Santa Cristina di Bolsena 24 luglio
Cristina nacque sulle rive del lago di Bolsena dove suo padre Urbano era governatore.
Quest'uomo era un mortale nemico dei cristiani, e si può dire che non passava giorno senza che ne avesse qualcuno al suo tribunale.
Dalle risposte dei Martiri, Cristina apprese le prime verità della fede. Istruita poi più profondamente da alcune píe donne, divenne un'ardente cristiana.
La buona giovane non parlò di ciò al padre, ma un giorno, presa da compassione alla vista di un gruppo di poveri che le chiedevano l'elemosina, spezzò tutti gli idoli d'oro e d'argento di suo padre e li distribuì ai poveretti. Urbano, che già notava da qualche tempo il mutamento della figliuola, alla notizia portatagli dai servi si confermò nel dubbio che essa fosse cristiana, e, pieno di collera, la fece chiamare a « È possibile » le disse « che la tua mano si sia azzardata a spezzare i nostri da immortali? Saranno da da burla « rispose Cristina « se una povera fanciulla li può fare in pezzi. Lascia, o padre mio, queste favole irragionevoli. »
Ho inteso « riprese Urbano » tu sei cristiana, come già dubitavo, ma ti farò pagar caro il sacrilegio.
« Si, sono cristiana » rispose Cristina e niente potrà strapparmi la fede, perché Gesù Cristo mi assiste.
Il padre crudele la fece battere con verghe e chiudere in prigione. Mandò i parenti più prossimi perché la piegassero ai suoi voleri, ma nulla ottenne. La condannò al fuoco e alla ruota contemporaneamente, ma Cristina non ne riportò alcun danno. Ordinò che fosse gettata nel lago con un sasso appeso al collo, ma essa tornò salva a riva. Nella notte seguente il padre morì.
Cristina nacque sulle rive del lago di Bolsena dove suo padre Urbano era governatore.
Quest'uomo era un mortale nemico dei cristiani, e si può dire che non passava giorno senza che ne avesse qualcuno al suo tribunale.
Dalle risposte dei Martiri, Cristina apprese le prime verità della fede. Istruita poi più profondamente da alcune píe donne, divenne un'ardente cristiana.
La buona giovane non parlò di ciò al padre, ma un giorno, presa da compassione alla vista di un gruppo di poveri che le chiedevano l'elemosina, spezzò tutti gli idoli d'oro e d'argento di suo padre e li distribuì ai poveretti. Urbano, che già notava da qualche tempo il mutamento della figliuola, alla notizia portatagli dai servi si confermò nel dubbio che essa fosse cristiana, e, pieno di collera, la fece chiamare a « È possibile » le disse « che la tua mano si sia azzardata a spezzare i nostri da immortali? Saranno da da burla « rispose Cristina « se una povera fanciulla li può fare in pezzi. Lascia, o padre mio, queste favole irragionevoli. »
Ho inteso « riprese Urbano » tu sei cristiana, come già dubitavo, ma ti farò pagar caro il sacrilegio.
« Si, sono cristiana » rispose Cristina e niente potrà strapparmi la fede, perché Gesù Cristo mi assiste.
Il padre crudele la fece battere con verghe e chiudere in prigione. Mandò i parenti più prossimi perché la piegassero ai suoi voleri, ma nulla ottenne. La condannò al fuoco e alla ruota contemporaneamente, ma Cristina non ne riportò alcun danno. Ordinò che fosse gettata nel lago con un sasso appeso al collo, ma essa tornò salva a riva. Nella notte seguente il padre morì.


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