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San Giovanni

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  Figlio di Zebedeo e Maria Salome e fratello di Giacomo il Maggiore, esercitava la professione del pescatore nel lago di Tiberiade, quando Gesù lo chiamò all'apostolato.   Giovanni allora era nel fiore degli anni, purissimo, e per questa sua purità meritò singolari favori dal Signore; udita la voce di Dio, abbandonò le reti e assieme al fratello seguì Gesù.   I due fratelli ricevettero il nome di figli del tuono per la loro impetuosità.  autore Valentin de Boulogne anno 1625-1626 titolo Ultima Cena Giovanni, assieme a Pietro e Giacomo, fu testimonio della trasfigurazione e, nell'ultima cena potè reclinare il capo sul petto adorabile del Salvatore.   Fu poi vicino a Gesù non solo nel tempo della letizia, ma anche in quello del dolore: nell'orto del Getsemani, e unico degli Apostoli, sul Calvario.  autore Guido Reni anno 1619 titolo Gesù Cristo Crocifisso, la Vergine Addolorata, Santa Maria Maddalena e San Giovanni Ricevuto lo Spirito Sant...

SANTO STEFANO - MARTIRE

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Santo Stefano, perché si festeggia il 26 dicembre? La devozione per Santo Stefano iniziarono a diffondersi poco dopo la morte del protomartire e, con il passare del tempo, aumentarono sempre più a partire dal 415 d.C. quando un sacerdote, dal nome Luciano, trovò il suo corpo, vero o presunto, nella città di Gerusalemme. Per l’esattezza sono due le date legate alla figura di Santo Stefano che vengono festeggiate dalla Chiesa. La prima è quella del 3 agosto, la data che viene indicata e legata alla scoperta del corpo, poi quella del 26 dicembre che conosciamo tutti quanti. La scelta di quest’ultima giornata è dovuta principalmente alla vicinanza al Natale e fu proprio una decisione della Chiesa quella che diede origine alla scelta che i compagni di Gesù fossero celebrati in giornate vicine a quella simbolo della sua nascita. E siccome Stefano era stato il primo martire del cristianesimo, ecco nascere la scelta di celebrarlo e festeggiarlo nella giornata successiva a quella del Natale. Ca...

I pastori maestri del Natale

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Nel Vangelo di Luca si da ampio spazio alla figura dei pastori come personaggi di rilievo negli eventi che riguardano la nascita di Gesù . Purtroppo quel testo di Vangelo (che si dovrebbe leggere nella messa dell’aurora) non è tanto letto nella liturgia, e rimane sullo sfondo.  Rimangono però i nostri presepi, popolati di pastori e pecore, a custodire la memoria di questa presenza. Perché possiamo considerare i pastori i maestri del Natale?   Mi sono venuti in mente tre elementi che ho condiviso nell’omelia di Natale e che riporto qui sul blog per lasciare traccia. – Uomini che vegliano . La nascita di Gesù avviene di notte, mentre tutti dormono. Solo i pastori stanno vegliando il loro gregge e quando l’angelo si presenta loro per portare la buona notizia della nascita del messia, li trova svegli e attenti. L’atteggiamento della vigilanza, ampiamente richiamato nel Vangelo, è fondamentale per vivere bene il Natale. Il Signore viene nel silenzio, nell’umiltà; i segni sono evide...

Auguri di un Santo Natale 2024

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Auguri di un Santo Natale 🎁 2024 senza vaxini e senza GP. Malachia 3:1 «Ecco, io vi mando il mio messaggero, che spianerà la via davanti a me e subito il Signore, che voi cercate, l'Angelo del patto, che voi desiderate, entrerà nel suo tempio. Ecco egli viene», dice il SIGNORE degli eserciti. Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele. Isaia 7:14 Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati. Matteo 1:21 Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». Matteo 2:1-2 Giovanni 1:14-18 14 E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi;  e noi vedemmo la sua gloria,  gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità. 15 Giovanni gli rende testimonianza  ...

LA NOTTE SANTA ( di Guido Gozzano )

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  - Consolati, Maria, del tuo pellegrinare! Siam giunti. Ecco Betlemme ornata di trofei. Presso quell'osteria potremo riposare, ché troppo stanco sono e troppo stanca sei. Il campanile scocca lentamente le sei. - Avete un po' di posto, o voi del Caval Grigio? Un po' di posto per me e per Giuseppe? - Signori, ce ne duole: è notte di prodigio; son troppi i forestieri; le stanze ho piene zeppe Il campanile scocca lentamente le sette. - Oste del Moro, avete un rifugio per noi? Mia moglie più non regge ed io son così rotto! - Tutto l'albergo ho pieno, soppalchi e ballatoi: tentate al Cervo Bianco, quell'osteria più sotto. Il campanile scocca lentamente le otto. - O voi del Cervo Bianco, un sottoscala almeno avete per dormire? Non ci mandate altrove! - S'attende la cometa. Tutto l'albergo ho pieno d'astronomi e di dotti, qui giunti d'ogni dove. Il campanile scocca lentamente le nove. - Ostessa dei Tre Merli, pietà d'una sorella! Pensate in quale stato ...

STELLE DI NATALE E IL LORO SORPENDENTE SIMBOLISMO CATTOLICO

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VI SIETE MAI CHIESTI PERCHÉ LA STELLA DI NATALE SI CHIAMA COSÌ?     ( La Leggenda della Stella di Natale )  Le stelle di Natale sono una delle piante più popolari durante il periodo natalizio e spesso possono essere viste riempire il santuario delle chiese ovunque. Sorprendentemente, c'è una bellissima storia dietro questa pianta che indica una realtà spirituale più profonda.  È ormai una tradizione donare una Stella durante il periodo natalizio, un regalo che in realtà nasconde una leggenda!  Questa bellissima pianta proviene originariamente dal Messico, dove cresce spontaneamente, e anche la leggenda legata alla Stella è ambientata in questo paese.  Le Stelle di Natale sono originarie dell'America Centrale e sono una pianta che fiorisce nei mesi invernali. C'è una storia leggendaria messicana del XVII secolo su questa pianta che la collega a Natale.  Questa storia ha come protagonista la piccola Ines, una bambina indiana di Città del Messico che per ...

Soldi a Telethon? No, grazie. Ne parliamo con Susanna Penco

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Sotto Natale il consumismo passa dai Black Friday ai libri di Bruno Vespa per arenare nelle maratone della Fondazione Telethon. Dal 1987 Telethon ha permesso ai ricercatori di raccogliere fondi per finanziare la ricerca sulle malattie neuromuscolari genetiche, ma negli ultimi anni questo evento annuale è stato sempre più contestato. Parte delle loro ricerche utilizzano, come molte unità di ricerca, animali da laboratorio, praticando la sperimentazione animale e vivisezione, sfociando in atroce tortura. All’inizio di dicembre 2016, l’associazione  Animal Testing ha pubblicato un video  1*  , ripubblicato nel 2018 da PETA, girato presso l’università veterinaria nazionale di Alfort, uno degli istituti di ricerca che beneficia delle donazioni del Telethon . Nel video si vedono cani molto deboli, sofferenti e uno di loro ha persino difficoltà a deglutire il cibo e indossa una museruola sporca di vomito. Tutti gli anni si cerca di rilanciare il boi...