Assunzione della Beata Vergine Maria
Gesù salendo al cielo aveva lasciato la sua Madre a guida della Chiesa nascente perchè fosse a tutti di conforto. La lasciò fin tanto che la vide necessaria a guidare e raddolcire le pene degli Apostoli e dei discepoli, ma appena vide che la sua missione era compiuta, le fece risuonare all'orecchio le parole: Veni, mater mea: Veni, coronaberis (Vieni, madre mia, vieni: sarai coronata).
Maria che tanto e così ardentemente aveva desiderato di unirsi in Paradiso al suo Divin Figliuolo, ebbe un sussulto: il suo vergine cuore, inondato di nuovo amore e di nuova speranza, con un palpito più forte spezzò il fragile velo del corpo che teneva ancora la sua anima prigioniera su questa terra e spirò di puro amor di Dio. Era a Gerusalemme e fu sepolta nell'orto degli Ulivi.
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Morte della Vergine autore Caravaggio anno 1604 |
Narra la tradizione che al transito della Beata Vergine erano presenti tutti gli Apostoli, eccetto San Tommaso. Ma come la sua mancanza di fede nella resurrezione di Gesù gli aveva permesso di mettere la sua mano nel costato del Salvatore, così ora la sua assenza era stata disposta da Dio perchè gli Apostoli potessero constatare l'Assunzione della Vergine. Difatti, all'arrivo di Tommaso, gli Apostoli gli furono attorno raccontandogli il beato transito della Madonna, e quando egli espresse il desiderio di vederla ancora una volta, sia pure nel sepolcro, tutti gioirono perché dava anche ad essi occasione di rinnovare il loro doloroso, ma pur amoroso addio alla Madre. Si recarono quindi tutti insieme al sepolcro, ma invece del corpo di Maria trovarono rose e gigli dai quali emanavano fragranze ineffabili di Paradiso. Maria, l'arca santa, il tabernacolo del Verbo fatto carne, era stata dagli Angeli assunta in cielo. Questa è l'origine della festa odierna che è una delle più antiche in onore della SS. Vergine. L'Assunzione segna l'ingresso trionfale di Maria in cielo, la sua glorificazione, la sua incoronazione nella corte celeste.
Maria trionfa oggi in cielo della triplice vittoria del figlio suo: Gesù ha trionfato del peccato, della concupiscenza e della morte: e la SS. Vergine associata al trionfo del Figlio, canta oggi vittoria sul peccato per la sua immacolata concezione; vittoria sulla concupiscenza per la sua verginale maternità; vittoria sulla morte per la sua risurrezione e gloriosa assunzione al cielo.
« Colla sua morte, Maria, dice S. Giovanni Damasceno, dà gloria a Dio accettando la distruzione del suo essere come condizione della natura umana da lui creata; acquista per sè grandi meriti umiliandosi fino all'annientamento; dà a noi l'esempio della sottomissione che dobbiamo avere al Creatore ». Oltre a questo S. Alfonso dice che la SS. Vergine accettò la morte anche per imitare il suo Divin Figliuolo, che si era degnato di morire per amor nostro. Perciò S. Bernardino da Siena, tutto pieno di gioia per tanta festività, commentando il passo: Surge Domina, tu et arca sanctificationis tuae, grida al Signore: « Sì, o Gesù, ascenda al cielo anche la tua SS. Madre santificata dalla tua concezione ».
Cosi, come Gesù è nostro Salvatore, Maria è dispensatrice di grazie; Gesù nostro mediatore, e Maria nostra mediatrice; Gesù redentore, Maria corredentrice; Gesù via, verità, vita, Maria vita, dolcezza e speranza nostra; Gesù e Maria come sono uniti nella loro opera per la nostra salvezza, così in cielo sono uniti nella medesima gloria immortale.
PRATICA. Facciamo l'atto di accettazione della morte.
PREGHIERA. Supplichiamo la tua clemenza, o Signore Dio nostro, affinchè, mentre celebriamo l'Assunzione della Madre tua, veniamo liberati, per sua intercessione, da tutti i mali che ci minacciano.
MARTIROLOGIO ROMANO. Solennità dell’Assunzione della beata Vergine Maria, Madre di Dio e Signore nostro Gesù Cristo, che, completato il corso della sua vita terrena, fu assunta anima e corpo nella gloria celeste. Questa verità di fede ricevuta dalla tradizione della Chiesa fu solennemente definita dal papa Pio XII.
Curiosità:
La Casa di Maria (in turco Meryem Ana Evi), è un luogo sacro di cristiani e musulmani, ubicato sul monte Solmisso ad alcune ore di cammino in direzione sud rispetto all'antica Efeso, nell'attuale Turchia occidentale. È considerata l'abitazione dove visse fino alla fine dei suoi giorni terreni, attorno al 48 dopo Cristo, Maria di Nazaret, madre di Gesù, affidata dal Messia all'apostolo Giovanni, che con Maria si trovava ai piedi della Croce.
«Maria non visse di preciso ad Efeso, ma in un paese vicino. La dimora di Maria si trovava su una collina a sinistra della strada in direzione di Gerusalemme, circa tre ore e mezza da Efeso. Questa collina si dirada ripidamente volgendosi verso Efeso; avvicinandosi da sud-est, la città sembra giacere su un terreno rialzato... Stretti sentieri in direzione del sud conducono ad una collina, alla cui sommità è sito un altopiano irregolare, distante circa mezz'ora di viaggio.»
La Chiesa dell'Assunzione di Maria, comunemente conosciuta come la Tomba di Maria o Tomba della Vergine, è uno dei luoghi di culto più significativi di Gerusalemme. Situata ai piedi del Monte degli Ulivi, questa chiesa è considerata sacra da numerose tradizioni cristiane, e la sua importanza spirituale è testimoniata dalla sua gestione condivisa tra i cristiani greco-ortodossi e armeni. Questa gestione comune risale ai regolamenti dello Statu Quo, emanato dalla Sublime Porta nel 1852 e confermato dal Trattato di Berlino del 1878.
Nonostante la Bibbia non riporti dettagli sulla morte di Maria, un antico testo apocrifo noto come il Transito della Vergine narra della morte e dell'assunzione in cielo della madre di Gesù. Fin dal II secolo, la tradizione cristiana ha identificato questo luogo come il sito in cui Maria sarebbe stata assunta in cielo, rendendolo un centro di devozione popolare.
Nel IV secolo, fu costruita una prima chiesa direttamente nella roccia viva. Questa prima struttura fu menzionata nel 395 dal breviario di Gerusalemme e più tardi anche dagli scrittori bizantini. Il luogo acquisì maggiore importanza nel V secolo, quando il vescovo Giovenale di Gerusalemme consacrò la chiesa alla Madre di Dio dopo il Concilio di Efeso del 431, che sancì il dogma della Maternità divina di Maria.
Nel VI secolo, venne edificata una grande basilica a pianta rotonda sopra la chiesa originaria, la quale divenne la cripta del nuovo edificio, destinato a custodire il sepolcro della Madonna. Tuttavia, la parte superiore di questa basilica fu distrutta prima dell'arrivo dei Crociati, che tra il 1112 e il 1130 costruirono una nuova chiesa con un monastero annesso. Quest'ultima struttura fu distrutta nel 1187 da Saladino, che risparmiò la cripta in segno di rispetto verso la "beatissima madre del profeta Gesù".
Nel 1757, la gestione della chiesa passò dai francescani ai cristiani greco-ortodossi e armeni, che ancora oggi condividono la proprietà di questo luogo sacro.
L'Architettura e l'Interno della Chiesa
La chiesa sotterranea, che è tutto ciò che rimane dell'antica basilica, è raggiungibile tramite una lunga scalinata che porta i visitatori al cuore della cripta. La facciata, seppur soggetta a diversi rifacimenti nel corso dei secoli, conserva lo stile austero caratteristico delle costruzioni crociate. La scala stessa, risalente all'epoca crociata, è fiancheggiata da due cappelle: quella di San Giuseppe, dove un tempo si trovavano le tombe di Baldovino III e della madre di Boemondo III, e quella dei Santi Gioacchino e Anna, eretta sopra la tomba della regina Melisenda, madre di Baldovino II.
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