San Gabriele dell'Addolorata




 Francesco Possenti nacque ad Assisi il I marzo 1838 da nobile famiglia. Dai genitori ricevette quell'educazione cristiana che fu poi il germe della sua vocazione allo stato religioso. Fu giovane elegantissimo, ed era così rigoroso nell'esigere che i suoi abiti fossero ben tenuti e preparati, che facilmente s'irritava se qualche cosa mancava o scorgeva qualche piccola macchia sfuggita alle persone di servizio. Questo suo carattere, che lo portava a commettere impazienze; fu causa talvolta di dispiaceri al padre e ai fratelli. Studiò fino a 17 anni, dopo i quali, addolorato vivamente per la morte della madre, vittima del colera del 1855, si ritirò in religione. 

 Scelse la regola dei Padri Passionisti, fondati da San Paolo della Croce, per poter consolare col suo delicatissimo cuore i dolori della passione di Gesù Cristo e della Vergine Addolorata. Non più quindi vanità, non più ricercatezze, ma il rozzo saio passionista fu la sua ambizione. 

 Compiuto il noviziato prese il nome di Gabriele dell'Addolorata, volendo significare con questo la particolare devozione che nutriva verso la Madre dei dolori. Quantunque fosse stato sempre debole, manifestava uno speciale fervore nel condurre vita penitente e di preghiera. 

 Condusse una vita umile e silenziosa; non operò miracoli. La preghiera e la mortificazione, l'ubbidienza perfetta all'orario, lo studio, la meditazione, l'esame di coscienza, l'umiltà, erano il suo impegno quotidiano. A tutto questo, ch'è comune ad ogni religioso, egli aggiungeva una singolarissima devozione alla SS. Vergine, per cui in soli cinque anni di vita religiosa si fece grande santo. Spinto dal suo amore. Gabriele s'era composto una specie d'inno che chiamava simbolo di Maria e che portava con gran cura appeso al collo. Consisteva in una lunga serie di articoli che esprimevano la fede, la devozione, l'amore e la tenerezza verso le grandezze di Maria SS. Esercitò un vivo apostolato mariano tra i confratelli, non solo, ma anche coi familiari, ai quali assai di frequente scriveva lettere piene di saggezza e di amore. 

 Per mostrare quanto teneramente amasse la Vergine, aveva concepito l'idea di stamparsi sul petto con caratteri di fuoco il santissimo nome di Maria. Questo non gli fu permesso e dovette accontentarsi di portarlo scolpito nel suo cuore. Conservò l'innocenza e la sua santa morte avvenne il 27 febbraio 1862, contando appena 24 anni di età. 

 PRATICA. « li mio Paradiso sono i dolori della cara Madre mia» (S. Gabriele). 

 PREGHIERA. O Dio, che insegnasti al beato Gabriele a ricordare assiduamente i dolori della dolcissima tua Madre e per mezzo di lei lo innalzasti alla gloria della santità e dei miracoli, dà a noi per l'intercessione e l'esempio di lui, di associarci così ai gemiti della Madre tua, da esser salvati dalla materna sua protezione. 

 MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Isola, in Abruzzo, San Gabriele della Vergine Addolorata, Chierico della Congregazione della Croce e Passione del Signore, Confessore, il quale, illustre durante la sua breve vita per grandi meriti e dopo la morte per miracoli, dal Papa Benedetto decimoquinto fu ascritto nel catalogo dei Santi.


Ad Isola del Gran Sasso già nel 1215 S. Francesco d'Assisi aveva iniziato la costruzione di un convento e di una chiesa dedicata all'Immacolata. La chiesa fu ingrandita nel 1580. Ma col sorgere della devozione al santo Gabriele, morto nel 1862 e canonizzato nel 1920, la chiesa fu dedicata a S. Gabriele dell'Addolorata (al secolo Francesco Possenti).


L'INTERNO

Nella navata destra è collocata la cappella del Santo, costruita dal Belletti, in uno stile gotico inglese. Sotto l'altare, del 1920, è l'Urna del Santo, di bronzo dorato, contenuta in una teca metallica. 


CAPPELLA DI SAN GABRIELE

Nel catino sono stati restaurati gli affreschi della Gloria di S. Gabriele: quelli dell'abside sono opera dello Scaramucci (1921). Nell'abside sono raffigurati i santi patroni della zona: Francesco d'Assisi, Tommaso apostolo, Cassiano martire e Antonio di Padova. Altre immagini sono del S. Cuore con S. Margherita Alacoque (Scaramucci), Deposizione (Manestasi (Scaramucci). 


A sinistra della cappella è posto il mezzobusto di Giovanni XXII che proclamò S. Gabriele patrono dell'Abruzzo nel 1959.

Nella cappella delle Confessioni, su un vetro istoriato dell'atrio è rappresentata la parabola del Figlio prodigo e sulla parete di fondo presentato il mistero pasquale. Il convento, ricostruito dai Passionisti nel 1894, reca al centro il Pozzo di S. Francesco del 1216.


IL NUOVO COMPLESSO

Il santuario è tra i più conosciuti e frequentati in Italia e in Europa. Una recente classifica lo colloca tra i primi quindici santuari più famosi del mondo. Due milioni di pellegrini vi arrivano ogni anno per pregare sulla tomba del giovane studente passionista san Gabriele dell'Addolorata. La sua fama non conosce confini. Sono almeno un migliaio le chiese a lui dedicate nei vari continenti. Un casello autostradale, ponti, viadotti, piazze, parcheggi, strade, scuole, ospedali portano il suo nome. Un santo che attira ogni anno milioni di pellegrini, affascinati dalla sua vita e richiamati dai numerosi miracoli che Dio continua ad operare per sua intercessione. Il maggiore afflusso al santuario si registra nei mesi da marzo a metà novembre. Nei giorni festivi da agosto ad ottobre si contano normalmente fino a 30 mila pellegrini in un giorno. Questa inarrestabile affluenza di pellegrini ha costretto i padri passionisti del santuario a iniziare la costruzione, nel 1970, di un nuovo, grandioso santuario, dinanzi a quello edificato nel 1908. Il nuovo santuario (a forma di croce greca, lungo 90 metri e largo 30, è stato realizzato in cemento bianco e acciaio corten.

L'avveniristica e luminosissima megastruttura può contenere 10 mila persone; dispone di una ampia cripta, inaugurata il 30 giugno 1985 da papa Giovanni Paolo II, e di una moderna cappella della riconciliazione con trenta confessionali, con possibilità di confessarsi nelle principali lingue. Il santuario di san Gabriele si trova al centro di un triangolo sacro che racchiude tre tra i più celebri santuari d'Europa: Loreto, San Gabriele, San Giovanni Rotondo. In questi tre santuari ogni anno arrivano circa tredici milioni di pellegrini.

La cripta di San Gabriele


IL SANTUARIO E I GIOVANI

L'aspetto che più colpisce chi arriva al santuario è la massiccia presenza dei giovani. San Gabriele è innanzitutto il santo dei giovani. Sono centinaia di migliaia i giovani che vanno da lui ogni anno per una sosta di preghiera; ai primi di marzo, migliaia di studenti delle scuole medie superiori dell'Abruzzo e delle Marche arrivano al santuario per una giornata di spiritualità cento giorni dagli esami di maturità"; a fine agosto, migliaia di giovani da tutta Italia si accampano per quattro giorni al santuario per la Tendopoli-Festa dei giovani, dando vita ad un meeting religioso fatto di incontri, conferenze, preghiera, testimonianze. In particolare, la Tendopoli, arrivata alla 20ª edizione, si è imposta a livello nazionale come una delle principali manifestazioni giovanili. Il raduno si conclude con la Festa dei giovani che vede circa 7 mila presenze. Ogni mese gruppi di ragazzi e ragazze in ricerca vocazionale si radunano al santuario per riflettere sul loro futuro.


ORARI

VISITE

Orario solare (novembre-marzo):

lunedì-venerdì 7.30-13.00 14.00-18.30

Sabato 7.30-19.00

Domenica e giorni festivi 6:30-19.15

Orario legale (aprile-ottobre):

lunedì-venerdì 7.30-13.00 14.00-19.00

Sabato 7.30-19.15

Domenica e giorni festivi 6:30-20.00

SANTE MESSE

Lunedì – Venerdì:

8.00 – 9.30 – 11.00 – 16.00 – 17.00

Sabato:

8.00 – 9.00 – 10.00 – 11.00 – 16.00 – 17.00 – 18.00

Domenica e giorni festivi:

8.00 – 9.00 – 10.00 – 11.00 – 12.00 – 16.00 – 17.00 – 18.00 (19.00 ora legale)

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