Madonna del Buon Consiglio 26 aprile

 

Uno dei nomi con cui è conosciuta la Madre di Dio e alla quale i fedeli si rivolgono è la Madonna (o Madre) del Buon Consiglio. Il Consiglio a cui ci si riferisce è il Cristo, il “Consigliere mirabile” profetizzato da Isaia, così come “lo Spirito del Consiglio” che la guidò per tutta la sua esistenza.

 Rappresentata mediante una semplice immagine di Madonna che stringe al petto Gesù Bambino, entrambi sovrastati da un arcobaleno, il suo culto nasce dalla provincia di Roma, nel piccolo paese di Genazzano. Ma il dipinto ha una lunga storia. Esso si trovava nella cittadina di Scutari, in Albania, e a quel tempo, siamo nel XIII secolo, veniva venerato come Santa Maria di Scutari, e custodito nel Santuario. Qui abbelliva una parete in quanto affresco di autore sconosciuto.

 L'invasione dell'impero turco nel secolo successivo gettò l'Albania nel caos; priva di difese adeguate, il popolo pregava e in suo soccorso giunse il nobile Giorgio Castriota, devoto alla Madonna. Lui e tutti coloro che lo affiancarono nella battaglia si inginocchiavano durante le pause dinanzi a Santa Maria di Scutari, e vincevano. Dopo 23 anni di battaglie Castriota muore; una notte due giovani soldati videro la Santa in sogno che gli chiedeva di seguirli, e al mattino, mentre erano in preghiera dinanzi all'affresco, esso si staccò dal muro! Iniziarono a seguire gli angeli che lo portavano e senza rendersene conto miracolosamente camminarono per chilometri persino sul mare, fino alle coste italiche dove ne persero le tracce. Il dipinto era fuggito all'invasione e alla distruzione islamica.

 Ecco che ci ritroviamo quindi nel già citato Genazzano. Qui nel frattempo la vedova ottantenne Petruccia, devota alla Madre del Buon Consiglio venerata in una vecchia chiesa del paese, ebbe una rivelazione. “La Madre Santissima nella sua immagine di Scutari deve uscire dall'Albania e bisogna edificarle un tempio”. La donna, che ha modeste risorse, obbedisce ma i suoi aver bastano appena per qualche metro di parete, e i concittadini la derisero per le sue velleità. Ma un giorno sentirono una musica celestiale e videro una nube che andava dritta verso la parete edificata grazie a Petruccia, e qui apparve loro l'affresco della Madonna del Buon Consiglio.

 Nei giorni successivi si contarono tra i devoti accorsi 161 miracoli. E qui ora sorge un Santuario, edificato grazie alle donazioni dei pellegrini, proprio come era stato predetto a Petruccia, elevato a Basilica minore nel 1903 da Papa Leone XIII, che introdusse l'invocazione Madre del Buon Consiglio nella Litania Lauretana.

 La Madonna del Buon Consiglio si festeggia il 26 aprile; ella compie miracoli nell'animo di chi le si rivolge, correggendo, orientando e consigliando ciò che è bene per loro.

Preghiera indulgenziata alla Vergine SS. del Buon Consiglio

Gloriosissima Vergine, eletta fra tutte con eterno decreto per esser Madre del Verbo Incarnato, Tesoriera delle divine grazie e Rifugio dei peccatori, io, Vostro indegno servo, ricorro a Voi, perché siate mia clemente guida e consigliere in questa valle di lagrime. In nome del Sangue Preziosissimo del Vostro Figlio ottenetemi il perdono dei peccati, la salvezza dell'anima ed i mezzi necessari per conseguirla. Concedete inoltre alla S. Chiesa il trionfo sopra i suoi nemici e la dilatazione del regno di Gesù Cristo per tutto il mondo. Cosi sia.

ALTRE PREGHIERE

PREGHIERA ALLA MADONNA DEL BUON CONSIGLIO

Signore, tu sai quanto timidi ed incerti sono i pensieri dei mortali; per intercessione di Maria, Madre del Buon Consiglio, nel cui grembo verginale il Verbo si è fatto uomo,

 concedi a noi il tuo Spirito, perché ci faccia conoscere ciò che piace a te e ci guidi nei travagli della vita. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PREGHIERA ALLA MADRE DEL BUON CONSIGLIO

Vergine del Buon Consiglio! A te s'innalza la supplica del popolo cristiano che da sempre ti ama e ti onora. A te oggi consegna le sue speranze e le sue pene, i suoi desideri e i suoi bisogni, le molte lacrime versate e l’anelito ad un futuro migliore. 

 Volgi, o Madre, il tuo sguardo su questo popolo, accogline i propositi generosi, accompagnalo nel suo cammino verso un avvenire di giustizia, di solidarietà e di pace. 

 Tu, o Madre, che conosci la strada della vita e sai bene cosa desidera il cuore dell’uomo, non gli consegni ideologie fallaci e transitorie ma la persona del tuo Figlio Gesù, via, verità e vita, nel quale rifulge il mistero di Dio e dell’uomo.

 Madre del Buon Consiglio apri le menti e i cuori, assicura all’umanità intera il dono della concordia e della pace.

 Amen.

PREGHIERA A MARIA SS. DEL BUON CONSIGLIO

O Madre del Buon Consiglio, al vostro Cuore purissimo raccomando il mio proposito di darmi interamente a Gesù vostro Figlio divino. Voi, aiutatemi, o buona Madre, col vostro potente patrocinio: che io non cada nella colpa, che tanto spiace al vostro castissimo sguardo! che io viva sempre pura: che regni sopra di me, come regna sopra di voi, il volere di Dio, che io mi conservi sempre devota e fedele a seguire nelle mie risoluzioni e nelle mie azioni, quello che a Dio più piace, ed è sicura caparra della mia salvezza eterna. Nei miei bisogni temporali, a voi raccomando le mie domande al Signore, specialmente quella che ora faccio... Qualunque però sarà per esserne l'evento, che io resti, con la vostra assistenza perfettamente conforme e rassegnata a quello, che il santo volere di Dio dispone per il meglio dell'anima mia. O Madre di Dio e degli uomini, la mia fiducia tutta io ripongo in voi. Così sia.

"Tre giorni dopo, si fecero delle nozze in Cana di Galilea, e la madre di Gesù si trovava là. Or anche Gesù fu invitato alle nozze con i suoi discepoli. Essendo venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». Gesù le disse: «Che cosa c'è tra te e me, o donna? L'ora mia non è ancora venuta». Sua madre disse ai servi: «Fate tutto quello che egli vi dirà». Or c'erano là sei recipienti di pietra, usati per la purificazione dei Giudei, che contenevano due o tre misure ciascuno. Gesù disse loro: «Riempite d'acqua i recipienti». Ed essi li riempirono fino all'orlo. Poi disse loro: «Ora attingete e portatene al maestro della festa». Ed essi gliene portarono. E, come il maestro della festa assaggiò l'acqua mutata in vino (or egli non sapeva da dove venisse quel vino, ma ben lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua), il maestro della festa chiamò lo sposo, e gli disse: «Ogni uomo presenta all'inizio il vino migliore e, dopo che gli invitati hanno copiosamente bevuto, il meno buono; tu, invece, hai conservato il buon vino fino ad ora». Gesù fece questo inizio dei segni in Cana di Galilea e manifestò la sua gloria, e i suoi discepoli credettero in lui."

Giovanni 2:1-11

La Madonna si era accorta che stava venendo meno il vino e chiese a Gesù di intervenire.

Scrive San Tommaso: “Alla madre si deve l’impetrazione del miracolo; a Cristo il suo compimento, e se ne parla a partire dalla frase: «Vi erano là sei giare di pietra, ecc.»; ai discepoli poi si deve la constatazione del miracolo: «Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli…».

Per tornare dunque al primo punto, si noti che la madre di Cristo esercita qui la funzione di mediatrice. E in tale veste compie queste due cose: primo va a interpellare il figlio; secondo, dà istruzioni ai servitori: «La madre disse ai servi…»” (Commento al Vangelo di Giovanni, 2,3).

Va notato che finora il Vangelo non aveva ancora registrato alcun miracolo da parte di Gesù.

La Madonna sa che Gesù può intervenire perché sa chi è e ne conosce la provenienza.

Alla risposta disarmante di Gesù: “Che c’è tra me e te, o donna” (Gv 2,4) e cioè “noi non c’entriamo, non siamo gli organizzatori della festa”, e a quanto subito dopo soggiunge: “Non è ancora giunta la mia ora”, come a dire: “se fosse giunta, interverrei”, la Madonna con il suo cuore pieno di affetto verso quegli sposi chiama i servi e dice loro: “Fate quanto vi dirà” (Gv 2,5).

Pertanto la Madonna mette Gesù davanti al fatto compiuto al punto il Singore non può tirarsi indietro se non facendo fare brutta figura a sua Madre.

È interessante sottolineare come Maria si presenti qui come madre di misericordia. Nessuno le ha detto niente, nessuno l’ha pregata di intervenire, a nessuno sarebbe passato per la mente di rivolgersi a lei qualora si sarebbero accorti della mancanza di vino.

Ma in tutto questo la Madonna non indugia e s’affretta a dire a Gesù: “Non hanno più vino”.

Chissà con quale accento e con quale gesto la Madonna deve aver fatto tale richiesta.

Gesù capisce subito che Lei chiede il suo intervento, un miracolo. Proprio per questo dice: “Non è ancora giunta la mia ora”.

Poi avviene tutto ciò che conosciamo: Gesù converte sei anfore piene d’acqua in vino. Circa 600 litri.

Con questo Gesù vuole farci capire che quando si fa intervenire sua Madre, la preghiera diventa onnipotente e la sua grazia è sovrabbondante.

Ma c’è un altro particolare da sottolineare a Cana. Lo coglie il nostro grande San Tommaso d’Aquino quando nel testo sacro si legge che fu invitata Maria e anche Gesù.

Prima dunque fu invitata sua madre.

San Tommaso ipotizza che “invitarono prima la madre, perché dubitavano che Gesù, invitato a nozze, sarebbe venuto, data la somma religiosità che vedevano in lui, e perché non l’avevano mai visto mescolarsi nei conviti.

Penso, quindi, che prima abbiano consultato sua madre sull’opportunità d’invitarlo. Ecco perché l’Evangelista tra gli invitati alle nozze mette in prima la madre, e poi Gesù” (Commento al Vangelo di Giovanni, 2,2).

Prima ancora di essere mediatrice della grazia della conversione dell’acqua in vino, Maria ne aveva fatta un’altra ancora più grande: aveva portato Gesù a quelle nozze.

Aveva portato il Salvatore e aveva portato lo Sposo di ciascuno di noi, quello Sposo che ci rende partecipi e proprietari di tutti i beni del Paradiso.

Tutte queste grazie la Madonna le ha fatte senza esserne interpellata.

Le ha ottenute perché ama.

E quante altre ne darà non solo a nostra insaputa, ma addirittura quando gliele chiediamo?

Ti esorto pertanto a domandare molto al Signore attraverso la mediazione di Maria.

Maria è onnipotente nella sua supplica, nella sua preghiera.

San Tommaso, poco prima di morire, confidò al suo segretario che tutto quello che aveva chiesto a Dio attraverso l’intercessione di Maria l’aveva sempre ottenuto.

Ed è per questo che San Bernardo nella bellissima preghiera “Memorare” si rivolge a Maria con queste parole: “Ricordati, o piissima Vergine Maria, non essersi mai udito al mondo che alcuno abbia ricorso al tuo patrocinio, implorato il tuo aiuto, chiesto la tua protezione e sia stato abbandonato.

Animato da tale confidenza, a te ricorro, o Madre, Vergine delle Vergini, a te vengo e, peccatore contrito, innanzi a te mi prostro.

Non volere, o Madre del Verbo, disprezzare le mie preghiere, ma ascoltami propizia ed esaudiscimi. Amen”.

Matteo 11:25

In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli.


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