazione al sacerdozio.
Forma tradizionale per l'Ordinazione sacerdotale
Papa Pio XII, Sacramentum Ordinis, 30/11/1947: "Ma circa la materia e la forma nel conferimento di ogni Ordine, mediante la Nostra stessa suprema autorità Apostolica, Noi decretiamo e stabiliamo quanto segue: … Nell'Ordinazione dei sacerdoti la materia è la prima imposizione delle mani del vescovo, fatta in silenzio… Ma la forma [dell'Ordinazione] consiste nelle parole della prefazione delle quali le seguenti sono essenziali e sì requisite per la validità: 'Concedi, noi Ti imploriamo, Padre onnipotente, a questi Tuoi servitori, la dignità del sacerdozio (presbyterii dignitatem); rinnova lo spirito della santità dentro di loro, onde essi ottengano da Te, o Dio, l'ufficio del secondo rango nel Tuo servizio e mediante l'esempio della loro condotta si permettano una moda di vita santa.'." [2]
La nuova forma per la "ordinazione" dei "preti"
Ecco la nuova forma del nuovo rito di "ordinazione" dei "preti".
Forma del nuovo rito di "ordinazione" dei "preti": "Concedi, noi Ti imploriamo, Padre onnipotente, a questi Tuoi servitori, la dignità del sacerdozio; rinnova dentro di loro lo spirito della sanità. Possano essi ottenere da Te l'ufficio del secondo rango nel Tuo servizio e mediante l'esempio della loro condotta permettanosi una moda di vita santa." [3]
La differenza tra le 2 forme giace nel fatto donde la parole Latina ut, significante onde, è stata omessa nel nuovo rito di "ordinazione". Ciò potrebbe apparire insignificante, tuttavia, in Sacramentum Ordinis Papa Pio XII dichiara che tale parola è essenziale per la validità. Inoltre, l'omissione di onde causa un rilassamento della nomina del dell'effetto Sacramentale, conferente l'ufficio del secondo rango. In altre parole, rimuovere onde presuppone un'Ordinazione di già avvenuta, tuttavia non accadente causa parole non pronunciate.
Giacché il nuovo rito gabellasi essere il rito Romano la rimozione di ut, onde, rende la validità del nuovo rito opinabile. Tuttavia, vi è un problema assai più grande dimostrante che il nuovo rito di "ordinazione" non è valido.
Il problema più grande con il nuovo rito di "ordinazione" non è la forma ma le rimosse circostanti cerimonie
Il cambiamento della forma essenziale non è il solo problema con il nuovo rito di "ordinazione" promulgato da Antipapa Paolo VI. I seguenti punti sono altrettanto significativi perciocché il Sacramento dell'Ordine, benché istituito da nostro Signore Gesù Cristo, non fu da Lui istituito con una forma Sacramentale specifica - a differenza dei Sacramenti del Santo Battesimo e della Santa Eucaristia, istituti da nostro Signore Gesù Cristo con una forma Sacramentale specifica -, talché la forma delle parole dell'Ordinazione acquisisse significato e significanza dai circostanti riti e dalle circostanti cerimonie.
Nella sua famosa bolla Papale Apostolicae curae del 13/09/1896 Papa Leone XIII dichiara solennemente che le "Ordinazioni" Anglicane sono invalide. Ciò significa che la setta Anglicana non detiene dei validi sacerdoti o vescovi.
Papa Leone XIII, Apostolicae curae, 13/09/1896: "… per Nostra propria mozione e certa conoscenza Noi pronunciamo e dichiariamo che le ordinazioni svolte secondo il rito Anglicano sono state e sono assolutamente nulle e completamente vuote." [4]
Nel operare tale solenne pronunciamento deve essere compreso che Papa Leone XIII non rendeva le "ordinazioni" Anglicane invalide, egli bensì dichiarava che esse erano invalide in virtù dei difetti del rito. Tuttavia, quali erano quei difetti o problemi scorti da Papa Leone XIII nel rito Anglicano contribuenti alla sua invalidità?
Papa Leone XIII, Apostolicae curae, 13/09/1896: "Allorquando alcuno avrebbe giustamente e seriamente fatto uso della dovuta forma e materia requisite per effettuare o conferire il Sacramento egli sarebbe reputato, per quel fatto stesso, fare ciò che fa la Chiesa. Su questo principio riposa la dottrina per la quale un Sacramento è veramente conferito dal ministero di un eretico o di un non-battezzato, a patto che il rito Cattolico sia impiegato. Dall'altra parte, se il rito venisse cambiato, con l'intenzione manifesta di introdurre un altro rito non approvato dalla Chiesa e di rigettare ciò che fa la Chiesa e ciò che per istituzione del Cristo appartiene alla natura del Sacramento, allora risulterebbe chiaro che non solamente sarebbe l'intenzione mancante nel Sacramento bensì che l'intenzione sarebbe avversa e distruttiva per il Sacramento." [5]
Mirasi Papa Leone XIII insegnare la realtà donde ove un ministro utilizzasse il rito Cattolico nel conferimento del Sacramento del Sacro Ordine, assieme alla corretta forma e materia, egli sarebbe reputato, per tale medesima ragione, avere inteso fare ciò che fa la Chiesa Cattolica - intendere fare ciò che fa la Chiesa Cattolica è necessario per la validità di qualunque Sacramento. Simultaneamente, egli comunica che ove il rito venisse variato con l'intenzione manifesta di introdurre un nuovo rito non approvato dalla Chiesa Cattolica e di rigettare ciò che fa la Chiesa Cattolica allora l'intenzione non sarebbe solamente insufficiente bensì distruttiva per il Sacramento.
Quali furono le cose che Papa Leone XIII descrisse come mostranti l'intenzione distruttiva del rito Anglicano di "ordinazione"?
Papa Leone XIII, Apostolicae curae, 13/09/1896: "Poiché, nell'appartare altre ragioni mostranti come ciò sia ed è insufficiente per lo scopo del rito Anglicano, che questo argomento basti per tutti: da loro è stato deliberatamente rimosso qualunque aspetto avanzi la dignità e l'ufficio del sacerdozio nel rito Cattolico. Quella forma, di conseguenza, non può essere considerata atta o sufficiente per il Sacramento omettente ciò che deve essenzialmente significare." [6]
Papa Leone XIII, Apostolicae curae, 13/09/1896: "Così accade che, mentre il Sacramento dell'Ordine ed il vero sacerdozio del Cristo furono completamente eliminati dal rito Anglicano, non essendo dunque il sacerdozio affatto conferito veramente e validamente nella consacrazione episcopale dello stesso rito, per simile ragione, quindi, l'Episcopato non può essere affatto conferito veramente e validamente da esso e ciò ancora di più perocché fra i primi doveri dell'Episcopato vi è quello di ordinare i ministri per la Santa Eucaristia ed il sacrificio." [7]
Papa Leone XIII, Apostolicae curae, 13/09/1896: "Essendo pienamente cosciente della necessaria connessione tra la Fede e l'adorazione, tra la legge del credere e la legge dell'orare, sotto un pretesto di ritornare alla forma primitiva, essi corrompono l'ordine liturgico in molti modi onde calzare gli errori dei riformatori. Per questa ragione in tutto l'ordinale non solamente vi è nessuna menzione del sacrificio, della consacrazione, del sacerdozio, bensì, come abbiamo Noi appena affermato, ogni traccia di queste cose, essenti state in tali preghiere del rito Cattolico in quanto non interamente rigettate, fu deliberatamente rimossa ed estratta. In questo modo il carattere nativo - o lo spirito, come esso viene chiamato - dell'ordinale manifestasi chiaramente. Laonde, se viziato nel suo origine esso sarebbe stato insufficiente per conferire gli Ordini, sarebbe impossibile che nel corso del tempo esso sia divenuto sufficiente, giacché nessun cambiamento avrebbe preso luogo." [8]
Egregio lettore, tale cose descritte disopra da Papa Leone XIII come la caduta del rito Anglicano di "ordinazione" - la rimozione sistematica di ogni referenza al sacrificio della Santa Messa, alla consacrazione ed al vero sacerdozio sacrificante - sono esattamente le cose accadute nel nuovo rito di "ordinazione" promulgato da Antipapa Paolo VI. Nel suo libro L'ordine di Melchisedecco [The order of Melchisedech], nonostante le sue false conclusioni circa ciò ed altre questioni, Michele Davies è costretto ad ammettere i seguenti stupefacenti fatti. |
Michele Davies: "Come reso chiaro dalla sezione precedente, ogni preghiera nel rito tradizionale [di Ordinazione] dichiarante specificatamente il ruolo essenziale di un sacerdote come uomo ordinato di modo da offrire il sacrificio propiziatorio per i vivi ed i morti è stata rimossa [dal nuovo rito di Antipapa Paolo VI]. Nella più parte dei casi queste erano le precise orazioni rimosse dai riformatori Protestanti o se non precisamente le stesse vi sono dei chiari parallelismi." [9]
Michele Davies: "… non vi è una preghiera obbligatoria nel nuovo rito di Ordinazione stesso rendente chiaro il fatto donde l'essenza del sacerdozio Cattolico è il conferimento dei poteri di offrire il sacrificio della Messa e di assolvere gli uomini dai loro peccati e per cui il Sacramento impartisce un carattere differenziante un sacerdote non semplicemente in grado bensì in essenza da un laico… Non vi è una parola in esso incompatibile con la credenza Protestante." [10]
Ecco alcune delle orazioni e delle cerimonie specifiche avanzanti la vera natura del sacerdozio nel rito tradizionale essenti state specificatamente omesse dal nuovo rito di "ordinazione" di Antipapa Paolo VI. Le seguenti informazioni sono trovabili nel libro L'ordine di Melchisedecco [The order of Melchisedech], di Michele Davies, a pagina 79 ed oltre.
Nel rito tradizionale di Ordinazione il vescovo si indirizza agli ordinali affermando quanto segue.
Indirizzo vescovile agli ordinali nel rito tradizionale di Ordinazione:
"Poiché è il dovere di un sacerdote offrire il sacrificio, benedire, guidare, predicare e battezzare.".
Tale ammonizione è stata omessa.
Dopodiché, nel rito tradizionale di Ordinazione, segue la Litania dei santi. Essa è stata troncata nel nuovo rito di "ordinazione". Il nuovo rito di "ordinazione" abolisce la seguente asserzione non-ecumenica.
Asserzione non-ecumenica tradizionale rimossa dal nuovo rito di "ordinazione": "Che Tu richiami tutti coloro allontanatisi dall'unità della Chiesa e che Tu guidi tutti i credenti alla luce del Vangelo.".
Dipoi, nel rito tradizionale di Ordinazione, appresso il pronunciamento della forma essenziale, alterata nel nuovo rito di "ordinazione" come su esposto, il vescovo recita un'altra orazione, includente quanto segue.
Ulteriore orazione vescovile nel rito tradizionale di Ordinazione: "Loro sia il compito di cambiare con la benedizione incorrotta, per il servizio della Tua gente, il pane ed il vino in corpo e sangue del Tuo Figlio.".
Tale orazione è stata omessa.
Nel rito tradizionale di Ordinazione il vescovo intona, poi, il Veni Creator Spiritus. Nell'ungere ciascun candidato egli afferma ciò che segue.
Affermazione durante l'unzione del candidato sacerdote nel rito tradizionale d'Ordinazione: "Tu sia contento, Signore, di consacrare e santificare queste mani mediante questa unzione e la nostra benedizione. Che qualunque cosa essi benedicano sia benedetta e che qualunque cosa essi consacrino sia consacrata e santificata nel nome di nostro Signore Gesù Cristo.".
Tale orazione è stata omessa. Tale preghiera era così significativa che essa fu anche menzionata da Papa Pio XII in Mediator Dei, numero 43.
Papa Pio XII, Mediator Dei (43), 20/11/1947: "… solamente essi [i sacerdoti] sono stati marcati con l'indelebile segno conformanteli a Cristo il Sacerdote e che solamente le loro mani sono state consacrate, 'dimodoché qualunque cosa essi benedicano sia benedetta, qualunque cosa essi consacrino divenga sacra e santa, nel nome di nostro Signore Gesù Cristo.'" [11]
Notisi che Papa Pio XII, nel discutere del come i sacerdoti sono stato marcati nell'Ordinazione, fece referenza a tale molto importante preghiera, specificatamente abolita dal nuovo rito di "ordinazione" di Antipapa Paolo VI nel 1968.
Poco dopo tale preghiera nel rito tradizionale di Ordinazione il vescovo annuncia ad ogni ordinando ciò che segue.
Annuncio del vescovo all'ordinando nel rito tradizionale di Ordinazione: "Ricevi il potere di offrire il sacrificio a Dio e di celebrare la Santa Messa, sia per i vivi che per i morti, nel nome del Signore.".
Tale eccezionalmente importante orazione è stata omessa nel nuovo rito di "ordinazione".
Nel rito tradizionale di Ordinazione i nuovi sacerdoti concelebrano, dipoi, la Santa Messa assieme al vescovo. Alla fine, ciascun sacerdote si inginocchia dinnanzi al vescovo, il quale pone le mani sul capo di ognuno pronunciando quanto segue.
Pronunciamento del vescovo al nuovo sacerdote nell'imporre le mani sul capo nel rito tradizionale di Ordinazione: "Ricevi lo Spirito Santo. I peccati di coloro che avrai perdonato a coloro saranno perdonati ed i peccati di coloro che avrai ritenuto a coloro saranno ritenuti.".
Tale cerimonia e tale orazione sono state omesse.
Nel rito tradizionale di Ordinazione: "… i nuovi sacerdoti promettono, poi, obbedienza al loro vescovo, il quale li incarica di rammentare che offrire la Santa Messa non avviene senza rischi e che essi dovrebbero apprendere tutto il necessario dai sacerdoti diligenti prima di intraprendere una responsabilità così tremenda."
Tale ammonizione è stata omessa.
Finalmente, avanti il completamento della Santa Messa il vescovo impartisce una benedizione.
Benedizione del vescovo nel rito tradizionale di Ordinazione: "La benedizione di Dio onnipotente, il Padre, il Figliolo e lo Spirito Santo, discenda su di voi e benedicavi nell'Ordine sacerdotale, abilitandovi ad offrire sacrifici propiziatori per i peccati della gente a Dio onnipotente.".
Tale benedizione è stata omessa.
La conclusione è tale per cui è totalmente ovvio, in luce di tali fatti, che nel nuovo rito di "ordinazione" vi è nessuna intenzione di ordinare un sacerdote sacrificante. Ogni singola obbligatoria referenza al vero sacerdozio sacrificante è stata deliberatamente omessa, proprio come nel rito Anglicano di "ordinazione", il quale fu dichiarato invalido per tale stessa ragione da Papa Leone XIII.
Sicché, le seguenti parole dichiarate da Papa Leone XIII applicanosi direttamente al nuovo rito di "ordinazione" di Antipapa Paolo VI.
Papa Leone XIII, Apostolicae curae, 13/09/1896: "Per questa ragione in tutto l'ordinale non solamente vi è nessuna menzione del sacrificio, della consacrazione, del sacerdozio, bensì, come abbiamo Noi appena affermato, ogni traccia di queste cose, essenti state in tali preghiere del rito Cattolico in quanto non interamente rigettate, fu deliberatamente rimossa ed estratta. In questo modo il carattere nativo - o lo spirito, come esso viene chiamato - dell'ordinale manifestasi chiaramente." [12]
Il nuovo rito di "ordinazione" calza tale descrizione precisamente. Potrebbe alcuno ciò negare? No; farlo causerebbe recare falsa testimonianza. Il nuovo rito di "ordinazione" ha specificatamente eliminato il sacerdozio sacrificante. L'intenzione da esso manifestata è, quindi, contraria a quella della Chiesa Cattolica, non potendo bastare per la validità.
Papa Leone XIII, Apostolicae curae, 13/09/1896: "Poiché, nell'appartare altre ragioni mostranti come ciò sia ed è insufficiente per lo scopo del rito Anglicano, che questo argomento basti per tutti: da loro è stato deliberatamente rimosso qualunque aspetto avanzi la dignità e l'ufficio del sacerdozio nel rito Cattolico. Quella forma, di conseguenza, non può essere considerata atta o sufficiente per il Sacramento omettente ciò che deve essenzialmente significare." [13]
Michele Davies dimostra che il nuovo rito di "ordinazione" è invalido
Nel suo libro L'ordine di Melchisedecco [The order of Melchisedech] Michele Davies, un uomo avente effettivamente difeso la validità del nuovo rito di "ordinazione", è costretto a pronunciare, dinnanzi all'innegabile evidenza, dichiarazioni su dichiarazioni dimostranti la realtà donde il nuovo rito di "ordinazione" deve essere considerato invalido, proprio come il rito Anglicano. Eccone alcune.
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Michele Davies, L'ordine di Melchisedecco [The order of Melchisedech], pagine 94-95: "Allorquando i cambiamenti [al rito di Ordinazione] vengono considerati integralmente appare impossibile credere che qualunque integrità Cattolica neghi il fatto per cui il parallelismo con la riforma di Cranmer [la 'riforma' Anglicana] è evidente ed allarmante. È assai ovvio che esistono delle forze potenti al di dentro della Chiesa Cattolica e delle varie denominazioni Protestanti determinate a raggiungere un ordinale comune a tutti i costi… I Protestanti del XVI secolo cambiarono i Pontificali tradizionali perciocché essi rigettavano la dottrina Cattolica del sacerdozio. L'arcivescovo Bugnini ed il suo consiglio cambiarono il Pontificale Romano in una maniera donde appare esservi poca o nessuna differenza tra la credenza Cattolica e quella Protestante, sicché minando Apostolicae curae [Papa Leone XIII]." [14]
San Tommaso di Aquino, Somma teologica, Parte 3, Domanda 60, Risposta 8: "… l'intenzione è essenziale per il Sacramento, come verrà spiegato disotto. Pertanto, ove egli intendesse, mediante tale addizione o soppressione, prestare un rito diverso da quello riconosciuto dalla Chiesa apparirebbe che il Sacramento possa essere invalido, perciocché egli apparirebbe non intendere fare ciò che fa la Chiesa."
È anche importante notare che Tommaso Cranmer, nel creare l'invalido rito Anglicano, omise il suddiaconato ed altri ordini minori, rimpiazzandoli con un ministero in 3 gradi: vescovi; sacerdoti e diaconi. Ciò è esattamente quello che Antipapa Paolo VI fece nel tentare di cambiare i riti Cattolici.
Il nuovo rito di "ordinazione" non menziona che i candidati al Sacro Ordine vengano elevati al sacerdozio - ciò fa anche l'invalido rito Anglicano. Il fatto è che Papa Leone XIII spiega in Apostolicae curae la verità per la quale ove un rito di Ordinazione implicasse l'esclusione del potere di offrire i sacrifici propiziatori, come fa il nuovo rito di "ordinazione", allora esso sarebbe necessariamente invalido, malgrado esprima o menzioni la parola prete.
La cosiddetta Congregazione per l'adorazione Divina e per la disciplina dei Sacramenti ammise la verità donde la teologia Cattolica del sacerdozio non è esplicita nel rito del 1968. [15]
Il fatto è che il nuovo rito di "ordinazione" di Antipapa Paolo VI è un rito interamente nuovo, rigettante ciò che fa la Chiesa Cattolica, rigettando ciò che per istituzione del Cristo appartiene alla natura del Sacramento, il sacerdozio sacrificante; è, quindi, chiaro che la necessaria intenzione manifestata da tale rito è insufficiente ed anche avversa al e distruttiva per il Sacramento dei Sacri Ordini, Papa Leone XIII. Tali fatti dimostrano la realtà donde il nuovo rito di "ordinazione" di Antipapa Paolo VI non può essere considerato valido, bensì invalido.
La conclusione significa la verità per cui qualunque "Santa Confessione" di gravi peccati operata presso dei "preti" ordinati nel nuovo rito di "ordinazione" deve essere rifatta presso di un sacerdote validamente ordinato, nel rito tradizionale di Ordinazione, da un vescovo consacrato nel rito tradizionale di Consacrazione Episcopale. Ove non si rimembrasse quali peccati siano stati confessati al "prete" del nuovo rito di "ordinazione" e quali siano stati perdonati dal sacerdote ordinato nel rito tradizionale di Ordinazione un Cattolico dovrebbe operare una Santa Confessione generale menzionante tutti i peccati gravi, vale a dire, mortali, qualora vi fossero, possibilmente confessati ad un "prete" ordinato nel rito di Antipapa Paolo VI, il nuovo rito di "ordinazione". |
Ovviamente, sotto pena di peccato mortale, giacché essenti dei sacerdoti non validi, nessun Cattolico potrebbe lecitamente avvicinarsi ai "preti" ordinati nel nuovo rito di "ordinazione" di Antipapa Paolo VI, poiché qualunque Sacramento - Santa Confessione, Santa Comunione e così via - richiederebbe un valido sacerdozio.
Come già menzionato, Papa Innocenzo XI, nel suo Decreto del Santo Uffizio, 04/03/1679, [16] condanna l'idea donde i Cattolici ricevano i probabili Sacramenti. In altre parole, quantunque si credesse che il nuovo rito di "ordinazione" sia probabilmente valido - chiaramente falso, giacché essente chiaramente invalido - si sarebbe comunque interdetti dal ricevere i Sacramenti da coloro "ordinati" in esso, sotto pena di peccato mortale. I Sacramenti possono essere ricevuti solamente allorquando la materia e la forma sono certamente valide.
Tali fatti significano che tutte le "Sante Messe" indulto celebrate da "preti" ordinati nel nuovo rito di "ordinazione" di Antipapa Paolo VI, rito del 1968, sono invalide ed infrequentabili.
La FSSPX [Fraternità sacerdotale di San Pio X] concede occasionalmente la partecipazione a uomini "ordinati" nel nuovo rito di "ordinazione", senza ordinarli condizionalmente tassativamente - almeno non ammettendolo in pubblico. Le "Sante Messe" offerte da tali "preti" sarebbero invalide.
Tali "preti ordinati" nel nuovo rito di "ordinazione" di Antipapa Paolo VI aperti alla verità devono essere ordinati realmente mediante il rito tradizionale di Ordinazione da un vescovo validamente consacrato. Ciò significa necessariamente ancora la verità per cui la nuova "messa", "novus ordo missae", considerando neanche i suoi problemi rendentila invalida, è certamente invalida ove celebrata da qualunque "prete" ordinato nel nuovo rito di "ordinazione".
Il nuovo rito di "consacrazione episcopale"
Antipapa Paolo VI tentò di cambiare anche il rito per la consacrazione vescovile. Ciò è molto significativo perciocché i gruppi come la Fraternità di San Pietro e l'Istituto di Cristo Re, gruppi indulto offrenti la tradizionale Santa Messa Latina, "ordinano" i loro uomini nel rito tradizionale di Ordinazione però svolgendo detta "ordinazione" mediante dei "vescovi" resi tali nel nuovo rito di "consacrazione episcopale".
Tale tematica è anche significativa perocché Antipapa Benedetto XVI, l'uomo essentesi spacciato Vescovo di Roma, fu "consacrato" in tale nuovo rito di "consacrazione episcopale" il 28/05/1977. [1] Non essendo un vescovo validamente consacrato egli non può essere stato il Vescovo di Roma.
In Sacramentum Ordinis, 30/11/1947, Papa Pio XII dichiara la forma essenziale per la consacrazione vescovile.
Forma tradizionale per la consacrazione vescovile
Papa Pio XII, Sacramentum Ordinis, 30/11/1947: "Ma circa la materia e la forma nel conferimento di ogni Ordine, mediante la Nostra stessa suprema autorità Apostolica, Noi decretiamo e stabiliamo quanto segue: … nell'Ordinazione o nella consacrazione episcopale… la forma consiste nelle parole della prefazione, delle quali le seguenti sono essenziali e sì requisite per la validità: 'Completa nel Tuo sacerdote la pienezza del Tuo ministero ed adornato nel vestigio di tutta la gloria santificalo con la rugiada dell'unzione Celeste.'." [2]
Con la sua menzione: "La pienezza del Tuo ministero… vestigio di tutta la gloria.", tale forma tradizionale significa inequivocabilmente il potere dell'episcopato, essente la pienezza del sacerdozio. La nuova forma di Antipapa Paolo VI nel rito del 1968 è resa disotto. Le 2 forme detengono solamente una cosa in comune: la sola parola "et", la congiunzione "e".
La nuova forma di Antipapa Paolo VI per la "consacrazione vescovile"
Nuova forma di "consacrazione vescovile" di Antipapa Paolo VI nel rito del 1968: "Or dunque, versa su di questo prescelto quel potere da Te proveniente, lo Spirito governante, Il Quale Tu desti al Tuo Figliolo amato, Gesù Cristo, lo Spirito donato da Lui ai santi Apostoli, i quali fondarono la Chiesa in ogni posto acciocché fosse il Tuo tempio per l'incessante gloria e lode del Tuo nome." [3]
Tale nuova forma di "consacrazione episcopale" non significa inequivocabilmente il potere dell'episcopato. La frase: "Spirito governante.", è utilizzata di modo da riferirsi a molte cose presenti nella Sacra Scrittura o nella Sacra Tradizione, ad esempio, Salmi 5:14, tuttavia, essa non significa inequivocabilmente i poteri dell'episcopato. Laonde, la nuova forma di "consacrazione episcopale" è di validità gravemente dubbiosa.
In aggiunta alla tentata devastante modifica alla forma essenziale molte altre cose sono state apparentemente cancellate. Difatti, non vi è un'affermazione non-ambigua circa l'inteso effetto Sacramentale della consacrazione episcopale in esso. Nel rito tradizionale di consacrazione episcopale il consacratore istruisce il candidato vescovo nei seguenti termini.
Istruzione al candidato vescovo nel rito tradizionale di consacrazione episcopale: "Un vescovo giudica, interpreta, consacra, ordina, offre, battezza e conferma.".
Tale istruzione è stata omessa.
Nel rito tradizionale di consacrazione episcopale viene domandato al candidato vescovo di confermare la sua Fede Cattolica in ogni articolo del Credo Apostolico.
Ciò è stato omesso.
Nel rito tradizionale di consacrazione episcopale viene domandato al candidato vescovo se egli anatemizzasse ogni eresia sorgente contro la Santa Chiesa Cattolica.
Ciò è stato omesso. La tentata cancellazione di tale prerequisito di anatema contro l'eresia è significativa, poiché tale è, invero, una delle funzioni di un vescovo.
Nel rito tradizionale di consacrazione episcopale, dopo la preghiera consacrante, le funzioni di un vescovo sono nuovamente specificate con le seguenti parole.
Funzioni vescovili specificate nel rito tradizionale di consacrazione episcopale: "Donagli, o Signore, la chiavi del Regno del Cielo… Qualunque cosa egli legherà in Terra lascia che essa sia legata parimenti in Cielo e qualunque cosa egli scioglierà in Terra lascia che essa sia sciolta parimenti in Cielo. I peccati di coloro i quali egli avrà ritenuto lascia che siano ritenuti e rimetti Tu i peccati di chiunque egli avrà rimesso… Concedigli, o Signore, una sedia episcopale… "
Tale intera preghiera è stata omessa nel nuovo rito di "consacrazione vescovile".
La conclusione è tale per cui il nuovo rito di "consacrazione episcopale" di Antipapa Paolo VI detiene una forma radicalmente differente da ciò che Papa Pio XII dichiarò essere necessaria per la validità. La nuova forma non significa inequivocabilmente i poteri dell'episcopato. Il nuovo rito di "consacrazione episcopale" non può essere considerato valido, giacché la materia o la forma dubbiosa è considerata invalida. |
Tutti i "preti ordinati da vescovi consacrati" in tale rito, anche se fosse stato usato il rito tradizionale di Ordinazione, come la più parte di quelli della Fraternità di San Pietro, dell'Istituto di Cristo Re e così via, non possono essere considerati validi sacerdoti. Le loro "Sante Messe" devono essere evitate.
Note di fine sezione 10:
[1] Michele Davies, L'ordine di Melchisedecco [The order of Melchisedech], 1993, Libri Cattolici Romani [Roman Catholic books], pagina 83.
[2] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 2301.
[3] Il catechismo oratorio [The oratory catechism], 2000, Divina Verità dell'oratorio [Oratory of Divine Truth], pagina 340; I riti della Chiesa Cattolica [The rites of the Catholic Church], Volume 2, 1991, Stamperia liturgica [The liturgical press], SUA, pagine 44-45.
[4] Le grandi lettere encicliche di Papa Leone XIII [The great encyclical letters of Pope Leo XIII], 1995, Libri Tan [Tan books], SUA, pagina 405; Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 1966.
[5] Le grandi lettere encicliche di Papa Leone XIII [The great encyclical letters of Pope Leo XIII], 1995, Libri Tan [Tan books], SUA, pagina 404.
[6] Le grandi lettere encicliche di Papa Leone XIII [The great encyclical letters of Pope Leo XIII], 1995, Libri Tan [Tan books], SUA, pagina 401.
[7] Le grandi lettere encicliche di Papa Leone XIII [The great encyclical letters of Pope Leo XIII], 1995, Libri Tan [Tan books], SUA, pagina 402.
[8] Le grandi lettere encicliche di Papa Leone XIII [The great encyclical letters of Pope Leo XIII], 1995, Libri Tan [Tan books], SUA, pagine 402-403.
[9] Michele Davies, L'ordine di Melchisedecco [The order of Melchisedech], 1993, Libri Cattolici Romani [Roman Catholic books], pagina 83.
[10] Michele Davies, L'ordine di Melchisedecco [The order of Melchisedech], 1993, Libri Cattolici Romani [Roman Catholic books], pagina 19.
[11] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 4, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA, pagina 127.
[12] Le grandi lettere encicliche di Papa Leone XIII [The great encyclical letters of Pope Leo XIII], 1995, Libri Tan [Tan books], SUA, pagine 402-403.
[13] Le grandi lettere encicliche di Papa Leone XIII [The great encyclical letters of Pope Leo XIII], 1995, Libri Tan [Tan books], SUA, pagina 401.
[14] Michele Davies, L'ordine di Melchisedecco [The order of Melchisedech], 1993, Libri Cattolici Romani [Roman Catholic books], pagine 94-95.
[15] Michele Davies, L'ordine di Melchisedecco [The order of Melchisedech], 1993, Libri Cattolici Romani [Roman Catholic books], pagina 22.
[16] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 1151.
Note di fine sezione 11:
[1] Biografia di Giuseppe Ratzinger, già Antipapa Benedetto XVI, Sito di rete del Vaticano: www.vatican.va.
[2] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 2301.
[3] I riti della Chiesa Cattolica [The rites of the Catholic Church], Volume 2, 1991, Stamperia liturgica [The liturgical press], SUA, pagine 73.


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