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San Cirillo di Gerusalemme 18 marzo

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  Nacque in Gerusalemme nell'anno 314. Dopo aver appreso i primi rudimenti della letteratura e delle scienze profane, studiò Sacra Scrittura, con tanto ardore e profitto, da diventare un intrepido difensore della fede. Fatto adulto, S. Massimo, vescovo di Gerusalemme, lo consacrò sacerdote.   S. Cirillo si dedicò specialmente alla predicazione. Scrisse pure quelle meravigliose catechèsi, nelle quali la dottrina cristiana è esposta con limpidezza ammirabile, e i dogmi della fede solidamente difesi dagli attacchi degli Ariani.   Morto il santo vescovo Massimo, il Signore dispose che a suo successore venisse eletto S. Cirillo.   Il suo episcopato fu assai fortunoso. Dovette sostenere persecuzioni, ingiurie ed accuse da parte degli Ariani. Per sottrarsi alle violenze dei nemici, che in un conciliabolo lo avevano dichiarato decaduto dalla sua sede, dovette riparare a Tarso di Cilicia, presso il Vescovo di quella città. Morto l'imperatore Costanzo, Giuliano ...

San Patrizio 17 marzo

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  S. Patrizio, apostolo del Vangelo fra il popolo irlandese, nacque nella Scozia da agiati e pii genitori verso la fine del secolo quinto. La Divina Provvidenza che nei suoi arcani disegni, sempre infinitamente sapienti, destinava Patrizio a grandi cose nella Chiesa Cattolica, dispose che egli, ancor giovane, strappato dal grembo della famiglia, fosse condotto schiavo nell'Irlanda. Durante questa schiavitù, in cui il povero giovanetto ebbe a sentire tutta l'amarezza dell'abbandono e subire il disprezzo più avvilente ed inumano, la grazia del Signore plasmò il cuore del suo servo e lo predispose alla sua sublime missione.. Finalmente dopo dieci anni di sofferenze inenarrabili, potè ritornare in famiglia.   Patrizio, per prepararsi alla divina missione che da Dio gli era stata assegnata, si diede agli studi e all'esercizio delle virtù sacerdotali. Fu ordinato diacono, sacerdote e, prima di partire per l'evangelizzazione dell'Irlanda, fu consacrato vescovo.  Tra qu...

CHI È IL VOSTRO MESSIA?

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  La lettera dei rabbini a Trump È notizia di questi giorni che alcuni rabbini hanno inviano una lettera al presidente statunitense Donald Trump benedicendolo per l’istituzione di un “Ufficio della Fede” (1) nella Casa Bianca. Nell’occasione detti rabbini hanno ribadito una antica aspirazione dell’ebraismo postbiblico ossia quella di vedere instaurato un Tribunale Divino Internazionale a Gerusalemme con lo scopo di raggiungere la pace universale tra tutte le genti. I firmatari della missiva – Daniel Stawsky Hacohen, Meir Halevi, Erel Segal-Halevi, Ben Abrahamson, Roee Zaga – sono i rabbini del Nascent Sanhedrin di Israele, ossia il “nascente sinedrio” che dovrà guidare Israele quando il Tempio di Gerusalemme sarà ricostruito. Si tratta, a quanto pare, di rabbini aderenti al potente gruppo chassidico Lubavitch Chabad, con sede in New York. Lo Chabad Lubavitch è un gruppo ebraico, di matrice askenazita, che si richiama al cabalismo di Isaac Luria (XVI secolo). È stato fondato nel XVI...

Sant' Eriberto di Colonia 16 marzo

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  Quando si è detto che Eriberto fu consacrato Vescovo di Colonia nel 999 si è già detto molto. Si era alla vigilia di quel Mille, che si annunziava pieno di spavento, per la creduta fine del mondo.   Su quel momento di universale panico si è calcato molto la mano, come se l'aspettativa dei giorni apocalittici avesse davvero paralizzato la vita del mondo. Basterebbe ricordare le parole carducciane su « Le turbe raccolte intorno a' manieri feudali, accasciate e singhiozzanti nelle chiese tenebrose e ne' chiostri, sparse con pallidi volti e sommessi mormorii per le piazze ».   Oggi i colori di quel momento storico si sono sensibilmente schiariti, non però tanto da mutare le temute tenebre della notte perpetua, in una sperata alba di vita felice.   Sta di fatto che l'Impero degli Ottoni, se non vacillava, certo veniva già turbato, specie in Italia, dal verzicare dei liberi comuni, e i discendenti del primo grande e potente Ottone scendevano in Italia per ...

Santa Luisa de Marillac 15 marzo

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  Sebbene nata il 12 agosto 1591, si può dire che Luisa di Marillac è una Santa d'oggi e per oggi.   Proveniente da famiglia agiata, fin dalla fanciullezza frequenta gli studi propri della sua età e diviene abile nello svolgere i lavori domestici. Nella giovinezza prova una prima esperienza religiosa: vuole entrare nelle Suore Cappuccine, ma l'idea non ebbe seguito soprattutto per motivi di salute. A ventidue anni, morto il padre ed essendo già orfana di madre, sposa Antonio Le Gras, uomo onesto e credente. Alla fine di questo stesso anno diviene madre. Sempre fedele alla sua vita di pietà e all'amore verso i bisognosi, ha la fortuna di trovare nel suo cammino uomini che furono luminari nella sua epoca, come S. Francesco di Sales, i cui consigli dovevano esserle di così grande conforto in alcune difficoltà.   Vedova nel 1625 si vede libera di darsi interamente alla sua ardente vocazione: la carità verso i poveri. L'incontro con S. Vincenzo de' Paoli darà il defi...

Santa Matilde di Germania 14 marzo

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  Di principesca famiglia, nacque S. Matilde nella Sassonia. I cristiani genitori, consci della vanità delle grandezze umane, affidarono la fanciulla all'abadessa di Erfurt, perché la educasse all'amore e al desiderio delle virtù cristiane. Matilde corrispose alle premure dei genitori e alle sollecitudini della sua educatrice, e non ritornò in famiglia, se non quando seppe essere quella la volontà di Dio. Nell'anno 913 ella giurava fedeltà di sposa al principe Arrigo, figlio di Enrico duca di Sassonia. Questo matrimonio fu di grande vantaggio per Matilde. Infatti, il suo pio sposo, dopo la morte di Corrado re di Germania, nel 919, divenne imperatore. La modestia, l'umiltà, l'innocenza e tutte le egregie doti del suo nobile animo colpivano chiunque la mirasse, molto più di quanto l'abbagliasse la magnificenza delle vesti regali. Sovente la Santa si portava a visitare gli ammalati e i poveri. Le occupazioni del suo stato non permettevano d'occupare nelle prati...

Vaticano e B'Nai B'rith: una lunga storia resa breve

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C'è qualcosa di patetico e definitivo in questa  foto  di un Papa costretto su una sedia a rotelle che riceve la più alta onorificenza del B'Nai'Brith: come potrà mai la Chiesa riprendersi da un'immagine del genere? Era  il 30 maggio 2022  , quando Papa Francesco ricevette un premio da B'Nai'Brith (la più potente massoneria ebraica) per ringraziarlo del suo sostegno. Tutti i predecessori di Francesco, da Clemente XII in poi, hanno condannato in anticipo tale fedeltà alla setta dell'Anticristo. Tra molti altri documenti, non possiamo che raccomandare l'enciclica magisteriale di Leone XIII  Humanum genus  (20/04/1884). Tutti i suoi predecessori? No. In effetti, l'enciclica di Leone XIII sembrerebbe segnare l'inizio di una zona grigia, che diventa sempre più scura man mano che ci avviciniamo a Papa Francesco. Papa Francesco, durante l'udienza concessa a B'Nai'Brith il 30 maggio 2022, ha pronunciato un discorso che può essere trovato  qui...