San Tommaso 3 luglio

 

Giovanni 20,27

Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!».

Giovanni 20,28

Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!».


Tommaso, chiamato Didimo che significa gemello, era giudeo: ebbe il privilegio di seguire Gesù che lo chiamò all'apostolato fin dai primi tempi della sua vita pubblica. Supplì al difetto d'istruzione col candore, la semplicità della sua anima e coll'amore al suo Maestro. 

 Udito che Lazzaro si trovava infermo, « Gesù disse ai suoi discepoli: Torniamo in Giudea. Maestro, gli fecero osservare, or ora i Giudei cercavano di lapidarti, e tu ritorni fra loro? E Gesù rispose: Non è forse di dodici ore la giornata? Se uno cammina di giorno non inciampa, perchè vede la luce di questo mondo; ma se uno cammina di notte inciampa, perchè non ha lume ». 

 Alcuni discepoli cercarono ancora il modo di dissuaderlo. Tommaso, vistolo irremovibile disse: « Andiamo anche noi a morire con lui ». 

 Un'altra prova d'amore di questo Apostolo l'abbiamo quando Gesù nell'ultima cena, volendo confortare i discepoli, uscì in queste parole: « Non si turbi il vostro cuore. Credete in Dio ed anche in me. Nella casa del padre mio ci son molte mansioni. Vado a prepararvi un posto; e quando l'avrò preparato verrò di nuovo a prendervi, affinchè dove sono io siate anche voi ». 

 Tommaso, che bramava ardentemente seguirlo, disse: « Signore, non sappiamo dove vai e come posiamo conoscere la strada? ». 

 Gesù gli rispose : « Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per me ». 

 Risorto Gesù dai morti, apparve agli Apostoli ma Tommaso era assente. Gli dissero gli altri discepoli: « Abbiamo veduto il Signore. Ma egli a loro: Se no vedo nelle sue mani i fori dei chiodi, e non metto il mio dito nel posto dei chiodi, e non metto la mia mano nel suo costato, non credo ». 

 Ma Gesù ricomparve nuovamente in mezzo a loro, e volgendosi all'incredulo discepolo disse: « Guardami e toccami, e non essere incredulo, ma fedele ». Tommaso allora cadde ginocchioni né potè rispondere altro se non : « Signor mio e Dio mio ». 

 E Gesù: « Perché hai veduto, o Tommaso, hai creduto; beati coloro che non han veduto e crederanno ». Salito Gesù al Cielo e mandato lo Spirito Santo, gli Apostoli si sparsero per il mondo a predicare la buna novella. A Tommaso toccò in sorte di portare il Vagelo tra i Persi e i Medi; evangelizzò pure i Parti, Ircani, i Battriani, gli Etiopici e gli Indiani. 

 A Calamina, avendo operato molte conversioni, incontrò le ire di quel re idolatra il quale lo perseguitò crudelmente ed in molti modi: alfine comandò che fosse trafitto con la lancia. E Tommaso mori ripetendo : « Signor mio e Dio mio ». 

 Le sue reliquie per ordine di Giovanni III, re di Portogallo, furono riposte in una chiesa eretta a Melapore in onore del grande Apostolo. Successivamente furono traslate sull'Isola di Chios, nell'Egeo, ma nel 1258 furono traslate nuovamente dall'isola di Chios ad Ortona durante una missione militare.

 PRATICA Facciamo un profondo atto di fede nella divinità di Gesù Cristo 

 PREGHIERA Deh! Signore, accordaci di celebrare con gioia la solennità del tuo beato apostolo Tommaso, affinchè siamo sempre assistiti dal tuo patrocinio e possiamo veder accrescere la nostra fede

 MARTIROLOGIO ROMANO. Festa di san Tommaso, Apostolo, il quale non credette agli altri discepoli che gli annunciavano la resurrezione di Gesù, ma, quando lui stesso gli mostrò il costato trafitto, esclamò: «Mio Signore e mio Dio». E con questa stessa fede si ritiene abbia portato la parola del Vangelo tra i popoli dell’India.

PROTETTORE DEGLI ARCHITETTI

 San Tommaso Apostolo è venerato come protettore degli architetti – oltre che muratori, geometri, ingegneri – non per un ruolo storico documentato, ma grazie a una leggenda medievale narrata negli Atti di Tommaso e ripresa dalla Legenda Aurea. In questo racconto apocrifo, dopo essere giunto in India, Tommaso ricevette l’incarico dal re Gondoforo di realizzare un sontuoso palazzo. Invece di costruire edifici terreni, distribuì le ricchezze ai poveri, affermando di poter edificare “l’unico stupendo tipo di palazzo” che aveva imparato da Cristo, quello celeste, suscitando l’ira del re.

San Tommaso autore Paolo Antoni con AI anno 2025

Questa narrazione si fuse con l’iconografia cristiana: da allora Tommaso viene spesso raffigurato con lo squadro, simbolo dell’architetto, insieme ad altri attributi come la lancia del martirio, il libro del Vangelo o la cintura della Vergine. Dal XIII secolo, la sua figura è strettamente associata all’edilizia: basti pensare alla statua con squadra nel Duomo di Bamberga (circa 1230). In seguito a questo legame tra leggenda e simbolismo iconografico, Tommaso venne riconosciuto formalmente come patrono di architetti e professionisti dell’edilizia. 



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