Le religioni del mondo


LE RELIGIONI DEL MONDO PIÙ DIFFUSE 

Esistono innumerevoli religioni nel mondo e la maggior parte di esse è divisa in ulteriori sottogruppi. In generale, tutte le religioni cercano di aiutare le persone a capire il loro scopo e la loro esistenza in questo mondo, di spiegare cosa accade nell’aldilà e di dichiarare se c’è o meno una divinità e, in questo caso, istruiscono sul modo in cui ci dobbiamo rapportare ad essa. Le sette religioni nell’elenco in basso comprendono oltre il 95% dei seguaci religiosi in tutto il mondo.


Cattolicesimo romano e Cristianesimo

Esistono approssimativamente 1.3 miliardi di cattolici romani dichiarati intorno al mondo. Sebbene la Chiesa Cattolica Romana si sia sempre identificata con il Cristianesimo, esistono delle differenze fondamentali tra le due. I cattolici romani in generale si identificano come cristiani ma, ai fini di distinguere le due divisioni della fede cristiana, i seguaci del cattolicesimo romano vengono considerati cattolici, mentre i seguaci non-cattolici della fede cristiana vengono chiamati cristiani. Esistono approssimativamente 900 milioni di persone in tutto il mondo che professano di essere cristiani non cattolici. 

Il nome deriva dal fatto che i primi seguaci di Gesù di Nazaret furono chiamati cristiani (Atti 11:26), che significa letteralmente "piccoli Cristi". "Cristo" è la parola greca per l’ebraico Messia, "unto". 

Anche se i cristiani frequentemente si identificano con particolari confessioni quali i Battisti, Metodisti, Presbiteriani, Luterani, Pentecostali e Nazareni, Esseni si riconoscono universalmente come cristiani. Il cristianesimo spesso viene chiamato in senso collettivo "la chiesa", un termine indistinto che indica anche congregazioni locali, edifici e persino confessioni specifiche.

Islam

La parola “Islam” significa in senso letterale “sottomissione”, e, di conseguenza, un musulmano è "chi si sottomette a Dio". L’Islam si basa principalmente sugli scritti di Maometto, che sono riportati nel Corano. Oggi ci sono circa 1.3 miliardi di musulmani nel mondo. L’Islam è rappresentato in tutto il mondo. Anche se per la maggior parte viene associato con il Medio Oriente, le popolazioni musulmane più numerose si trovano in Asia. Indonesia, Malesia, Pakistan, Bangladesh, e India hanno un numero considerevole di persone nella loro popolazione che è di fede islamica.

Induismo

Induismo è una parola creata dal mondo occidentale per racchiudere il sistema dominante religioso e sociale dell’India. Tradizionalmente, coloro che chiamiamo indù si riferiscono alla loro religione come il “dharma”, che significa “la via” o “la religione”. Ci sono circa 900 milioni di indù nel mondo. Ovviamente, il maggior numero è in India. Dal momento che gli indiani sono emigrati in tutto il mondo, tuttavia, esistono molte comunità indù negli altri paesi. Il numero totale di indù in India è oggetto di controversia perché include fino a 300 milioni di "intoccabili" (dalit), i quali vengono ufficialmente annoverati come parte della struttura sociale indù ma ai quali non viene permesso di partecipare pienamente all’Induismo.

Buddismo

Il Buddismo si basa sugli insegnamenti di "Buddha", che significa "illuminato". Questa religione presenta numerose divisioni, ma "Buddismo" è l’unico termine appropriato che le includa tutte. I suoi seguaci, indipendentemente da quanto possano essere divergenti le loro credenze, sono felici di essere chiamati buddisti. Il Buddismo ha circa 360 milioni di seguaci e si trova al quarto posto, dopo il cristianesimo, l’islamismo e l’induismo. Il buddismo si originò in India. È predominante nelle sue forme più tradizionali nello Sri Lanka e in gran parte del Sudest Asiatico (Thailandia, Birmania, Laos e Cambogia). Inoltre ha assunto varie forme in molte altre nazioni asiatiche, particolarmente nel Tibet, Corea, Cina e Giappone. Oggi il Buddismo viene frequentemente adottato dagli occidentali, anche se spesso in forme non tradizionali.

Giudaismo

Il giudaismo ricava il suo nome dalla tribù di Giuda, una delle dodici antiche tribù di Israele. Quindi, letteralmente, è la religione di coloro che provengono dalla tribù di Giuda, chiamati giudei. Tuttavia, essere ebreo si riferisce a una identità etnica tanto quanto a una fede, e oggi ci sono molti ebrei non praticanti, sebbene siano felici di essere chiamati ebrei sia sul piano etnico che culturale. Oggi si calcolano circa 15 milioni di ebrei praticanti nel mondo.

Bahai

Il termine Bahai letteralmente significa "seguace di Baha" e si riferisce a Baha'ullah, il fondatore della religione. Bahai ha più di sette milioni di membri. Si origina in Iran ed è rappresentato in ben più di 200 paesi del mondo, secondo solo al Cristianesimo (in oltre 250), ma molto più avanti dell’Islam, che si trova in circa 175 paesi.

IL GIUDAISMO 

Il dizionario definisce giudeo come un “membro della tribù di giudea”, un “membro di una nazione in Palestina dal sesto secolo avanti cristo fino al primo secolo dopo cristo”, “una persona appartenente per la discendenza o per la conversione al giudaismo” e come “ colui che crede nella fede dei Giudei”.

Secondo il giudaismo rabbinico, un giudeo è colui che ha madre giudea o colui che si è ufficialmente convertito al giudaismo. Levitico 24:10 è solitamente citato per dare credibilità a questa dichiarazione di fede, anche se la Torah non dichiara che è necessario. I rabbini dicono che un giudeo non deve necessariamente seguire la legge ed il costume della tradizione giudea. Difatti un giudeo può non credere in Dio ma essere comunque Giudeo in quanto appartenente a questa cultura.

Altri rabbini invece dichiarano che se il credente non segue i principi della Torah e accetta i 13 principi di Fede dei Maimonidi, (il rabbi Moshe ben Maimon, uno dei più grandi scolari medievali sulla giudea), non può essere un giudeo. Sebbene questa persona sia geneticamente e biologicamente un giudeo, non ha reale connessione con il giudaismo.

Nella Torah, il primo dei cinque libri della Bibbia, in Genesi 14:13 vi è scritto che Abramo, riconosciuto come il primo giudeo, era definito “l’ebreo”. La parola giudeo viene dal nome “Giuda”, uno dei 12 figli di Giacobbe e una delle 12 tribù di Israele. Il nome giudeo era riferito solo agli appartenenti alla tribù di Giuda, ma quando il regno di Salomone fu diviso, (1Re 12), il termine iniziò ad essere utilizzato per riferirsi a tutti coloro che si trovavano nel regno di Giudea, che comprendeva le tribù di Giuda, Beniamino e Levi. Oggi molti credono che un giudeo sia colui che discende da Abramo, Isacco e Giacobbe, a prescindere dalla tribù di cui fa parte.

Vi sono cinque gruppi di Giudaismo nel mondo: ortodossi, conservativi, riformati, ricostruzionisti e umanisti. Credono cose diverse, ma hanno in comune alcuni principi:

• Dio è creatore di tutto ciò che esiste, Egli è uno solo, non ha un corpo e solo Lui è degno di lode, in quanto è regnante assoluto dell’universo.

• I primi cinque libri della Bibbia furono rivelati da Dio a Mosè. Non possono essere cambiati o riscritti.

• Dio ha parlato con il Suo popolo tramite i profeti.

• Dio gratifica l’uomo per le sue buone azioni e punisce per le malefiche.

Sebbene i cristiani abbiano molti principi comuni con loro, vi sono alcune differenze: i giudei danno estrema importanza alle azioni, per loro è tramite le azioni che vi è credenza nella fede.

I giudei non accettano l’idea Cristiana del peccato originale, secondo cui tutti gli uomini hanno ereditato il peccato di Adamo ed Eva che disubbidirono nel Giardino dell’Eden.

Il giudaismo afferma che essi possono rendere le loro vite sante e avvicinarsi a Dio, attraverso il mitzvoth, ovvero rispettando tutti i comandamenti divini.

Per i giudei, non vi sono intermediari tra l’uomo e Dio e non è necessario un Salvatore.

I 613 comandamenti presenti nel Levitico e altri libri, regolano ogni aspetto della loro vita. I dieci comandamenti, (Esodo 20:1-17; Deuteronomio 5:6-21), ne sono una sintesi.

Il Messia, unto e scelto da DIo, arriverà e radunerà tutti i giudei nella terra d’Israele. Vi sarà la resurrezione dai morti. Il tempio di Gerusalemme, distrutto dai Romani nel 70 d.c, sarà ricostruito.

Per quanto riguarda la persona di Gesù, vi sono varie posizioni. Per alcuni è un grande insegnante morale. Altri lo vedono come un falso profeta o come un idolo del cristianesimo. Alcuni non pronunciano neache il suo nome proprio perchè considerato un idolo del crisitanesimo.

I giudei sono spesso chiamati “il popolo di Dio”. Non per questo sono un popolo superiore rispetto agli altri. 

Nella Bibbia, in Esodo 19:5, vi è semplicemente scritto che Dio ha scelto Israele per ricevere la Torah, per adorare solo Dio, per rispettare il Sabbath e per celebrare le sue festività. I giudei non son superiori o migliori rispetto agli altri; furono solo scelti per essere una luce tra i Gentili per essere una benedizione per le altre nazioni.

DIFFERENZE TRA IL CRISTIANESIMO E IL GIUDAISMO

Tra le principali religioni del mondo, il Cristianesimo e il Giudaismo sono probabilmente le più simili. Entrambe credono in un Dio Onnipotente, Onnisciente, Onnipresente, Eterno e Infinito. Entrambe credono in un Dio che è Santo, Giusto e Retto, ma nello stesso tempo Amorevole, Clemente e Misericordioso. Il Cristianesimo e il Giudaismo condividono le Scritture ebraiche (l'Antico Testamento) come Parola di Dio autoritaria, nonostante il Cristianesimo includa anche il Nuovo Testamento. Sia il Cristianesimo che il Giudaismo credono nell'esistenza del Cielo, la dimora eterna dei giusti, e dell'Inferno, la dimora eterna dei malvagi (nonostante non tutti i Cristiani e non tutti gli Ebrei credano nella durata eterna dell'Inferno). Il Cristianesimo e il Giudaismo hanno in pratica lo stesso codice etico, comunemente noto come giudaico-cristiano. 

Sia il Cristianesimo che il Giudaismo insegnano che Dio ha un piano speciale per la nazione di Israele e il popolo ebraico.

La differenza determinante tra il Cristianesimo e il Giudaismo è la Persona di Gesù Cristo. Il Cristianesimo insegna che Gesù Cristo rappresenta il compimento delle profezie dell'Antico Testamento del Messia/Salvatore imminente (Isaia 7:14; 9:6-7; Michea 5:2). Il Giudaismo spesso riconosce Gesù come un buon maestro, e forse anche un profeta di Dio. Il Giudaismo non crede che Egli sia il Messia. Facendo un passo avanti, il Cristianesimo insegna che Gesù fu Dio incarnato (Giovanni 1:1,14; Ebrei 1:8). Il Cristianesimo insegna che Dio divenne umano nella Persona di Gesù Cristo, affinché potesse offrire la Propria vita come scotto per il prezzo dei nostri peccati (Romani 5:8; 2 Corinzi 5:21). Il Giudaismo nega fermamente che Gesù fosse Dio, o che tale sacrificio fosse necessario.

Gesù Cristo simboleggia la distinzione alla base del Cristianesimo e del Giudaismo. La Persona e l'opera di Gesù Cristo sono i problemi fondamentali sui quali il Cristianesimo ed il Giudaismo non riescono a trovare un accordo. I leader religiosi di Israele, ai tempi di Gesù, Gli chiedevano: "Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto? E Gesú disse: «Sí, io lo sono. E voi vedrete il Figlio dell'uomo sedere alla destra della Potenza e venire con le nuvole del cielo»" (Marco 14:61-62). Ma essi non credettero alle Sue parole, e non Lo accettarono come Messia.

Gesù Cristo rappresenta la realizzazione delle profezie ebraiche di un Messia imminente. Il Salmo 22:14-18 descrive un evento inequivocabilmente simile alla crocifissione di Gesù: "Sono versato come acqua, e tutte le mie ossa sono slogate il mio cuore è come cera che si scioglie in mezzo alle mie viscere. Il mio vigore si è inaridito come un coccio d'argilla e la mia lingua è attaccata al mio palato; tu mi hai posto nella polvere della morte. Poiché cani mi hanno circondato; uno stuolo di malfattori mi ha attorniato; mi hanno forato le mani e i piedi. posso contare tutte le mie ossa; essi mi guardano e mi osservano. Spartiscono fra loro le mie vesti e tirano a sorte la mia tunica." Chiaramente, questa profezia messianica non può riferirsi ad altri che a Gesù Cristo, la cui Crocifissione compì ognuna di queste previsioni (Luca 23; Giovanni 19).

Non esiste descrizione più dettagliata di Gesù di quella fatta in Isaia 53:3-6, "Disprezzato e rigettato dagli uomini, uomo dei dolori, conoscitore della sofferenza, simile a uno davanti al quale ci si nasconde la faccia, era disprezzato, e noi non ne facemmo stima alcuna. Eppure egli portava le nostre malattie e si era caricato dei nostri dolori; noi però lo ritenevamo colpito, percosso da DIO ed umiliato. Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è caduto su di lui, e per le sue lividure noi siamo stati guariti. Noi tutti come pecore eravamo erranti, ognuno di noi seguiva la propria via, e l'Eterno ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti".

L'Apostolo Paolo, un ebreo e seguace estremo del Giudaismo, incontrò Gesù Cristo in una visione (Atti 9:1-9) e divenne il maggiore testimone di Cristo, nonché l'autore di circa metà del Nuovo Testamento. Paolo capì la differenza tra il Cristianesimo e il Giudaismo più di chiunque altro. Qual era il messaggio di Paolo? "Infatti io non mi vergogno dell'evangelo di Cristo, perché esso è la potenza di Dio per la salvezza, di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco" (Romani 1:16).

IL PANTEISMO

Il Panteismo è l’idea che ritiene Dio essere ogni cosa e ogni individuo. Il Panteismo è simile al politeismo (credere in molti dei), ma va al di là del politeismo e insegna che ogni cosa è Dio

Un albero è Dio, una roccia è Dio, un animale è Dio, il cielo è Dio, il sole è Dio, tu sei Dio, ecc. il Panteismo è il presupposto alla base di molti culti e di molte false religioni (esempio: nell’Induismo e nel Buddismo in una certa misura, nei vari culti dell’unificazione e tra gli adoratori di “madre natura”).

La Bibbia insegna il Panteismo? No, non lo insegna. Tuttavia molte persone confondono la dottrina dell’ onnipresenza di Dio con il Panteismo. Il Salmo 139:7-8 afferma: “Dove me ne andrò lungi dal tuo spirito? e dove fuggirò dal tuo cospetto? Se salgo in cielo tu vi sei; se mi metto a giacere nel soggiorno dei morti, eccoti quivi”. L’onnipresenza di Dio significa che Egli è presente ovunque. Non c’è posto nell’universo dove Dio non sia presente. Questa non è la stessa cosa del panteismo. Dio è ovunque , ma non è ogni cosa. Sì, Dio è “presente” in un albero e in una persona, ma non fa di quell’albero una persona divina. Dunque il Panteismo non è per nulla un credo biblico.

Le argomentazioni più chiare contro il Panteismo sono i molti avvertimenti che ci mettono in guardia del pericolo dell’idolatria. La Bibbia proibisce l’adorazione degli idoli, degli angeli, degli oggetti celesti, degli elementi della natura, ecc. se il Panteismo fosse vero, non sarebbe sbagliato adorare tali oggetti, perché quell’oggetto sarebbe, infatti, Dio. Se il Panteismo fosse vero adorare una roccia oppure un animale avrebbe esattamente il valore dell’adorare Dio, in quanto essere invisibile e spirituale. La denuncia chiara e consistente contro l’idolatria, nella Bibbia, è argomentazione conclusiva contro il panteismo.

IL GIAINISMO

Il Giainismo ebbe inizio nel sesto secolo come movimento di riforma all’interno dell’Induismo. È basato sugli insegnamenti del suo fondatore, Mahavira. Credendo che una vita di abnegazione fosse il modo giusto per raggiungere "l’illuminazione", egli vagò nudo e muto in giro per tutta l’India per 12 anni, affrontando difficoltà e subendo abusi. In seguito, egli prese con sé alcuni discepoli e predicò la sua fede rinnovata. Mahavira si oppose veementemente all’idea di riconoscere o adorare un essere supremo. Nonostante egli avesse negato l’esistenza di uno o più dei da venerare, così come altri leader religiosi, fu in seguito divinizzato dai suoi seguaci. Fu nominato il ventiquattresimo Tirthankara, l’ultimo e il più grande tra tutti i saggi. Secondo gli scritti giainisti, Mahavira discese dal cielo, non commise mai alcun peccato e attraverso la meditazione si liberò da ogni desiderio terreno.

Il Giainismo è una religione di estremo legalismo, in quanto in esso la salvezza può essere ottenuta solo attraverso il cammino dell’ascetismo (rigida abnegazione). Non esiste libertà in questa religione, solo regole, principalmente i Cinque Grandi Voti, ovvero la rinuncia a: 1) uccidere esseri viventi, (2) mentire, (3) l’avarizia, (4) il piacere sessuale e (5) gli attaccamenti terreni. Si devono evitare completamente le donne perché si pensa che siano la causa di tutti i tipi di mali.

Come tutte le false religioni, il Giainismo è incompatibile con il Cristianesimo. Prima di tutto, la Bibbia condanna l’adorazione di ogni altro dio eccetto L' ETERNO, il Dio vero e vivente. "Io sono l'Eterno, il tuo DIO […] Non avrai altri dei davanti a me” (Esodo 20:2,3). “Io sono l'Eterno e non c'è alcun altro; fuori di me non c'è DIO” (Isaia 45:5). Mahavira non era affatto un dio, bensì un uomo. Come tutti gli uomini, egli è nato, ha peccato ed è morto. Non ha raggiunto la perfezione senza peccato. Solo un Uomo ha vissuto perfettamente, il Signore Gesù Cristo che "è stato tentato in ogni cosa come noi, senza però commettere peccato" (Ebrei 4:15).

In secondo luogo, la Bibbia afferma chiaramente che seguire le leggi e gli insegnamenti, persino quelli provenienti dal Vero Dio Vivente, non comporterà mai la giustizia richiesta per la nostra salvezza. “Sapendo che l'uomo non è giustificato per le opere della legge” (Galati 2:16). La Bibbia insegna che la salvezza avviene per grazia attraverso la fede nel sangue versato da Gesù Cristo (Efesini 2:8-9), il Quale portò i nostri peccati sulla croce affinché potessimo condividere la Sua giustizia "Poiché egli ha fatto essere peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato, affinché noi potessimo diventare giustizia di Dio in lui." (2 Corinzi 5:21). Gesù allevia i fardelli della gente, mentre il Giainismo li aumenta.

Infine, due dei "grandi voti" del Giainismo contraddicono direttamente la parola rivelata di Dio. Anche se evitare l’avarizia, la menzogna e gli attaccamenti terreni sono principi lodevoli, evitare il piacere sessuale, se portato ai suoi estremi, comporterebbe la fine dell’umanità. Per assicurarsi la sopravvivenza della specie umana sulla Terra, Dio ha offerto il dono dell’impulso sessuale. All’interno dei limiti del santo matrimonio, l’impulso sessuale trova la sua completa soddisfazione e allo stesso tempo viene assicurato il futuro della nostra specie (Genesi 1:28, 2:24, 9:1). Oltretutto, uno dei principi del Giainismo è ahimsa, il divieto di uccidere qualsiasi essere vivente. Ciò contraddice sia l’Antico che il Nuovo Testamento, in cui Dio consegnò gli animali per provvedere cibo all’umanità (Levitico 11 ed Atti 10).

Come tutte le false religioni, il Giainismo è un’altra menzogna di Satana, il cui desiderio è quello di intrappolarci in un sistema che concentra l’attenzione su noi stessi, in una introspezione della mente e dello spirito che ci faccia credere di essere degni per mezzo dell’abnegazione e del rispetto delle leggi. Gesù ci ha comandato di morire a noi stessi e di vivere per Lui e, per mezzo di Lui, per gli altri. Il fallimento del Giainismo nel suo non avanzare oltre certe aree dell’India parla chiaramente da sé sul fatto che non faccia fronte al bisogno umano universale. 
Ciò è in netto contrasto con Gesù Cristo, il cui impatto è universale.

L’INDUISMO 

L’induismo è una delle religioni più antiche, difatti i suoi testi sacri risalgono al 1400, 1500 a.c.

E’ una religione molto complessa, poichè ha milioni di divinità. Ha inoltre molti principi. E’ la terza religione al mondo. Nacque in India e Nepal.

I testi principali sono I Veda, (considerati i più importanti), i Ramayana, i Upanishadas e i Mahabharata. Questi scritti contengono inni, filosofie, riti, poemi e storie dalle quali gli induisti traggono il loro credo. Vi sono anche altri testi come i Brahmanas, i Sutras e I Aranyakas.

Nonostante spesso si consideri l’induismo come politeistica, poichè ha 330 divinità riconosciute, ha una divinità che considera suprema, Brahma. Brahma è un’entità che possiede ogni parte della realtà e dell’esistenza dell’universo. Brahma è impersonale, inconoscibile ed esiste in tre forme separate: Brahma, creatore; Vishnu, preservatore; e Shiva, distruttore. Queste tre facce di Brahma son visibili anche attraverso la reincarnazione di esse in altre divinità. E’ difficile sintetizzare la loro teologia poichè contiene vari aspetti di altri sistemi teologici. Difatti l’induismo può essere:

1) monoteista: solo una cosa esiste; scuola di Sankara

2) panteista: solo un’entità divina esiste che si identifica con Dio; Brahmanismo

3) panenteistica: il mondo fa parte di Dio; scuola di Ramanuja

4) teistica: solo un Dio, diverso dal creatore; induismo Bhakti

Osservando altre scuole, l’induismo può essere anche atea, deista e persino nichilista. Poichè vi sono così tante differenze, cos’è che invece hanno in comune e che li fa sentire induisti? L’unico elemento che li accomuna e che li rende tutti induisti è credere nella veridicità dei testi Veda.

I Veda sono molto più che libri teologici. Essi contengono una ricca mitologia sulle divinità che intreccia mito, teologia e storia. Questa mitologia teologica ha radici talmente profonde nella storia e cultura dell’India che rifiutarne la veridicità corrisponde ad opporsi all’India stessa. Se un sistema corrisponde e accetta la cultura Indiana e tutta la sua mitologia e storia, allora può essere considerata induista, anche se atea, nichilista o teista. Questa apertura può creare confusione per un occidentale che ricerca la logica e la razionalità anche nelle religioni. Anche se, in realtà, i cristiani stessi non son poi così logici se dichiarano di credere in Dio, ma praticamente vivono come atei, rinnegando Cristo con le loro vite. Per gli induisti il conflitto è una contraddizione logica e genuina. Per un cristiano il conflitto non è altro che ipocrisia.

L’induismo considera il genere umano come divino. Poichè Brahma è tutto,.l’induismo afferma che tutti son divini. Atman è tutt’ uno con Brahman. Tutto ciò che non appartiene a lui è considerata un’illusione. Lo scopo di un induista è diventare tutt’uno con Brahman, cessando di esistere come individuo da lui distaccato. Questa libertà è chiamata “moksha”. Fino a che moksha è presente, l’induista crede che sarà reincarnato fino a che non arriverà alla consapevolezza della verità, cioè che solo Brahman e nient’altro esiste. La reincarnazione dipende dal karma, che ne governa l’equilibrio. Cosa si compie nel passato ha conseguenze nel futuro.

L’induismo è fortemente diverso dal Cristianesimo. Il crisitanesimo ha un solo Dio, che è sia persona, sia conoscibile, (Deuteronomio 6:5; 1 Corinzi 8:6); ha un solo libro di Scritture; Dio ha creato il mondo e tutto ciò che vi vive, (Genesi 1:1, Ebrei 11:3); l’uomo è stato creato da Dio, a Sua imagine e somiglianza e l’uomo vive una sola volta, (Genesi 1:27, Ebrei 9:27,28); insegna che la salvezza è attraverso Gesù Cristo, (Giovanni 3:16, 6:44; 14:6; Atti 4:12). L’induismo fallisce come sistema religioso perchè non riconosce Gesù come unica incarnazione di Dio come unico Salvatore per l’umanità.

GLI HARE KRISHNA 

L'origine del Movimento Hare Krishna, chiamato anche Visnuismo Gaudiya o Visnuismo Chaitanya, è promossa per mezzo della Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna (o ISKCON). Hare Krishna è una setta mistica dell'Induismo. Di solito viene classificata come forma monoteistica dell'Induismo, in quanto gli Hare Krishna credono che tutte le divinità siano semplicemente varie manifestazioni di un dio, Visnu o Krishna. Il "monoteismo" del Movimento Hare Krishna è tuttavia un po' confuso, in quanto Sri Krishna ha una "consorte eterna" di nome Srimati Radharani; insieme, Krishna e Radharani formano la "Coppia Divina."

Il Movimento Hare Krishna risale al quindicesimo secolo (1486) quando il suo fondatore, Chaitanya Mahaprabhu, cominciò ad insegnare che Krishna era il Signore supremo al di sopra di ogni altro dio. Mahaprabhu proponeva un metodo di fede devozionale nel quale chi aderiva al Visnuismo Gaudiya entrava in una relazione con Krishna, ed esprimeva la sua adorazione per lui per mezzo della danza e del canto. Le dimostrazioni pubbliche di adorazione di Mahaprabhu gli fecero ottenere un grande seguito, in parte dovuto al forte contrasto con le espressioni spassionate ed ascetiche comuni all'Induismo. Questa setta, nonostante sia distinta dall'Induismo per via della sua singola adesione a Krishna, è ancora molto Indù, in quanto persino Krishna non è altro che una manifestazione (o "Avatar") di Visnu, una delle classiche divinità dell'Induismo. Inoltre, gli Hare Krishna mantengono il Bhagavad Gita, una Scrittura Indù, oltre le dottrine del karma e della reincarnazione.

L'obiettivo finale degli Hare Krishna è ottenere una relazione trascendentale ed amorevole con il Signore Krishna. Hare fa riferimento a "la potenza di piacere di Krishna." Per via della loro devozione mistica, espressa nel canto e nella danza, gli Hare Krishna possono essere comparati con i musulmani sufiti (i "Dervisci rotanti") ed alcune espressioni mistiche del Cristianesimo che enfatizzano le esperienze estatiche e la trascendenza mistica.

Hare Krishna è piuttosto esigente nei confronti dei suoi seguaci. Per diventare membri, bisogna scegliere un guru e diventare suoi discepoli. Questo guru è determinante per ottenere l'illuminazione; si dice che senza un guru sia impossibile ottenere la coscienza di Krishna. I seguaci si sottomettono ai loro guru come maestri spirituali e li adorano persino come dei. L'intera vita di un seguace deve essere centrata su Krishna, nella pratica e nella devozione. L'ISKCON porta i suoi membri in ambienti comuni, in cui tutto è deliberatamente centrato su Krishna. In queste comunità, viene importata la maggior parte della cultura indiana o indù. Bisogna notare che queste comunità sono state aspramente criticate da alcuni ex-membri, e l'ISKCON ha affrontato procedimenti penali relativi a pratiche illegali ed immorali, incluso l'abuso minorile diffuso, che avrebbero avuto luogo all'interno del movimento.

Le credenze degli Hare Krishna sono tipicamente indù e non sono compatibili con il Cristianesimo biblico. Prima di tutto, la visione di Dio è praticamente panteistica, ovvero essi credono che Dio sia ogni cosa e si trovi in ogni cosa. Per gli Hare Krishna, Dio è tutto e tutto è Dio. Per il cristiano, Dio è trascendente, Egli è al di sopra della Sua Creazione. Uno dei punti principali del pensiero dell'ISKCON è che da soli possiamo in realtà ottenere l'unità relazionale con Dio. L'obiettivo degli Hare Krishna è quello di raggiungere "la coscienza di Krishna," una sorta di illuminazione. Si tratta della più profonda forma di identificazione con Krishna. Poiché l'ISKCON è in realtà Indù, si può ascrivere ad una visione panteistica di Dio e dunque insegnare che l'uomo è alla fine identico a Dio. Si tratta di una vecchia bugia, che risale al Giardino dell'Eden: "Sarete come DIO" (Genesi 3:5).

Come tutte le false religioni, Hare Krishna richiede l'adoperarsi in una serie di opere per ottenere la salvezza. Sì, la devozione e la relazione vengono inserite nel sistema di credenze, ma si generano dalle opere, dal bhakti-yoga alla meditazione davanti ad un altare, fino alla raccolta fondi. Cantare è parte fondamentale dell'Hare Krishna. Sri Chaitanya raccomandò che i suoi seguaci cantassero 100.000 nomi santi ogni giorno. Il canto viene facilitato dall'uso di un mala, un rosario con 108 grani. È vietato mangiare carne, così come mangiare al ristorante, per via della credenza secondo la quale il cibo mantiene la coscienza del cuoco: ingerire qualcosa preparata da uno chef arrabbiato farà arrabbiare anche la persona che la mangia. Nell'Hare Krishna, è sempre possibile cantare di più, danzare di più e lavorare più duramente, per timore che parte del debito karmico rimanga nei fedeli ed impedisca di entrare nella coscienza di Krishna.

L'abnegazione ed il sacrificio sono allo stesso modo cruciali per la salvezza dell'Hare Krishna. La salvezza, secondo l'ISKCON, si intreccia completamente con il concetto Indù del karma, o la giustizia retributiva. Questo insegnamento prevede una credenza nella reincarnazione e/o nella trasmigrazione dell'anima. Le opere di una persona, che siano buone o cattive, vengono calcolate e giudicate dopo la morte. Se le opere di una persona sono buone, egli continua a reincarnarsi in forme più elevate; se le sue opere sono cattive, diventerà una forma di vita minore. È solo quando le opere buone hanno controbilanciato le cattive che i cicli di rinascita cessano e si realizza la sua unità con Krishna.

Quanto è differente Krishna dal Dio compassionevole e misericordioso della Bibbia, il Quale "ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna" (Giovanni 3:16). La Bibbia afferma chiaramente la salvezza per mezzo della grazia, attraverso la fede nel sangue versato da Gesù Cristo (Efesini 2:8-9). "Poiché egli ha fatto essere peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato, affinché noi potessimo diventare giustizia di Dio in lui" (2 Corinzi 5:21). Nessun quantitativo di opere buone può far raggiungere la salvezza. Gli Hare Krishna, come il resto dell'umanità, hanno solo una speranza per la vita eterna: Gesù Cristo, crocifisso, risorto ed esaltato per sempre. Ogni altro sentiero porta alla distruzione. Gesù Stesso disse: "sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me" (Giovanni 14:6). "E in nessun altro vi è la salvezza, poiché non c'è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati" (Atti 4:12).

 IL BUDDISMO

Il buddismo è una delle religioni principali nel mondo in termini di aderenza, distribuzione geografica e influenza socio culturale.

Nata come religione orientale, sta prendendo piede in maniera influente e popolare anche in occidente. E’ unica nel suo genere, sebbene abbia alcuni elementi simili all’induismo, come il karma, (etica sulla causa-effetto), maya, ( la natura illusoria del mondo) e samsara, (il ciclo di reincarnazione). I buddisti credono che lo scopo della vita sia raggiungere l’illuminazione.

Il fondatore del buddismo, Siddhartha Guatama, nacque in India nel 600 a.c. Essendo ricco, visse in maniera lussuosa, considerando poco il mondo attorno. I suoi genitori volevano preservarlo dalle sofferenze del mondo esterno e non volevano che fosse influenzato da una qualche religione.

Tuttavia, un giorno ebbe una visione di un cadavere, di un anziano e di un malato. Ebbe una quarta visione di un sacerdote ascetico, sereno perché aveva abbandonato il lusso. Vedendo la serenità del sacerdote, decise di diventare ascetico. Abbandonò la sua vita di benessere e ricercò l’illuminazione attraverso l’austerità ed era solito fare intense meditazioni. Divenne un leader per altri. È culminante un evento nella sua vita. Un giorno, seduto sotto un fico, ( chiamato l’Albero Bodhi), con una ciotola di riso, decise che avrebbe meditato fino al raggiungimento dell’illuminazione, anche fino alla morte, se necessario. Dopo tentazioni e travagli, raggiunse l’illuminazione il mattino seguente. Per questo fu chiamato “l’Illuminato” o il “Budda”. Dopo questa consapevolezza, iniziò ad insegnare ai suoi seguaci, tra i quali cinque divennero i suoi primi discepoli.

Cosa ha scoperto Gautama? L’illuminazione è una via di mezzo, non si trova nel lusso estremo. Scoprì anche quattro nobili verità: 

1) vivere è soffrire ( dukha), 

2) soffrire è causato dal desiderio, (tanha, o “attaccamento”), 

3) la sofferenza può finire quando si eliminano le passioni a cui si è attaccati, 

4) e questo può essere raggiunto percorrendo un nobile sentiero. Il nobile sentiero consiste nell’avere

- una giusta visione,

- una giusta intenzione,

- un buon dialogo,

- giuste azioni,

- essere un sacerdote,

- impegno verso le giuste cose,

- meditazione,

- concentrazione, (focus). 

Gli insegnamenti di Budda son raccolti nella “Tripataka”; o i “tre cesti”.

In comune con l’induismo vi sono: la reincarnazione, il karma, maya e la tendenza a comprendere la realtà con un orientamento panteistico. Il buddismo offre anche un’elaborata teologia di divinità. Come l’induismo, il buddismo ha visioni particolari sull’idea di divinità. Alcuni buddisti son atei, altri panteisti, altri teistici. Il buddismo classico non si esprime sulla figura divina ed è perciò atea.

Il buddismo odierno è diverso. Può essere diviso in due gruppi: Theravada, ( piccolo vaso), e Mahayana, (grande vaso). Theravada è una forma monastica che riserva l’illuminazione solo per i sacerdoti, mentre per l’altro gruppo essa può essere raggiunta anche dai laici. All’interno di questi gruppi vi sono poi altre categorie come Tendai, Zen, Ryobu, Shingon, Nicheren ed altre.

Il Budda non si considerava una divinità. Piuttosto una persona necessaria per mostrare questa via agli altri. Dopo la sua morte alcuni lo elevarono a divinità, nonostante non tutti i suoi seguaci lo consideravano tali. Nella Bibbia è però scritto chiaramente che Gesù è figlio di Dio, ( Matteo 3:17, “ ed una voce del cielo disse: “questo è mio figlio, Colui che amo; in Lui son compiaciuto”), e che Lui e Dio sono uno, (Giovanni 10:30). Non ci si può definire cristiani se non si dichiara e non si riconosce che Gesù è Dio.

Nella Bibbia è scritto che il peccato è un problema che avrà conseguenze eterne per l’uomo. Nel buddismo, invece, non c’è bisogno di un salvatore. Per un credente Gesù è l’unico che può salvare dalla dannazione eterna. Per il buddista vi è solo una visione che comprende una vita eticamente corretta e una centralità della meditazione che porta all’illuminazione e poi al nirvana. Per raggiungere ciò sono necessarie molte reincarnazioni per pagare il proprio debito con il karma. E’ una religione di filosofia morale ed etica, che comprende una vita di rinunce. La realtà è impersonale e non vi è amore. Dio è visto come un’illusione e il peccato come un errore non morale. In questo modo persino la nostra personalità diventa un’illusione.

Non considerano la creazione, perché per loro non vi è né inizio, né fine. Vi è invece un infinito ciclo di nascita e morte e sofferenza. I cristiani invece sanno che Gesù è morto per loro cosicchè non dobbiamo soffrire per l’eternità. I cristiani sanno che c’è molto più che sofferenza e morte, “ è stato rivelato attraverso la rivelazione del nostro Salvatore, Gesù Cristo, che ha sconfitto la morte e ha portato vita e immortalità attraverso la parola,” (2Timoteo 1:10).

Il buddismo insegna che nirvana è il più alto stato di esistenza ed è raggiungibile individualmente. Nirvana non ha una spiegazione logica o razionale, non può essere insegnato, ma solo realizzato. Al contrario gli insegnamenti di Gesù sul paradiso, sono chiari. Ci ha insegnato che i nostri corpi fisici moriranno, ma le nostre anime saranno con lui, in cielo, (Marco 12:25). Il budda ha insegnato che non abbiamo anime individuali, esse sono solo illusioni. Per loro non vi è un Padre misericordioso che ha mandato Suo figlio a morire per le nostre anime, per la nostra salvezza, per raggiungere la Sua gloria.

 IL KARMA

Il karma è un concetto teologico che nasce nel buddismo e nell’induismo. Il karma non è altro che un’idea riguardante la reincarnazione. Secondo questa idea la reincarnazione dipende da come hai vissuto. Se durante la vita sei gentile, buono e santo, sarai ricompensato reicarnandoti in una bella vita, (nella reincarnazione si cambia corpo). Se invece vivi in maniera egoista e crudele verso gli altri sarai reincarnato in una vita poco piacevole. In poche parole nella prossima vita raccoglierai ciò che hai seminato in questa. Il karma è quindi basato sul principio teologico della reincarnazione. La Bibbia non condivide l’idea della reincarnazione, nè del karma.

In Ebrei 9:27 vi è scritto: “l’uomo è destinato a morire una volta soltanto, e dopo la morte deve essere giudicato..”. In questo versetto la Bibbia rende chiari due concetti. In primo luogo, dichiara che siamo destinati a nascere e morire una volta soltanto. In secondo luogo, la Bibbia dichiara che saremo giudicati dopo la morte, quindi, non vi è una seconda possibilità a vivere una vita migliore, una volta che si è morti. Hai solo una vita per vivere secondo il piano di Dio per te.

Nella Bibbia si parla spesso del raccogliere ciò che si è seminato. In Giobbe 4:8, “Io per me ho visto che coloro che arano iniquità e seminano tormenti, ne mietono i frutti.” Nel Salmo 126:5, “Quelli che seminano con lacrime, mieteranno con canti di gioia”. In Luca 12:24, “Osservate i corvi: non seminano, non mietono, non hanno dispense, nè granaio, eppure Dio li nutre. E voi quanto più degli uccelli valete!

In tutte queste affermazioni si sottolinea che si raccoglie in questa vita, non in una vita futura. Si tratta di un impegno quotidiano, che dipende dalle azioni che compiamo ogni giorno. Per di più ciò che semini in questa vita sarà giudicato dopo la morte, attraverso un punimento o una ricompensa.

La vita dopo la morte, di cui parla la Bibbia, non è una rinascita attraverso la reincarnazione in un nuovo corpo, su questa terra. Si tratta di una vita all’inferno nell’eterna sofferenza, (Matteo 25:46), oppure una vita in paradiso con Gesù, il quale è morto proprio per permetterci di vivere con Lui per tutta l’eternità. E’ per questo scopo che dovremmo lavorare sulla terra. L’apostolo Paolo ha scritto in Galati 6:8-9, “Perchè chi semina per la sua carne, mieterà corruzione dala carne; ma chi semina per lo Spirito mieterà dallo Spirito vita eterna. Non ci scoraggiamo di fare il bene, perchè se non ci stanchiamo, mieteremo a suo tempo”. Infine, dobbiamo ricordare che è stato attraverso la morte di Gesù che abbiamo la possibilità della vita eterna. In Efesini 2:8-9 vi è scritto: “Infatti è per grazia che siete stati salvati mediante la fede, e ciò non viene da voi, ma è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinchè nessuno se ne vanti.” Perciò la reincarnazione ed il karma sono incompatibili con ciò che la Bibbia insegna sulla vita, la morte e sull’eternità.

L’ISLAM 

La religione dell’islam nacque nel settimo secolo dopo cristo. Essa fu fondata da Muhammad. Dichiarò di aver visto l’angelo Gabriele, il quale, secondo I suoi racconti, continuò ad apparirgli per 23 anni, fino alla sua morte, giorno in cui l’angelo gli rivelò le parole di Dio stesso, ( chiamato Allah in arabo). Le rivelazioni dell’angelo son raccolte nel Qur'an, libro sacro per i musulmani, che lo considerano l’ultima rivelazione di Allah.

I musulmani credono che il Qur’an sia la parola perfetta e pre esistente di Allah stesso. Tutti i musulmani rifiutano ogni traduzione del Qur’an, in quanto solo la versione in arabo è ritenuta valida. Oltre al Qur’an, vi è poi la Sunnah, considerata la seconda fonte di regole religiose. La Sunnah fu scritta dai compagni di Muhammad, i quali descrissero le sue azioni e le sue parole.

I principi fondamentali dell’islam sono: credere che Allah sia l’unico vero Dio, credere che Muhammad sia il suo profeta. Dichiarando questi due fondamenti avviene la conversione all’Islam. La parola musulmano significa “ colui che è sottomesso ad Allah”. L’islam dichiara di essere la religione madre da cui son derivate tutte le altre, compreso il cristianesimo ed il giudaismo.

I musulmani fondano la propria vita su cinque pilastri:

1. la testimonianza della propria fede: vi è un solo Dio, Allah, e Muhammad è il suo messaggero e profeta.

2. la preghiera: ogni giorno ve ne sono cinque.

3. le offerte: bisogna donare ai poveri, in quanto tutto ci è stato dato da Allah.

4. il digiuno: tutti i musulmani devono digiunare durante il Ramadan, il nono mese del calendario islamico.

5. Hajj: il pellegrinaggio alla Mecca, da fare almeno una volta nella vita, durante il dodicesimo mese del calendario islamico.

Questi cinque pilastri son rispettati con serietà e devozione. Come I cristiani, I musulmani sono monoteisti, ma, al contrario dei cristiani, l’islam rifiuta l’idea della Trinità. L’islam accetta alcuni brani della Bibbia, come la Legge e I Vangeli, ma ne rifiuta il resto perchè non è considerato ispirato.

L’islam dichiara che Gesù era solo un profeta e non il figlio di Dio. Solo Allah è Dio e non credono che Egli possa avere un figlio. Credono quindi che Gesù sia solo un uomo, creato come Adamo. Non credono Gesù sia morto sulla croce, ignorando così il principale fondamento del Cristianesimo.

Infine, l’islam insegna che il paradiso può essere raggiunto attraverso le buone azioni e l’obbedienza al Qur’an.

Al contrario la Bibbia insegna che l’uomo può essere salvato solo attraverso la Grazia e l’amore di Dio, mediante la fede in Cristo, (Efesini 2:8-9).

Chiaramente, l’islam ed il cristianesimo non possono essere entrambe vere. L’unico vero profeta o è Gesù o è Muhammad. La parola di Dio o è la Bibbia, o è il Qur’an. La salvezza si ottiene o credendo il Gesù Cristo o osservando i cinque pilastri. Perciò le due religioni non possono essere entrambe valide.

LA SCIENTOLOGIA

La scientologia è una religione difficile da riassumere. Fu fondata nel 1953 da L. Ron Hubbard, regista di fiction. La fondò quattro anni dopo che disse: “ Mi piacerebbe iniziare una religione, che possa essere in sintonia con la ricchezza”. Fu anche grazie a questo che Hubbard divenne multi milionario.

La scientologia insegna che il genere umano è immortale, ( definito “Thetan”); non originario di questo pianeta, ma che l’uomo è bloccato su questo pianeta per l’energia, lo spazio ed il tempo, (MEST). La salvezza per la scientologia si ottiene attraverso un processo chiamato “auditing” o ”engrams”. In questo processo i brutti ricordi, che creano un blocco energetico, sono rimossi. E’ un processo costoso che può arrivare a costare centinaia di migliaia di dollari. Quando tutti gli engrammi son rimossi, il Thetan può di nuovo avere il controllo sul MEST invece che esserne, a sua volta, controllato. Fino alla salvezza, ogni Thetan viene continuamente reincarnato.

La scientologia è una religione estremamente costosa, in quanto vi è un prezzo per ogni aspetto di essa. E’ inoltre una religione d’elitè e punitiva contro coloro che decidono di allontanarsene. Le sue “scritture” comprendono ciò che L.Ron Hubbard ha insegnato o scritto.

Anche se la scientologia dichiara di essere compatibile con il cristianesimo, in realtà non è così. Nella Bibbia si insegna che Dio è l’unico creatore del mondo, (Genesi 1:1), l’uomo fu creato da Dio, (Genesi 1:27), l’unica salvezza per l’uomo avviene attraverso la grazia mediante la fede in Gesù Cristo, (Filippesi 2:8), la salvezza è un dono gratuito, (Efesini 2:8-9), Gesù Cristo è vivo e si trova alla destra di Dio, Suo Padre, (Atti 2:33, Efesini 1:20, Ebrei 1:3), aspettando il momento in cui Lui radunerà il Suo popolo per farlo risedere per sempre con Lui in cielo. Gli altri saranno dannati all’inferno, separati da Dio per sempre, (Apocalisse 20:15).

La scientologia rifiuta l’esistenza di Dio, del paradiso e dell’inferno. Per loro Gesù è stato solo un buon insegnante mandato a morte ingiustamente. La scientologia differisce dal cristianesimo su ogni dottrina fondamentale. Le seguenti sono le differenze fondamentali.

Dio: la scientologia crede che vi sono tante divinità, tra le quali alcune sono più importanti. Al contrario, la Bibbia riconosce che vi è un solo Dio che si è rivelato attraverso la Bibbia e mediante Gesù Cristo. Coloro che credono in Lui non possono accettare il falso concetto di Dio insegnato dalla scientologia.

Gesù Cristo: la scientologia rifiuta l’aspetto divino di Cristo. Non gli assegnano la visione biblica, ma piuttosto lo considerano come una divintà inferiore che è diventato importante e leggendario con il passare del tempo. La Bibbia invece, insegna chiaramente che Gesù è Dio fatto carne e attraverso la Sua incarnazione è diventato il sacrificio per i nostri peccati. E’ attraverso la morte e la resurrezione di Cristo che possiamo avere la speranza della vita eterna con Dio, (Giovanni 3:16).

Peccato: la scientologia crede nella reincarnazione. Dichiara che la salvezza personale corrisponde con la liberazione dal ciclo della vita e della morte. Credono che praticare tutte le religioni del mondo porti alla saggezza, alla conoscenza e alla salvezza. Al contrario la Bibbia insegna che vi è un solo modo per essere salvati ed è attraverso Gesù Cristo. Gesù stesso ha detto: “Io son la Verità, la Via e la Vita, nessuno può arrivare al Padre se non per mezzo di Me.” (Giovanni 14:6)

Paragonando gli insegnamenti della scientologia con quelli della Bibbia, possiamo vedere che non hanno nulla in comune. La scientologia porta via da Dio e dalla vita eterna. La scientologia contrasta in ogni suo aspetto con il cristianesimo. Perciò la scientologia è chiaramente non Cristiana.

“Pilato compose anche l'iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: «Gesù il Nazareno, il re dei Giudei». Molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove fu crocifisso Gesù era vicino alla città; era scritta in ebraico, in latino e in greco. I sommi sacerdoti dei Giudei dissero allora a Pilato: «Non scrivere: il re dei Giudei, ma che egli ha detto: Io sono il re dei Giudei». Rispose Pilato: «Ciò che ho scritto, ho scritto».”

Giovanni 19,19-22

"Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo divenuto maledizione per noi" (poiché sta scritto: «Maledetto chiunque è appeso al legno»).

Galati 3:13

"Egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le sue lividure siete stati guariti."

1Pietro 2:24

Il giorno seguente, Giovanni vide Gesù che veniva verso di lui e disse: «Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!

Giovanni 1:29

Or dunque, se darete attentamente ascolto alla mia voce e osserverete il mio patto, sarete fra tutti i popoli il mio tesoro particolare, poiché tutta la terra è mia.

Esodo 19:5



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