Post

Visualizzazione dei post da marzo, 2025

Sant' Emanuele 26 marzo

Immagine
  La fama e la bellezza del nome Emanuele non sono legate a un santo, ma allo stesso Salvatore. Nel Vangelo di Matteo leggiamo infatti, parlando della nascita del Bambino di Betlemme: «Tutto ciò avvenne affinché s'adempisse quanto aveva detto il Signore a mezzo del Profeta: Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio, che sarà detto Emmanuele». Il Profeta a cui si richiama San Matteo è Isaia, che con queste parole luminose annuncia la venuta dei tempi nuovi e di colui che saprà «rigettare il male e scegliere il bene». Ma che cosa vuol dire Emanuele? Lo ha chiarito lo stesso San Matteo: significa «Dio è con noi». È l’attributo tipico, completo e consolante del Messia, il vero inviato da Dio per la salvezza del suo popolo. In ebraico, il termine originale suona Immanuel. I Settanta, nella loro versione della Bibbia, lo hanno trasformato in greco, modificandone leggermente il suono e traducendolo Emmanuel. Così, Emanuele è diventato per i cristiani un nome proprio, come altr...

Annunciazione del Signore 25 marzo

Immagine
  Il mistero che la S. Chiesa celebra oggi è l'Annuncio dell'Arcangelo Gabriele a Maria, che Ella era stata dal Signore scelta fra tutte le donne ad essere la Madre di Dio, e l'incarnazione del Verbo nel suo seno purissimo.   Anticamente la festa odierna era designata anche col nome di « Concezione di Cristo », « Annunciazione del Signore ». Ciò dimostra che era celebrata più come festa del Signore che della 'Madonna; solo col passare del tempo prese man mano spiccato carattere mariano. Oggi è considerata quasi esclusivamente come festa della SS. Vergine.  « Questo giorno, scrive il Guéranger, è grande negli annali dell'umanità; è grande agli occhi medesimi di Dio, perché celebra l'anniversario del più grande avvenimento che siasi compiuto nel tempo. Quest'oggi il Verbo divino, per mezzo del quale il Padre ha creato tutte le cose, s'è fatto carne nel seno d'una Vergine ed ha abitato in mezzo a noi ».  Questo mistero era già stato preannunciato fin da...

San Turibio de Mogrovejo 23 marzo

Immagine
  Benedetto XIV lo paragonò a san Carlo Borromeo e lo definì «instancabile messaggero d'amore». Eppure Turibio, nacque in Spagna nel 1538, e nel 1579 era ancora un laico. Filippo II, tuttavia, sapeva che nel Nuovo Mondo gli Indios erano spesso sfruttati fino a morte e volle un cambiamento. Inizialmente Turibio resistette, ma poi accettò e venne nominato arcivescovo di Lima. Coscienziosamente, prima di partire, studiò accuratamente i problemi da affrontare. La realtà che gli si presentò nel 1581 era drammatica: la popolazione autoctona era ridotta in condizioni di impoverimento materiale, culturale e umano, mentre i discendenti dei primi conquistatori erano gelosi dei loro privilegi. Turibio, tuttavia, aveva il temperamento del grande riformatore. Anzitutto, nutriva grande amore e rispetto per gli Indios. Per questo studiò la loro lingua, il quéchua, e impose ai sacerdoti in cura d'anime di studiarla. Convocò, poi, un Concilio generale per l'America Latina a Lima, due Concil...

Santa Lea di Roma 22 marzo

Immagine
 Nel 384, a Roma, morivano quasi contemporaneamente il patrizio Vezio Agorio Pretestato, console designato a prefetto dell'Urbe, e la matrona Lea, che, rimasta vedova in giovane età, aveva rifiutato le seconde nozze col ricco rappresentante della nobiltà romana per aderire alle prime comunità femminili cristiane, organizzate da San Girolamo. Il vecchio asceta di Stridone, che, amareggiato dalle maligne insinuazioni di esercitare un ascendente non solo spirituale sulle virtuose matrone Marcella, Paola, Proba e Lea, aveva abbandonato Roma e si era ritirato nei pressi di Betlemme a condurvi vita solitaria, prese lo spunto dalla notizia della morte di Lea e del console per stendere, in una delle sue numerose epistole, alcune considerazioni. Questa lettera rappresenta l'unico documento – ma di qual forza e suggestività – sulla vita della santa:  «Dal coro degli Angeli ella è stata scortata nel seno di Abramo e, come Lazzaro, già povero, vede ora il ricco Console, già vestito di por...

Maria Santissima Addolorata di Castelpetroso 22 marzo

Immagine
  Tra le tante apparizioni mariane che si sono susseguite nel corso dei secoli in varie parti del mondo, si colloca quella avvenuta in Italia il 22 marzo 1888 nel Comune di Castelpetroso, in Molise, nella provincia di Isernia.  Le due contadine Fabiana Cicchino, detta Bibiana, di 35 anni e Serafina Valentino, di 34, recatesi nella frazione Cesa tra Santi per zappare la terra, sono costrette a dividersi per andare alla ricerca di un agnellino allontanatosi, quando Bibiana scorge una luce provenire da una grotta. Avvicinatasi, vede da una fenditura l'immagine della Vergine inginocchiata con mani e occhi rivolti al cielo e ai suoi piedi Gesù morto e coperto di sangue e piaghe. In quell'occasione Serafina non vedrà nulla, ma sarà testimone dell'apparizione seguente il primo aprile.  Ovviamente la notizia si sparse nel paese e arrivò alla Chiesa, e qualche mese dopo l'allora Papa Leone XIII incaricò il Vescovo di Bojano (comune nella provincia di Campobasso) Francesco Macaro...

Siamo come scarafaggi, ragni e scorpioni nascosti sotto una pietra

Immagine
Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri, pregate gli uni per gli altri affinché siate guariti; la preghiera del giusto ha una grande efficacia. Giacomo 5:16 Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. 1 Giovanni 1:9 Ravvedetevi dunque e convertitevi, perché i vostri peccati siano cancellati. Atti 3:19 Il fuggire da Gesù è una reazione naturale di qualsiasi peccatore. È stato così nel giardino di Eden dopo che Adamo ha peccato; e lo stesso succede a me e a te. Siamo come scarafaggi, ragni e scorpioni nascosti sotto una pietra. Quando la si alza e la luce del sole svela il nostro nascondiglio, non ci resta altro che andare di corsa a rintanarci sotto un’altra pietra, al riparo dalla luce.  Scappiamo dalla luce perché essa ci denuncia, rivelando la nostra posizione e condizione. La nostra posizione per natura è di separazione, ribellione e inimicizia contro Dio. La nostra condizione è di peccatori, trasg...

San Benedetto da Norcia 11 luglio

Immagine
  S. Benedetto, padre del monachismo d'Occidente, restauratore dello spirito cristiano dei suoi tempi, nacque a Norcia, nell'Umbria, dalla nobile famiglia Anicia nel 480. Inviato a Roma per addottorarsi nelle discipline liberali, tosto si ritirò dal mondo. Prese dimora nello speco di Subiaco ove rimase per tre anni nascosto e ignoto a tutti, conducendo vita penitente e angelica. Essendosi sparsa la fama della sua santità, alcuni monaci si posero sotto la sua guida sapiente ed illuminata. Ma la sua condotta era un continuo rimprovero e uno stridente contrasto con la loro vita rilassata. Non volendo essi sottomettersi ai suoi richiami, tentarono di avvelenarlo: però, fatto egli, come era suo costume, il segno della croce, il bicchiere che gli veniva presentato si spezzò.   Allora ii nostro Santo si ritirò nuovamente nella solitudine, e accorrendo a lui gran numero di discepoli, dovette costruire dodici monasteri. Si trasferì poi a Montecassino, ove, abbattuta la statua di A...

Sant' Alessandra di Amiso e compagne 20 marzo

Immagine
   Il Martirologio Romano cita oggi Santa Alessandra in un gruppetto di sette Sante: un gruppetto non folto, ma bellissimo nella sua compattezza. E bellissimi sono anche i sette nomi: Claudia, Alessandra, Eufrasia, Matrona, Giuliana, Eufemia e Teodosia.   La testimonianza della loro fede fu pubblica, addirittura clamorosa, perché furono Martiri, tutte insieme, in tempo di persecuzione. Le loro personali vicende, però, restano velate, anzi nascoste dal tempo, con un senso di modestia che possiamo dire tutta femminile.   Il martirio delle sette Sante dai bei nomi, ma senza un volto per noi, ebbe luogo ad Amide, in Asia Minore, quasi alle sorgenti del Tigri, dove probabilmente vivevano. Il gruppetto delle Martiri capeggiate da Santa Claudia appartenne perciò a un paese remoto, lontano da Roma, centro dell'Impero, e lontano dalle più importanti Chiese dell'Oriente.   Forse anche per questo, la lontananza geografica ha lasciato filtrare solo il ricordo...

San Giuseppe 19 marzo

Immagine
   S. Giuseppe, il più grande dei Santi che la Chiesa veneri dopo la SS. Vergine, era di stirpe reale, ma decaduta. La sua vita sublime rimase nascosta e sconosciuta: nessuno storico scrisse le sue memorie, ma della santità di lui abbiamo le più belle testimonianze nella Sacra Scrittura.   Iddio nei suoi arcani disegni aveva destinato Giuseppe ad essere il nutrizio del Salvatore Gesù Cristo, e sposo e custode della Vergine Madre.   Maria trovò in Giuseppe il compagno fedele che l'assistette, la consolò, la difese.   Il Vangelo ci fa vedere come da S. Giuseppe fosse ignorato il grande prodigio che lo Spirito S. aveva operato in Maria. Di fronte a questo fatto si trovò fortemente angustiato. E poiché tanta era la carità e la venerazione che egli nutriva per la sua santa sposa, aveva divisato in cuor suo di rimandarla occultamente. E già stava per eseguire il suo proposito, quando al Signore piacque rivelare per mezzo di un Angelo al suo servo fedele...