CHI È PIERO ANGELA?


Piero Angela era nato a Torino nel 1928, è morto a Roma il 13 agosto 2022. Aveva 93 anni e proprio quest’anno aveva festeggiato i suoi 70 anni in RAI

 

Piero Angela è stato un divulgatore scientifico, giornalista, conduttore televisivo e saggista italiano, con una breve carriera professionistica iniziale anche come musicista jazzista e pianista. Iniziò la carriera come cronista radiofonico, divenendo poi inviato e affermandosi successivamente come conduttore del telegiornale Rai, tuttavia resta noto soprattutto come ideatore e presentatore di trasmissioni di divulgazione in stile anglosassone, con cui ha dato vita a un filone documentaristico della televisione italiana, e per il suo giornalismo scientifico anche espresso in numerose pubblicazioni saggistiche. ANTI-CREAZIONISTA E A FAVORE DEI VACCINI.

 


Il Creazionismo è scientifico?

C’è un grande dibattito al momento intorno alla validità del Creazionismo, definito come “la credenza che l’universo e tutti gli organismi viventi originano da atti specifici di creazione divina, come riportato nella Bibbia, e non da processi naturali come l’evoluzione”. La scienza Creazionista è spesso derisa dalla comunità secolare e accusata di non avere valore scientifico. Tuttavia, il Creazionismo è completamente compatibile con un approccio scientifico a tutto campo. Il Creazionismo fa affermazioni su avvenimenti veri, posti veri e cose vere. Non si occupa solo di idee soggettive e di concetti astratti. Esistono fatti scientifici consolidati che sono coerenti con il Creazionismo ed il modo che questi fatti relazionano tra di loro è in armonia con le interpretazioni Creazioniste. Nello stesso modo che altre teorie scientifiche di ampio spettro possono essere usate per dare coerenza ad una serie di fatti, anche il Creazionismo può avere questa funzione.
In che modo dunque il Creazionismo è scientifico e in opposizione al “naturalismo”, definito come “un punto di vista filosofico per il quale ogni cosa deriva da cause e proprietà naturali, e che esclude a priori spiegazioni soprannaturali o spirituali”? E’ chiaro che la risposta a questa domanda dipende dalla definizione che si vuole dare al termine “scientifico”. Troppo spesso la scienza ed in naturalismo sono considerate equipollenti e ciò escluderebbe per definizione il Creazionismo. Questa definizione tuttavia presuppone una riverenza non razionale del naturalismo. La scienza si definisce come: “l’osservazione, l’identificazione, la descrizione, l’investigazione sperimentale e la spiegazione teorica dei fenomeni”. Non c’è nulla in sé che decreti che la scienza debba essere naturalistica. Il naturalismo, come il Creazionismo, opera sulla base di alcuni presupposti che non sono generati da sperimenti. Sono piuttosto estrapolati dai dati o derivati dai risultati di test. Questi presupposti filosofici sono accettati prima ancora di raccogliere i dati. Dato che sia il naturalismo che il Creazionismo sono fortemente influenzati da presupposti che non sono dimostrabili né verificabili tramite esperimenti, e che incidono sulla discussione prima ancora dei fatti stessi, è lecito dire che il Creazionismo è almeno tanto scientifico quanto il naturalismo.
Il Creazionismo, come il naturalismo, può essere scientifico in quanto compatibile con il metodo scientifico di indagine. Queste due teorie non sono tuttavia scienze nel senso proprio del termine, perché entrambe le teorie includono aspetti che non sono considerabili come “scientifici” nel senso normale del termine. Né il creazionismo, né il naturalismo sono falsificabili, ossia non esistono esperimenti che potrebbero dimostrare inequivocabilmente che una o l’altra teoria sono false. Nessuna delle due è ha potere di predizione, in quanto non generano né agevolano la capacità di predire un risultato. Anche sulla sola base di questi due punti, vediamo che non c’è un motivo logico per cui una delle due teorie debba essere considerata più valida scientificamente dell’altra.
Un motivo principale per il quale i naturalisti rifiutano il Creazionismo è la questione dei miracoli. Ironicamente, i naturalisti affermano che i miracoli, come ad esempio la creazione speciale, sono impossibili perché violano le leggi della natura che sono state osservate con chiarezza nel corso della storia. Questa affermazione è ironica per vari motivi. Un esempio particolare si trova nella abiogenesi, la teoria secondo la quale la vita è stata generata dalla materia non vivente. La abiogenesi è uno dei concetti più confutati della scienza. Eppure, un’ottica veramente naturalistica presume che la vita sulla terra, ossia la vita auto-replicante, auto-sostenente e organicamente complessa, ha la sua origine per caso nella materia non organica. Un tale evento non è mai stato osservato nella storia umana. Neanche i presunti cambiamenti evoluzionistici benefici che servirebbero a far progredire una creatura verso forme più complesse è mai stata osservata. Quindi il Creazionismo ha addirittura un vantaggio nelle sue credenze nei miracoli in quanto la Scrittura documenta episodi osservati di eventi miracolosi. Etichettare come non scientifico il Creazionismo esige lo stesso tipo di giudizio del naturalismo.
Ci sono molti fatti usati per entrambe i proponenti nel dibattito del Creazionismo contro il naturalismo. I fatti sono fatti, ma nessun fatto esige una sola interpretazione. La divisione tra il Creazionismo ed il naturalismo secolare si basa completamente su diverse interpretazioni. Nel dibattito specifico tra Creazionismo ed evoluzionismo, Charles Darwin stesso fece questa affermazione. Nell’introdurre L’Origine della Specie, afferma: “Sono più che consapevole che non c’è praticamente alcun punto nel mio trattato del quale non è possibile addurre altri fatti, che spesso portano apparentemente alla conclusione opposta alla mia”. Ovviamente Darwin credeva nell’evoluzione e non nella creazione, ma era disposto ad ammettere che la chiave nel scegliere le proprie credenze è l’interpretazione. Uno scienziato può ritenere che un fatto sostenga il naturalismo, mentre un altro scienziato potrebbe ritenere che lo stesso fatto sostiene il Creazionismo.
In aggiunta, il fatto che il Creazionismo è l’unica possibile alternativa alle idee naturalistiche come l’evoluzione, lo rende un valido soggetto di discussione, e molti degli scienziati prominenti oggi hanno ammesso questa dicotomia. Molti scienziati influenti e conosciuti affermano che le due soli possibili spiegazioni per la vita sono o l’evoluzione naturalistica oppure la creazione speciale. Gli scienziati non sono concordi su quale delle due teoria sia quella vera, ma quasi tutti sono concordi nel dire che deve essere una o l’altra.
Ci sono molti altri motivi per i quali il Creazionismo è un approccio razionale e scientifico alla conoscenza. Ad esempio c’è il concetto della probabilità realistica, il sostegno mancante per la macro-evoluzione, l’evidenza dell’esperienza, e così via. Non c’è nessuna base logica per la quale è necessario accettare integralmente i presupposti naturalistici né rifiutare i presupposti del Creazionismo. La credenza nella creazione non ostacola la scoperta scientifica. Basti pensare a ciò che hanno contribuito alla scienza uomini come Newton, Pasteur, Mendel, Pascal, Kelvin, Linnaeus e Maxwell, i quali erano tutti convinti creazionisti. Il Creazionismo non è una “scienza” come non lo è neppure il naturalismo. Il Creazionismo tuttavia è completamente compatibile con la scienza stessa.

Perché la comunità scientifica si oppone al creazionismo?

È importante effettuare una distinzione tra i termini "scienza" e "comunità". La scienza è una disciplina che riguarda l'osservazione, la sperimentazione e la spiegazione dei fenomeni. La comunità scientifica è composta dalle persone umane viventi che partecipano a questa disciplina. La distinzione è importante, perché non c'è contraddizione logica tra scienza e creazionismo. Scienza è un termine generico per un tipo di studio, mentre creazionismo è una filosofia applicata all'interpretazione dei fatti. La comunità scientifica, così come esiste oggi, considera il naturalismo come la filosofia preferita, ma non esiste una ragione palese per cui il naturalismo dovrebbe essere preferito dalla scienza al creazionismo.

In generale, c'è la percezione che il creazionismo sia "non scientifico". Questo è in parte vero, nel senso che il creazionismo implica certe ipotesi che non possono essere testate, provate o falsificate. Tuttavia, il naturalismo è esattamente nella stessa situazione, quello di una filosofia non verificabile, non dimostrabile, non falsificabile. I fatti scoperti nella ricerca scientifica sono solo questo: fatti. I fatti e le interpretazioni sono due cose diverse. L'attuale comunità scientifica rifiuta, in generale, i concetti del creazionismo e così lo definiscono come "non scientifico". Questo è molto ironico, data la preferenza della comunità scientifica per una filosofia interpretativa – naturalismo – che è altrettanto "non scientifica" come il creazionismo.

Ci sono molte ragioni per questa tendenza verso il naturalismo nella scienza. Il creazionismo comporta l'intervento di un essere soprannaturale e la scienza si occupa principalmente di cose fisiche e tangibili.

Per questa ragione, alcuni nella comunità scientifica temono che il creazionismo porti al dilemma del "Dio delle lacune", in cui le questioni scientifiche vengono liquidate dalla spiegazione "Dio l'ha fatto". L'esperienza ha dimostrato che non è questo il caso. Alcuni dei più grandi nomi della storia scientifica erano creazionisti convinti. La loro fede in Dio li ha spinti a chiedere: "Come ha fatto Dio a farlo?". Tra questi nomi ci sono Pascal, Maxwell e Kelvin. Dall'altra parte, un irragionevole impegno per il naturalismo può degradare la scoperta scientifica. Un quadro naturalistico richiede che uno scienziato ignori i risultati che non si adattano al paradigma stabilito. Cioè, quando i nuovi dati non corrispondono alla visione naturalistica, si presume che non siano validi e quindi vanno scartati.

Ci sono diverse implicazioni religiose nei confronti del creazionismo. La scienza è solo oggettiva come coloro che vi partecipano e quelle persone sono soggette al pregiudizio come in qualsiasi altro campo. C'è chi rifiuta il creazionismo a favore del naturalismo solo per motivi personali "morali". In realtà, questo numero è probabilmente molto più alto di quello che si vorrebbe ammettere. La maggior parte delle persone che rifiuta il concetto di Dio lo fa principalmente perché non è d'accordo con qualche restrizione percepita o ingiustizia, nonostante le affermazioni contrarie, e questo è vero per coloro che lavorano come scienziati come per quelli che lavorano in qualsiasi altro campo.

Allo stesso modo, un atteggiamento ostile nella comunità scientifica ha avuto un impatto sulla percezione del creazionismo. La scienza ha beneficiato dei contributori creazionisti per secoli; eppure oggi la comunità scientifica, in generale, assume un atteggiamento ostile e condiscendente nei confronti di chiunque non abbia una prospettiva naturalistica. Questa aperta ostilità nei confronti delle opinioni creazioniste e della religione in generale crea un forte incentivo per le persone con tali punti di vista ad evitare lo studio scientifico. Coloro che si sentono spesso costretti a rimanere in silenzio per paura del ridicolo. In questo modo, la comunità scientifica ha degradato ed "eliminato" un segmento della popolazione e poi ha l'audacia di affermare che una percentuale ridotta di creazionisti nei loro ranghi è la prova del merito scientifico superiore del naturalismo.

Ci sono anche ragioni politiche all'ostilità della comunità scientifica verso il creazionismo e la religione in generale. Il cristianesimo, più di ogni altro sistema religioso, attribuisce un valore immenso a ogni singola vita umana. Ciò provoca tensioni con la comunità scientifica quando questa preoccupazione per la vita ostacola un qualche tipo di processo scientifico. I valori cristiani tendono a frenare gli esperimenti o le posizioni che causano danni alle persone o che distruggono o danneggiano la vita umana. Gli esempi includono la ricerca sulle cellule staminali embrionali, l'aborto e l'eutanasia. In altri casi, i valori cristiani si scontrano con quelli secolari quando la scienza promuove certe attività peccaminose facilitandole. Mentre gli scienziati naturalisti possono considerare ciò come un ostacolo non necessario, dovrebbero invece considerare cosa accade quando la ricerca scientifica viene condotta senza alcun riguardo per la moralità o la coscienza. A riecheggiare questa idea è stato il personaggio dell'attore Jeff Goldblum nel film Jurassic Park. Ha dichiarato: "I vostri scienziati erano così preoccupati riguardo alla possibilità di farlo o meno che non si sono fermati a pensare se dovessero farlo". C'è anche un livello di competizione tra la comunità scientifica e la comunità religiosa sul potere, producendo ulteriori tensioni tra la scienza e il creazionismo. Anche alcuni eminenti scienziati scettici hanno ammesso che la comunità scientifica tende a posizionarsi, talvolta inconsciamente, come un sacerdozio: questo sacerdozio secolare si presenta come dotato della meravigliosa ed elitaria conoscenza del fatto che i laici abbiano bisogno di salvezza e non può essere messo in discussione. In altre parole, idee religiose come il creazionismo, incidono sulla pretesa della comunità scientifica di una conoscenza superiore dell'universo. Mentre ci possono essere molte ragioni di tensione tra la comunità scientifica e il creazionismo, ce ne sono molte altre per cui dovrebbero essere in grado di coesistere pacificamente. Non ci sono ragioni logicamente valide per rifiutare il creazionismo a favore del naturalismo, come la comunità scientifica ha fatto. Il creazionismo non inibisce la scoperta, come dimostrano i titani della scienza che credevano fortemente in esso. L'atteggiamento derisorio rigettano sui creazionisti ha diminuito il numero di tante menti capaci e disponibili in molti campi. Il creazionismo ha molto da offrire alla scienza e alla comunità scientifica. Il Dio che ha creato l'universo si è rivelato attraverso di esso (Salmo 19:1); più sappiamo della sua creazione, più riceve la gloria!

La scientologia è Cristiana o è solo un culto?

La scientologia è una religione difficile da riassumere. Fu fondata nel 1953 da L. Ron Hubbard, regista di fiction. La fondò quattro anni dopo che disse: “ Mi piacerebbe iniziare una religione, che possa essere in sintonia con la ricchezza”. Fu anche grazie a questo che Hubbard divenne multi milionario.

La scientologia insegna che il genere umano è immortale, ( definito “Thetan”); non originario di questo pianeta, ma che l’uomo è bloccato su questo pianeta per l’energia, lo spazio ed il tempo, (MEST). La salvezza per la scientologia si ottiene attraverso un processo chiamato “auditing” o ”engrams”. In questo processo i brutti ricordi, che creano un blocco energetico, sono rimossi. E’ un processo costoso che può arrivare a costare centinaia di migliaia di dollari. Quando tutti gli engrammi son rimossi, il Thetan può di nuovo avere il controllo sul MEST invece che esserne, a sua volta, controllato. Fino alla salvezza, ogni Thetan viene continuamente reincarnato.

La scientologia è una religione estremamente costosa, in quanto vi è un prezzo per ogni aspetto di essa. E’ inoltre una religione d’elitè e punitiva contro coloro che decidono di allontanarsene. Le sue “scritture” comprendono ciò che L.Ron Hubbard ha insegnato o scritto.

Anche se la scientologia dichiara di essere compatibile con il cristianesimo, in realtà non è così. Nella Bibbia si insegna che Dio è l’unico creatore del mondo, (Genesi 1:1), l’uomo fu creato da Dio, (Genesi 1:27), l’unica salvezza per l’uomo avviene attraverso la grazia mediante la fede in Gesù Cristo, (Filippesi 2:8), la salvezza è un dono gratuito, (Efesini 2:8-9), Gesù Cristo è vivo e si trova alla destra di Dio, Suo Padre, (Atti 2:33, Efesini 1:20, Ebrei 1:3), aspettando il momento in cui Lui radunerà il Suo popolo per farlo risedere per sempre con Lui in cielo. Gli altri saranno dannati all’inferno, separati da Dio per sempre, (Apocalisse 20:15).

La scientologia rifiuta l’esistenza di Dio, del paradiso e dell’inferno. Per loro Gesù è stato solo un buon insegnante mandato a morte ingiustamente. La scientologia differisce dal cristianesimo su ogni dottrina fondamentale. Le seguenti sono le differenze fondamentali.

Dio: la scientologia crede che vi sono tante divinità, tra le quali alcune sono più importanti. Al contrario, la Bibbia riconosce che vi è un solo Dio che si è rivelato attraverso la Bibbia e mediante Gesù Cristo. Coloro che credono in Lui non possono accettare il falso concetto di Dio insegnato dalla scientologia.

Gesù Cristo: la scientologia rifiuta l’aspetto divino di Cristo. Non gli assegnano la visione biblica, ma piuttosto lo considerano come una divintà inferiore che è diventato importante e leggendario con il passare del tempo. La Bibbia invece, insegna chiaramente che Gesù è Dio fatto carne e attraverso la Sua incarnazione è diventato il sacrificio per i nostri peccati. E’ attraverso la morte e la resurrezione di Cristo che possiamo avere la speranza della vita eterna con Dio, (Giovanni 3:16).

Peccato: la scientologia crede nella reincarnazione. Dichiara che la salvezza personale corrisponde con la liberazione dal ciclo della vita e della morte. Credono che praticare tutte le religioni del mondo porti alla saggezza, alla conoscenza e alla salvezza. Al contrario la Bibbia insegna che vi è un solo modo per essere salvati ed è attraverso Gesù Cristo. Gesù stesso ha detto: “Io son la Verità, la Via e la Vita, nessuno può arrivare al Padre se non per mezzo di Me.” (Giovanni 14:6)

Paragonando gli insegnamenti della scientologia con quelli della Bibbia, possiamo vedere che non hanno nulla in comune. La scientologia porta via da Dio e dalla vita eterna. La scientologia contrasta in ogni suo aspetto con il cristianesimo. Perciò la scientologia è chiaramente non Cristiana.

La fede in Dio e la scienza si contraddicono?
La scienza è definita come “l’osservazione, l’identificazione, la descrizione, l’indagine sperimentale e la spiegazione teorica dei fenomeni”. La scienza è un metodo di cui l’umanità può servirsi per ottenere una comprensione maggiore dell’universo naturale. È una ricerca della conoscenza attraverso l’osservazione e le ipotesi. I progressi della scienza dimostrano il raggio d’azione della logica e dell’immaginazione umane. Tuttavia, la fede di un cristiano nella scienza non dovrebbe mai essere pari a quella in Dio. Un cristiano può avere fede in Dio e rispetto per la scienza, purché sappia distinguere fra ciò che è perfetto e ciò che non lo è.
Credere in Dio significa credere per fede. Abbiamo fede nel Suo Figlio per la salvezza, fede nella Sua Parola per l’ammaestramento e fede nel Suo Spirito Santo per la guida. La nostra fede in Dio dovrebbe essere assoluta, visto che, dal momento in cui mettiamo la nostra fede in Dio, dipendiamo da un Creatore perfetto, onnipotente e onnisciente. La nostra fede nella scienza dovrebbe essere intellettuale e niente di più. Possiamo star certi che la scienza compie molte cose grandiose, ma anche che commette errori. Se mettiamo fede nella scienza, dipendiamo da uomini mortali imperfetti, peccatori, limitati. Lungo la storia la scienza si è sbagliata gravemente su molte cose come la forma della Terra, il volo motorizzato, i vaccini, le trasfusioni di sangue e anche la riproduzione. Non è mai stato provato che Dio si sia sbagliato.
La verità non è qualcosa che un cristiano debba temere, pertanto non c’è alcun motivo che un egli tema o detesti la buona scienza. Imparare più cose sul modo in cui Dio ha strutturato il nostro universo aiuta tutta l’umanità ad apprezzare le meraviglie della creazione. Ampliare le nostre conoscenze ci aiuta a combattere le malattie, l’ignoranza e gli equivoci. Tuttavia, il pericolo è quando gli scienziati mettono la loro fede nella logica umana al di sopra della fede nel nostro Creatore. Costoro non sono affatto diversi da chiunque sia dedito a una religione: hanno scelto la fede nell’Uomo e troveranno dei fatti per difenderla.
Inoltre, la maggior parte degli scienziati razionalisti, anche quelli che si rifiutano di credere in Dio, riconosce una mancanza di completezza nella nostra comprensione dell’universo. Essi ammetteranno che né Dio né la Bibbia possano essere dimostrati o confutati dalla scienza, proprio come in definitiva non possono esserlo molte delle loro teorie preferite. La scienza dovrebbe essere una disciplina davvero neutrale che ricerchi soltanto la verità, non la dimostrazione dei preconcetti. Inoltre, Dio ha sempre voluto che noi andassimo a Lui mediante la fede, non attraverso la logica.
Molta scienza sostiene l’esistenza e l’opera di Dio. Salmi 19:1 dice: “I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento annunzia l’opera delle sue mani”. Quando la scienza moderna scopre più cose sull’universo, scopriamo più prove della Creazione. La meravigliosa complessità e replicazione del DNA, le intricate e interconnesse leggi della fisica e l’assoluta armonia delle condizioni e della chimica qui sulla terra servono tutte a confermare il messaggio della Bibbia. Un cristiano dovrebbe accettare la scienza che ricerca la verità, ma respingere i “guru della scienza” che mettono la conoscenza umana al di sopra di Dio.
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Apocalisse 21:8
Ma per i codardi, gl'increduli, gli abominevoli, gli omicidi, i fornicatori, gli stregoni, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda».

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Il divulgatore scientifico, proprio nell'ultima puntata di Superquark, in onda su Rai Uno in prima serata, ha parlato della spinosa questione dei vaccini. (ilGiornale.it)
La notizia riportata su altri media:
-Nuovo appuntamento con il divulgatore scientifico più amato d'Italia in onda mercoledì alle 21.25 su Rai1 (TvZap)
-Il divulgatore scientifico ha dedicato una puntata al tema. Ne parla in un'intervista rilasciata al Corriere della sera (HuffPost Italia)
-Piero Angela racconta la puntata di Superquark di stasera: «Sempre più persone non si fidano della scienza e della medicina e danno credito alle non... (Corriere della Sera)
-Piero Angela fidarsi della scienza (TPI)
Come prevedibile ai free-vax e ai novax italiani non è piaciuto il "lavaggio del cervello" operato da Superquark che ieri sera ha raccontato come si moriva di morbillo quando non c'erano i vaccini (next)

Piero Angela contro i no-vax: "Senza i vaccini c’erano i morti…"
Il celebre divulgatore scientifico all’attacco: "Non fidarsi della scienza non è cosa intelligente"
"I vaccini hanno salvato e salvano milioni di persone. Quando non c'erano, c'erano i morti". Così, con poche ma piccanti parole, Piero Angela rispedisce al mittente tutte le istanze dei no-vax.
Il famoso divulgatore scientifico, proprio nella serata di ieri (mercoledì 25 luglio) ha dedicato la puntata di Superquark, in onda su Rai Uno in prima serata, all’ormai spinoso tema dei vaccini, tra verità scientifiche, critiche dei detrattori e complottismi vari, che non passano mai di moda, circa gli interessi delle lobby farmaceutiche. Il quasi novantenne conduttore (e molte altre cose) ha parlato anche al Corriere della Sera, dove ha ribadito il suo pensiero in materia.
Come? Riavvolgendo il nastro della memoria, per rendere meglio l’idea a chi oggigiorno è contro i vaccini: "Quando io ero piccolo se un compagno arrivava in ospedale con la difterite moriva con certezza, non c'era alcuna cura. Ho tanti ricordi di amici morti per queste malattie. La protezione gregge, cioè arrivare a percentuali alte di vaccinati, è fondamentale".
Il dibattito sui vaccini
Già, perché quello scientifico – sempre secondo Angela – è l’unico punto di vista possibile: i numeri e gli studi smentiscono ogni obiezione e paura in merito, dice. "Quello che ci deve far riflettere è la poca fiducia dei cittadini nelle istituzioni, ma anche nella medicina. Perché? Per i tanti casi di malasanità, di eccesso di farmaci, di questioni poco chiare legate ai grandi gruppi farmaceutici. Tutta questa serie di cose ha portato a una poca fiducia, che poi è degenerata fino al complottismo presente su Internet. Il fatto che sempre più persone non si fidino della scienza e diano credito alle non competenze, non è di buon senso né intelligente. E invita a riflettere".
Come al solito, con garbo e intelligenza, Piero Angela difende a spada tratta la scienza, mantenendo sempre un occhio lucido e vigile su quello che è il sentito dire dell’opinione pubblica di questi anni: "In molti casi ci sono preoccupazioni dei genitori per i bambini da vaccinare. Ma certo non bisogna dimenticare l'obiettivo. Una volta sono stato ospite da Lucia Annunziata, insieme a Roberto Burioni, medico in prima linea nella lotta agli anti-vaccinisti. Lui ha ragione, ma alle volte è troppo aggressivo e può non funzionare. Certo purtroppo il vero problema è che ci sono anche politici che seguono l'onda pericolosa del web, gruppetti piccoli ma pericolosi".
Piero Angela contro i no vax: “Spero arrivino restrizioni per chi si oppone”
In un’intervista al Messaggero, Piero Angela chiama i no vax e i no pass “persone guidate da una sorta di pensiero magico pseudoscientifico” e si augura nuove restrizioni destinate solo a loro.
“Abbiamo visto che chi non rispetta le regole di igiene e non si vaccina rischia più degli altri. Mi stupisce come questa evidenza, pur documentata, non induca le persone incerte ad avere paura di una morte nove volte più vicina a loro che agli altri”. Una vera e propria lezione quella di Piero Angela, che in un colloquio con Il Messaggero se la prende con i no vax: “Sono guidati da una sorta di pensiero magico pseudoscientifico – dice – e agiscono in maniera totalmente irrazionale, che resiste anche di fronte all’evidenza. Per fortuna sono una minoranza, personalmente spero arrivino ulteriori restrizioni per chi si oppone”.
Piero Angela sui controlli del Green Pass
Il giornalista e divulgatore 92enne ha poi raccontato un aneddoto che lo ha particolarmente indispettito sul controllo del Green Pass nei locali: “Poco tempo fa sono andato a mangiare in un ristorante a Roma, in una giornata in cui il locale era particolarmente frequentato. Il cameriere, per far prima, non mi ha controllato il Green pass. Ho provato a richiamarlo, ma niente. A quel punto credo di aver anche gridato: ho preteso civilmente e infine ottenuto il controllo. Non bisogna mai vergognarsi di chiedere il rispetto delle norme”. Angela se la prende con i pochi controlli del certificato verde fatti dai privati: “I locali devono vigilare, è sempre importante far rispettare le regole, ma in questo momento ancora di più: non possiamo lasciarci travolgere dalla quarta ondata”.
Pur senza perdere l’aplomb che da sempre lo contraddistingue, non accetta deroghe: “I gestori devono tutelare la salute dei loro clienti, e se questo non avviene, sta a noi segnalarlo. Parlare di protezione nei luoghi pubblici è inutile se poi non si procede al controllo”. Nessuno spazio nemmeno per l’irritazione di chi deve badare a troppe cose all’interno del locale e per evitare che si formino code chiude un occhio sul Green Pass: “Io la capisco anche l’irritazione, può succedere e ho rispetto per chi lavora e deve gestire situazioni a volte anche complesse. Ma il controllore deve controllare, punto. Piuttosto che irritarsi, sarebbe il caso di rendersi conto che questi controlli vengono fatti nell’interesse dei clienti”.

Piero Angela il padre del CICAP, è figlio del più importante massone italiano del '900


Il CICAP è un’organizzazione fondata nel 1989 su iniziativa di Piero Angela per promuovere un’indagine critica nei confronti delle pseudoscienze, del paranormale, dei misteri e dell’insolito.


Il padre di Piero Angela si chiamava Carlo Angela e apparteneva all’obbedienza massonica del Grande Oriente d’Italia. Venne iniziato in Massoneria nel 1905, e raggiunse il 33º grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato. Dopo la fine della Seconda guerra mondiale divenne Maestro Venerabile della Loggia Propaganda all’Oriente di Torino (di cui fu poi Maestro Venerabile Onorario fino alla morte) e Presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della stessa città. L’8 giugno 1949, cinque giorni dopo la sua morte, si svolse il rito massonico funebre presso il tempio della Loggia Propaganda.



In un articolo apparso sulla rivista “L’Acacia Massonica” [settembre 1947, anno III, n° 7, p. 196] si legge:
“Il 3 giugno 1949 è passato all’Oriente eterno il carissimo Fratello dott. prof. Carlo Angela, Venerabile Onorario della Loggia Propaganda all’Oriente di Torino“
“Il Fr. Angela, 33° del Rito Scozzese Antico ed Accettato era entrato nella fratellanza nel 1905 e pervenne ai più alti gradi del nostro sodalizio in virtù del suo carattere adamantino…”
“A cremazione avvenuta le ceneri sono state trasportate a San Germano Vercellese a cura dei Fratelli di Loggia. Il rito massonico s’è svolto nella tornata regolare dell’8 Giugno della R. Loggia Propaganda. Il Tempio, parato ritualmente a lutto, ha offerto una commovente visione che ha marcato il grande e fraterno amore del quale era circondato il fratello commemorato. Dopo la deposizione di una corona di fiori ed un’elevata rievocazione dell’Estinto fatta dall’attuale M. Venerabile, i fratelli hanno ricomposto la catena d’unione e continuato i lavori”.


La Loggia Propaganda è una loggia storica del Grande Oriente d’Italia. Dopo la proclamazione dello Stato unitario, era sorta l’esigenza, da parte del G.O.I., di salvaguardare l’identità degli affiliati più in vista, anche all’interno dell’organizzazione. Per tale motivo, l’adesione di quest’ultimi era nota al solo Gran maestro, risultandogli come iniziazione “all’orecchio”. Nel 1877 il Gran maestro Giuseppe Mazzoni, iniziò a stilarne un elenco denominato Propaganda massonica, costituendo ufficialmente la loggia in questione. Adriano Lemmi (Gran maestro dal 1885 al 1895), era stato iniziato alla loggia “Propaganda” già nel 1877, e contribuì a darle prestigio, riunendo al suo interno deputati, senatori, banchieri.
[Fonte: Dino P. Arrigo, Fratelli d’Italia: cronache, storie, riti e personaggi : per capire la massoneria, Rubettino, 1994, p. 45]

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