CRISTIANI "SENZA CHIESA"?...




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Di che religione sei?", "In che chiesa vai?".

In genere la prima domanda la fanno agli evangelici quelli , appunto, delle altre "religioni" mentre la seconda la fanno gli evangelici tra di loro.

Spesso il fatto di non appartenere o non riconoscersi nella religione maggioritaria del paese viene visto con sospetto e sufficienza da parte della maggioranza cattolica qui in Italia ma bisogna dire anche che, tra gli "evangelici", vi è a volte diffidenza mista a disprezzo verso quelli che non frequentano chiese o denominazioni "ufficiali" chiamati spesso "i senza chiesa".

Denominazioni come le adi ci tengono al loro concordato e riconoscimento giuridico e guardano con sufficienza quelli che si riuniscono in pochi addirittura nelle case.

Eppure quale era il "riconoscimento" delle chiese a cui Paolo scriveva lettere o a cui Gesù si rivolge in apocalisse?

Di almeno 3 di esse sappiamo per certo che si riunivano in casa:

Romani 16:3-5 Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù, i quali hanno rischiato la vita per me; a loro non io soltanto sono grato, ma anche tutte le chiese delle nazioni. Salutate anche la chiesa che si riunisce in casa loro.

1Corinzi 16:19 Le chiese dell'Asia vi salutano. Aquila e Prisca, con la chiesa che è in casa loro, vi salutano molto nel Signore.

Filemone 1:2 alla sorella Apfia, ad Archippo, nostro compagno d'armi, e alla chiesa che si riunisce in casa tua,

Colossesi 4:15 Salutate i fratelli che sono a Laodicea, Ninfa e la chiesa che è in casa sua.

Ignoriamo inoltre la dimensione delle altre di cui non veniva specificato quanti membri avessero né sappiamo alcunché del luogo in cui si riunivano.

Non si riesce quindi a capire perché una situazione che era la norma della chiesa primitiva ,ovvero culti in casa o comunque piccoli gruppi slegati tra loro in luoghi non degni di menzione ,sia diventata oggi uno stato di cui quasi vergognarsi da parte di tanti credenti.

Le piccole chiese a cui Paolo e Cristo stesso si rivolgevano avevano , nel loro "piccolo", degli anziani, dei pastori, dei profeti, dei diaconi e ricevevano e si sottomettevano a veri apostoli.

Ancora oggi in Cina e molte altre parti nel mondo assistiamo al fenomeno delle cosiddette "chiese domestiche", ovvero piccoli gruppi spesso perseguitati e invisi alle autorità proprio perché autonomi e difficilmente controllabili.

I piccoli gruppi e le piccole chiese non hanno accordi con nessuno , non hanno la necessità di fare numeri né di assicurare entrate , non si pongono il problema che quello che viene predicato e insegnato sia oggetto di scandalo per il mondo.

Guardate invece a chiese e denominazioni ufficiali, coi loro carrozzoni che costano sempre più di quanto si incassa, coi loro pastori che devono stare attenti a tutto quel che dicono e che devono adeguarsi a lacci e normative di Cesare (pensate alle normative covid e al vaccino...).

L'unica "vera chiesa" è quella universale di cui Cristo è Sommo sacerdote e viene da lui gestita direttamente dal cielo senza bisogno di sedi terrene e sfarzosi palazzi da cui esercitare il suo dominio.

Sotto di essa vi sono tante "piccole chiese" ma soprattutto tanti singoli credenti sinceri e nati di nuovo che ne sono mattoni e colonne.


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