Racconti della Bibbia: Noè


Genesi 6:1-9:17

Corruzione del genere umano

6:1 Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla faccia della terra e nacquero loro delle figlie, 2 avvenne che i figli di DIO videro che le figlie degli uomini erano belle, e presero per loro mogli tutte quelle che essi scelsero. 3 E l'Eterno disse: «Lo Spirito mio non contenderà per sempre con l'uomo, perché nel suo traviamento egli non è che carne; i suoi giorni saranno quindi centovent'anni». 4 Vi erano dei giganti sulla terra a quei tempi, e anche dopo, quando i figli di DIO si accostarono alle figlie degli uomini e queste partorirono loro dei figli. Essi sono gli eroi che esistettero nei tempi antichi, sono gli uomini famosi di quei tempi. 5 Ora l'Eterno vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che tutti i disegni dei pensieri del loro cuore non erano altro che male in ogni tempo. 6 E l'Eterno si pentì di aver fatto l'uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo. 7 Così l'Eterno disse: «Io sterminerò dalla faccia della terra l'uomo che ho creato, dall'uomo al bestiame, ai rettili, agli uccelli del cielo, perché mi pento di averli fatti». 8 Ma Noè trovò grazia agli occhi dell'Eterno.

Annunzio del diluvio e i preparativi di Noè

9 Questa è la discendenza di Noè. Noè fu uomo giusto e irreprensibile tra i suoi contemporanei. Noè camminò con DIO. 10 E Noè generò tre figli: Sem, Cam e Jafet. 11 Or la terra era corrotta davanti a DIO, e la terra era ripiena di violenza. 12 Ora DIO guardò sulla terra ed ecco, era corrotta, perché ogni carne sulla terra aveva corrotto la sua condotta. 13 E DIO disse a Noè: «Ho deciso di por fine ad ogni carne, perché la terra a motivo degli uomini è piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme alla terra. 14 Fatti un'arca di legno di gofer; fa' l'arca a stanze, e spalmala di bitume di dentro e di fuori. 15 Or tu la farai in questo modo: la lunghezza dell'arca sarà di trecento cubiti, la larghezza di cinquanta cubiti e l'altezza di trenta cubiti. 16 Farai all'arca una finestra e la finirai con un cubito di copertura di sopra; di fianco all'arca metterai la porta, e la farai a tre piani, inferiore, medio e superiore. 17 Ed ecco, io stesso sto per far venire il diluvio delle acque sulla terra, per distruggere sotto i cieli ogni carne in cui è alito di vita; tutto quello che è sulla terra morirà. 18 Ma io stabilirò il mio patto con te e tu entrerai nell'arca: tu, i tuoi figli, la tua moglie e le mogli dei tuoi figli con te. 19 E di tutto ciò che vive di ogni carne fanne entrare nell'arca due di ogni specie, per conservarli in vita con te; e siano maschio e femmina. 20 Degli uccelli secondo la loro specie, del bestiame secondo la loro specie e di tutti i rettili della terra secondo la loro specie, due di ogni specie verranno a te, perché siano conservati in vita. 21 E prendi per te di ogni cibo che si mangia, radunalo e conservalo, perché serva di nutrimento a te e a loro». 22 E Noè fece così, fece esattamente tutto ciò che DIO gli aveva comandato.


Noè entra nell'arca

7:1 Allora l'Eterno disse a Noè: «Entra nell'arca tu con tutta la tua famiglia, perché ti ho visto giusto davanti a me, in questa generazione. 2 Di ogni specie di animali puri prendine sette coppie, maschio e femmina; e degli animali impuri una coppia, maschio e femmina; 3 anche degli uccelli del cielo prendine sette coppie, maschio e femmina, per conservarne in vita il seme sulla faccia di tutta la terra; 4 poiché fra sette giorni farò piovere sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti, e sterminerò dalla faccia della terra tutti gli esseri viventi che ho fatto». 5 E Noè fece esattamente tutto ciò che l'Eterno gli aveva comandato. 6 Noè aveva seicento anni quando venne sulla terra il diluvio delle acque. 7 Così Noè entrò nell'arca con i suoi figli, sua moglie e le mogli dei suoi figli, a motivo delle acque del diluvio. 8 Degli animali puri e degli animali impuri, degli uccelli e di tutto quello che striscia sulla terra, 9 vennero a due a due da Noè, nell'arca, maschio e femmina, come DIO aveva comandato a Noè.

Il diluvio sulla terra

10 Al termine dei sette giorni, avvenne che le acque del diluvio furono sopra la terra. 11 Nell'anno seicentesimo della vita di Noè nel secondo mese, nel diciassettesimo giorno del mese, in quel giorno, tutte le fonti del grande abisso scoppiarono e le cateratte del cielo si aprirono. 12 E piovve sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti. 13 In quello stesso giorno entrarono nell'arca Noè e i figli di Noè, Sem, Cam e Jafet, e la moglie di Noè e le tre mogli dei suoi figli con loro; 14 essi e tutte le fiere secondo la loro specie, e tutto il bestiame secondo la loro specie, e tutti i rettili che strisciano sulla terra secondo la loro specie, e tutti gli uccelli secondo la loro specie, tutti gli uccelli di ogni sorta. 15 Questi vennero da Noè, nell'arca, a due a due, di ogni carne in cui vi è alito di vita; 16 entrarono maschio e femmina di ogni carne, come DIO aveva comandato a Noè; poi l'Eterno li chiuse dentro. 17 E il diluvio venne sopra la terra per quaranta giorni; e le acque crebbero e sollevarono l'arca, che si alzò in alto sopra la terra. 18 Le acque ingrossarono e crebbero grandemente sopra la terra e l'arca galleggiava sulla superficie delle acque. 19 E le acque ingrossarono con grande forza sopra la terra; e tutte le alte montagne che erano sotto tutto il cielo furono coperte. 20 Le acque si alzarono quindici cubiti al di sopra di esse; e le montagne furono coperte. 21 Così perì ogni carne che si muoveva sulla terra: uccelli, bestiame, fiere, rettili di ogni sorta striscianti sulla terra e tutti gli uomini. 22 Tutto quello che era sulla terra asciutta ed aveva alito di vita nelle sue narici morì. 23 E tutti gli esseri viventi che erano sulla faccia della terra furono sterminati: dall'uomo fino al bestiame ai rettili e agli uccelli del cielo; essi furono sterminati dalla terra e non scampò che Noè con quelli che erano con lui nell'arca. 24 E le acque copersero la terra per centocinquanta giorni.


Le acque del diluvio si ritirano

8:1 Poi DIO si ricordò di Noè, di tutti gli esseri viventi e di tutto il bestiame che era con lui nell'arca; e DIO fece passare un vento sulla terra, e le acque si abbassarono. 2 Le fonti dell'abisso e le cateratte del cielo furono chiuse e la pioggia dal cielo cessò. 3 E le acque andarono del continuo ritirandosi dalla terra; e alla fine di centocinquanta giorni erano diminuite. 4 Nel settimo mese, il diciassettesimo giorno del mese, l'arca si fermò sulle montagne di Ararat. 5 E le acque andarono diminuendo fino al decimo mese. Nel decimo mese, il primo giorno del mese, apparvero le vette dei monti. 6 Così, in capo a quaranta giorni, avvenne che Noè aperse la finestra che aveva fatto nell'arca, 7 e mandò fuori il corvo, che continuò ad andare avanti e indietro, finché le acque furono asciugate sulla terra. 8 Poi mandò fuori la colomba, per vedere se le acque fossero diminuite sulla superficie della terra. 9 Ma la colomba non trovò dove posare la pianta del suo piede, e tornò a lui nell'arca, perché c'erano ancora acque sulla superficie di tutta la terra; ed egli stese la mano, la prese e la trasse a sé nell'arca. 10 Aspettò così altri sette giorni, poi mandò di nuovo la colomba fuori dell'arca. 11 E la colomba tornò a lui verso sera; ed ecco, essa aveva nel becco una foglia d'ulivo strappata di fresco; così Noè comprese che le acque si erano ritirate dalla terra. 12 Allora aspettò altri sette giorni, poi mandò fuori la colomba; ma essa non ritornò più da lui. 13 Nell'anno seicentouno di Noè, nel primo mese, nel primo giorno del mese, le acque si erano prosciugate sulla terra; e Noè scoperchiò l'arca, guardò, ed ecco che la superficie del suolo era asciutta. 14 Così nel secondo mese nel ventisettesimo giorno del mese, la terra era asciutta.

Noè esce dall'arca e adora Dio

15 Allora DIO parlò a Noè, dicendo: 16 «Esci dall'arca tu, tua moglie, i tuoi figli e le mogli dei tuoi figli con te. 17 Fa' uscire con te tutti gli animali che sono con te, di ogni carne: uccelli, bestiame e tutti i rettili che strisciano sulla terra, perché crescano grandemente sulla terra, e siano fecondi e si moltiplichino sulla terra». 18 Così Noè uscì con i suoi figli, con sua moglie e con le mogli dei suoi figli. 19 Tutti gli animali, tutti i rettili, tutti gli uccelli, tutto quello che si muove sulla terra, secondo le loro famiglie, uscirono dall'arca. 20 Allora Noè edificò un altare all'Eterno, e prese di ogni specie di animali puri e di ogni specie di uccelli puri e offrì olocausti sull'altare. 21 E l'Eterno sentì un odore soave; così l'Eterno disse in cuor suo: «Io non maledirò più la terra a motivo dell'uomo, perché i disegni del cuore dell'uomo sono malvagi fin dalla sua fanciullezza; e non colpirò più ogni cosa vivente, come ho fatto. 22 Finché la terra durerà, semina e raccolta, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte non cesseranno mai».


Il patto di Dio con l'uomo

9:1 Poi DIO benedisse Noè e i suoi figli, e disse loro: «Siate fruttiferi, moltiplicate e riempite la terra. 2 La paura di voi e il terrore di voi sarà su tutti gli animali della terra, su tutti gli uccelli del cielo, su tutto quello che si muove sulla terra; e su tutti i pesci del mare. Essi sono dati in vostro potere. 3 Tutto ciò che si muove ed ha vita vi servirà di cibo; io vi do tutte queste cose; vi do anche l'erba verde; 4 ma non mangerete carne con la sua vita, cioè il suo sangue. 5 Io chiederò certamente conto del sangue delle vostre vite; ne chiederò conto ad ogni animale e all'uomo. Chiederò conto della vita dell'uomo alla mano di ogni fratello dell'uomo. 6 Chiunque spargerà il sangue di un uomo, il suo sangue sarà sparso per mezzo di un uomo, perché DIO ha fatto l'uomo a sua immagine. 7 Voi dunque siate fruttiferi e moltiplicatevi; crescete grandemente sulla terra e moltiplicate in essa». 8 Poi DIO parlò a Noè e ai suoi figli con lui, dicendo: 9 «Quanto a me, ecco io stabilisco il mio patto con voi e con la vostra progenie dopo di voi, 10 e con tutti gli esseri viventi che sono con voi: uccelli, bestiame e tutti gli animali della terra con voi, da tutti quelli che sono usciti dall'arca a tutti gli animali della terra. 11 Io stabilisco il mio patto con voi: nessuna carne sarà più sterminata dalle acque del diluvio, e non ci sarà più diluvio per distruggere la terra». 12 Poi DIO disse: «Questo è il segno del patto che io faccio tra me e voi, e tutti gli esseri viventi che sono con voi, per tutte le generazioni future. 13 Io pongo il mio arcobaleno nella nuvola, e servirà di segno del patto fra me e la terra. 14 E avverrà che, quando farò venire delle nuvole sulla terra, l'arco apparirà nelle nuvole; 15 e io mi ricorderò del mio patto fra me e voi ed ogni essere vivente di ogni carne, e le acque non diventeranno più un diluvio per distruggere ogni carne. 16 L'arco dunque sarà nelle nuvole e io lo guarderò per ricordarmi del patto eterno fra DIO e ogni essere vivente di qualunque carne che è sulla terra». 17 E DIO disse a Noè: «Questo è il segno del patto che io ho stabilito fra me e ogni carne che è sulla terra».


"Cosa dovremmo imparare dalla vita di Noè?"

Leggiamo per la prima volta di Noè in Genesi 5, che comincia in questo modo: "Questo è il libro della discendenza di Adamo." Si tratta di una formula ricorrente nel Libro della Genesi, e il capitolo 5 offre dettagli sulla discendenza santa di Seth, in contrapposizione a quella mondana di Caino (Genesi 4:17-24). Ipotizzando che non ci siano state interruzioni nell'elenco generazionale, Noè rappresenta la decima generazione da Adamo. Il resoconto genealogico di Noè dice: "Lamek visse centottantadue anni e generò un figlio; e gli pose nome Noè, dicendo: Questi ci consolerà del nostro lavoro e della fatica delle nostre mani, a motivo del suolo che l'Eterno ha maledetto" (Genesi 5:28-29).


Sin dal principio ci rendiamo conto che Noè è speciale, in quanto è l'unico membro della genealogia il cui nome viene spiegato. Suo padre, Lamek, sostiene che il figlio Noè porterà consolazione ("Noè" somiglia alla parola ebraica che significa "riposo o sollievo"). Impariamo subito da cosa Noè li avrebbe dovuti consolare in Genesi 6:1-8, dove vediamo le conseguenze sfrenate della caduta, e l'aumento dell'ingiustizia nel mondo. Dio accusa l'umanità con queste parole: "Ora l'Eterno vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che tutti i disegni dei pensieri del loro cuore non erano altro che male in ogni tempo" (Genesi 6:5). Dio decise: "sterminerò dalla faccia della terra l'uomo che ho creato, dall'uomo al bestiame, ai rettili, agli uccelli del cielo, perché mi pento di averli fatti" (Genesi 6:7). Eppure, persino in quella situazione, c'era speranza: "Ma Noè trovò grazia agli occhi dell'Eterno" (Genesi 6:8). Nonostante la malvagità rampante che aumentava esponenzialmente sulla Terra, un uomo si distingueva dal resto, un uomo la cui vita era caratterizzata dalla mano della grazia di Dio posta su di lui. Noè trovò il favore del Signore. Dio stava per scatenare il Suo Giudizio sul mondo per la sua malvagità, ma estese la Sua grazia salvifica a Noè e alla sua famiglia.


Genesi 6:9 segna l'inizio della narrazione del Diluvio, ed è qui che impariamo la maggior parte di ciò che sappiamo sulla vita di Noè. Apprendiamo che egli fu un uomo giusto, irreprensibile tra i suoi contemporanei, e che camminava con Dio. Si può quasi vedere una progressione della spiritualità in questa descrizione della vita di Noè. Dicendo che era giusto, sappiamo che Noè obbediva ai comandi di Dio (nel modo migliore che potesse, e per quanto li capisse a quel tempo). Era irreprensibile tra i suoi contemporanei, distinguendosi dagli altri uomini. Mentre loro si dedicavano alla depravazione, Noè viveva una vita esemplare. Infine, Noè camminò con Dio, il che lo inserisce nella stessa categoria alla quale apparteneva suo nonno Enoch (Genesi 5:24); ciò indica non solo una vita d'obbedienza, ma una vita che ha una relazione vibrante e personale con Dio.


La vita obbediente di Noè viene dimostrata nella sua volontà di obbedire ai comandi di Dio riguardo l'arca senza farsi domande (Genesi 6:22; 7:5, 9; 8:18). Si consideri che, molto probabilmente, Noè e la sua generazione non avevano mai visto la pioggia prima di allora, eppure Dio disse a Noè di costruire una grande imbarcazione in un luogo dove non c'era una massa d'acqua. La fiducia di Noè in Dio era tale che egli obbedì immediatamente. La vita irreprensibile di Noè si rende manifesta quando egli obbedisce al Signore alla luce del giorno dell'ira in arrivo. L'apostolo Paolo ci dice che Noè era un "predicatore di giustizia" (2 Pietro 2:5), e l'autore di Ebrei dice che egli "condannò il mondo" (Ebrei 11:7) per mezzo delle sue azioni giuste. Nonostante il ritardo prolungato dell'arrivo del Giudizio, Noè continuò a obbedire fedelmente al Signore. Come testimonianza del suo cammino con Dio, dopo il Diluvio, Noè costruì un altare ed offrì sacrifici a Dio (Genesi 8:20). L'adorazione era parte centrale della vita di Noè.


Ad eccezione della narrazione del Diluvio e della scena della sua ubriachezza riportata in Genesi 9:20-27, non sappiamo molto della vita di Noè. Sicuramente, l'ubriachezza non fu il solo esempio di indecenza nella sua vita. Come tutti noi, Noè nacque peccatore. Molto probabilmente, l'episodio di quando si ubriacò fu incluso nella narrazione per spiegare l'animosità tra i Cananei e gli Israeliti. Nonostante questo evento, vediamo che Noè fu riverito come uno dei pochi uomini eccezionalmente giusti nella storia del popolo di Dio. Per due volte, in Ezechiele 14, Dio dice per mezzo del profeta che anche se Noè, Daniele e Giobbe fossero stati presenti sulla Terra in quel momento, Dio non avrebbe risparmiato il mondo dal giudizio. Si tratta di una compagnia irreprensibile (Daniele e Giobbe). Sappiamo anche che Noè è incluso come esempio di fede nella Lettera agli Ebrei 11, un'altra indicazione del fatto che Noè fosse considerato un modello di fedeltà e che possedesse il tipo di fede che compiaceva Dio (Ebrei 11:6).


Detto ciò, cosa possiamo imparare dalla vita di Noè? In termini pratici, Noè è un esempio di vita di fede. La Lettera agli Ebrei 11:7 dice di Noè: "Per fede Noè, avvertito divinamente di cose che ancora non si vedevano e mosso da santo timore, preparò per la salvezza della sua famiglia l'arca, mediante la quale condannò il mondo e divenne erede della giustizia che si ottiene mediante la fede." Noè non aveva bisogno di "mettere alla prova" Dio prima di agire; Dio comandava e lui obbediva. Ciò era caratteristico della sua vita. Egli fu parte della discendenza santa di Seth, della quale si diceva: "Allora si cominciò a invocare il nome dell'Eterno" (Genesi 4:26). Noè fu il risultato dell'obbedienza generazionale e della fedeltà verso Dio. Se dovessimo modellare le nostre vite secondo quella di Noè, non ci sarebbe regola migliore da seguire che quella di essere come lui: "giusto, irreprensibile tra i suoi contemporanei, e camminò con DIO." In altre parole, essere giusti con Dio, con gli altri, ed avere una relazione di riverenza e adorazione con Lui. Possiamo quasi udire l'eco delle parole di Gesù, quando rispose alla domanda dell'uomo di legge riguardo il maggiore comandamento (Matteo 22:37-39).


Anche in termini teologici possiamo trarre delle lezioni dalla vita di Noè. Prima di tutto, essa ci mostra la verità eterna che veniamo salvati per grazia attraverso la fede (Efesini 2:8). Noè non era un individuo esemplare in quanto era in qualche modo in grado di aggirare la natura peccatrice che possediamo tutti. La grazia di Dio era su di lui, e fu questa a impedire che Noè perisse con tutti gli altri peccatori malvagi nel Diluvio. Noè è anche un esempio fondamentale del fatto che Dio salva i Suoi eletti. Vediamo la pazienza di Dio sul giudizio in arrivo, mentre Noè costruiva l'arca (1 Pietro 3:20; 2 Pietro 2:5). Il Signore sa come salvare i giusti dalle difficoltà. Questa verità viene affermata esplicitamente in 2 Pietro 3:8-9, quando impariamo che il Signore posticiperà il Giudizio Finale fino a che tutti gli eletti non si saranno pentiti.


Infine, la vita di Noè funge da promemoria dell'arrivo del giudizio sul peccato. Il Giorno del Signore giungerà (2 Pietro 3:10). Gesù usa la vita di Noè come presagio di quello che avverrà quando il Figlio dell'Uomo tornerà per il giudizio finale (Matteo 24:37-38; Luca 17:26-27). Pertanto, dobbiamo seguire l'esempio di Noè, diventare "predicatori di giustizia" e ascoltare le parole di Paolo: "Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro, e noi vi esortiamo per amore di Cristo: Siate riconciliati con Dio" (2 Corinzi 5:20). Come Noè, siamo ambasciatori di Cristo in questi ultimi giorni. Il giudizio di Dio sta arrivando, ma Egli offre la riconciliazione per mezzo di Gesù Cristo. Dobbiamo portare questo messaggio di riconciliazione agli altri.


Luca 17:26-37

26 E, come avvenne ai giorni di Noè, così avverrà anche nei giorni del Figlio dell'uomo. 27 Le persone mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca; e venne il diluvio e li fece perire tutti. 28 Lo stesso avvenne anche ai giorni di Lot: la gente mangiava, beveva, comperava, vendeva, piantava ed edificava; 29 ma nel giorno in cui Lot uscì da Sodoma, piovve dal cielo fuoco e zolfo e li fece perire tutti. 30 Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo sarà manifestato. 31 In quel giorno chi si troverà sul tetto della casa, non scenda in casa a prendere le sue cose; così pure chi si troverà nei campi, non torni indietro. 32 Ricordatevi della moglie di Lot. 33 Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la salverà. 34 Io vi dico: In quella notte due saranno in un letto; l'uno sarà preso e l'altro lasciato. 35 Due donne macineranno insieme; l'una sarà presa e l'altra lasciata. 36 Due uomini saranno nei campi; l'uno sarà preso e l'altro lasciato». 37 I discepoli allora, rispondendo, gli dissero: «Dove Signore?» Ed egli disse loro: «Dove sarà il corpo, là si raduneranno le aquile».

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