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Visualizzazione dei post da febbraio, 2025

San Romano di Condat 28 febbraio

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  Il monachesimo fu uno dei più larghi e fecondi movimenti religiosi, che producessero effetti di spirituale perfezione e insieme di civile progresso.   Per questo la schiera dei Santi monaci è quasi sterminata. Riempie di luce i secoli più bui del Medioevo; lievita la vita di quella società che sembrava oppressa dalla più torva barbarie.   San Romano fa parte della grande famiglia dei monaci francesi, perché la Francia, subito dopo l'Italia, fu la terra propizia al monachesimo.   E ciò si spiega col fatto che il monachesimo, per quanto movimento squisitamente cristiano, s'innestava sulla parte migliore della romanità, accogliendo quegli elementi di civiltà latina, che i barbari distruggevano ovunque, ma che non riuscivano a cancellare nell'ambito di quella grande casa romana costituita dal monastero.   Ecco perché il monachesimo si propagò e attecchì facilmente nei paesi più fedeli alla tradizione romana.   Il Santo di oggi, per qu...

IL CREMULATOR !

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Sapete che cos'è il Cremulator? Viviamo in un mondo dove la gente è convinta di sapere tutto. Amletico dubbio: chi decide di farsi cremare, è consapevole che il forno crematorio non riduce il corpo in cenere? La maggioranza degli amanti del barbecue forever, è convinta che 800-1000 gradi Celsius siano sufficienti per trasformare un corpo in residuo polveroso. Non è così! La cremazione avviene in più fasi. Nella prima fase, Il corpo, previa spoliazione, viene posizionato in una bara in legno grezzo. La salma denudata dunque, viene spinta nel forno tramite delle guide metalliche, che la posizionano nella parte superiore del forno. Il forno crematorio è infatti solitamente diviso in due camere sovrapposte, separate l’una dall’altra da una griglia di materiale refrattario. Mano a mano che i corpi bruciano, i resti cadono progressivamente nella parte inferiore del forno, dove avviene l’ultima parte della combustione. I tempi della bruciatura vengono scanditi dai botti cagionati dallo sc...

San Gabriele dell'Addolorata

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 Francesco Possenti nacque ad Assisi il I marzo 1838 da nobile famiglia. Dai genitori ricevette quell'educazione cristiana che fu poi il germe della sua vocazione allo stato religioso. Fu giovane elegantissimo, ed era così rigoroso nell'esigere che i suoi abiti fossero ben tenuti e preparati, che facilmente s'irritava se qualche cosa mancava o scorgeva qualche piccola macchia sfuggita alle persone di servizio. Questo suo carattere, che lo portava a commettere impazienze; fu causa talvolta di dispiaceri al padre e ai fratelli. Studiò fino a 17 anni, dopo i quali, addolorato vivamente per la morte della madre, vittima del colera del 1855, si ritirò in religione.   Scelse la regola dei Padri Passionisti, fondati da San Paolo della Croce, per poter consolare col suo delicatissimo cuore i dolori della passione di Gesù Cristo e della Vergine Addolorata. Non più quindi vanità, non più ricercatezze, ma il rozzo saio passionista fu la sua ambizione.   Compiuto il novizia...

Sant' Alessandro di Alessandria 26 febbraio

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 Sant'Alessandro, Vescovo di Alessandria in Egitto, dal 312 al 326, fu uno dei protagonisti di quella dolorosa lotta che aprì la lunga e insidiosa vicenda dell'eresia nota nella storia della Chiesa con il nome di Arianesimo. Sembra che proprio per invidia di Alessandro, eletto Vescovo di Alessandria, l'ambizioso prete Ario, aspirante a quella nomina, cominciasse la sua insidiosa sobillazione. Colto, eloquente e intrigante, Ario cominciò a diffondere una sua dottrina, secondo la quale soltanto il Padre sarebbe stato Dio, mentre Gesù non sarebbe stato che una pura creatura, la più eccellente, ma non divina né eterna. Dunque né Dio né uomo, ma una specie di demiurgo, intermediario tra il Padre e le sue creature. Il Vescovo Alessandro avvertì immediatamente il pericolo di quella dottrina, che disgregava la Trinità. Cercò con i mezzi più persuasivi di correggere Ario, il quale, avendo già avuto l'adesione di molti monaci e di qualche Vescovo, si sentiva ambiziosamente caposc...

San Gerlando di Agrigento 25 febbraio

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  Al vescovo Gerlando si deve la riorganizzazione della diocesi di Agrigento dopo la lunga occupazione musulmana che durò dall'829 al 1086. Nominato primicerio della Schola cantorunt della chiesa di Mileto (Catanzaro) dal gran conte di Sicilia Ruggero I degli Mtavilla, dopo la riconquista di Agrigento dall'occupazione araba e il ristabilimento della gerarchia ecclesiastica nell'isola, Gerlando fu nominato, dallo stesso conte, vescovo della città nel 1088, consacrato poi a Roma da papa Urbano 11 (la bolla di conferma pontificia è del 1098).   La sua opera di riorganizzazione della comunità cristiana di Agrigento, che dopo l'occupazione musulmana contava pochi cristiani, lo portò in sei anni a costruire l'episcopio e la cattedrale, dedicati alla Madonna e a san Giacomo.   Fortificò il castello di Agrigento (nome assunto dalla città nel 1927, ma che allora si chiamava Girgenti dal nome Gergent datole dagli arabi). Partecipò poi al convegno di Mazara del 1098, in cu...

Sant' Etelberto 24 febbraio

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  Il pagano Etelberto sposò Berta, principessa dei Franchi, consentendole di professare la sua religione e, primo dei sovrani anglosassoni, fu convertito da Agostino di Centerbury inviato dal Papa Gregorio Magno. Il Venerabile Beda narra di un incontro avvenuto sull'isola Tanatos, all'aperto perchè il Re temeva i sortilegi e le magie dei cristiani, e di come Agostino gli andò incontro con una croce d'argento guadagnando la sua fiducia. Sant'Agostino battezza re Etelberto autore Peter Jackson Etelberto fondò tre diocesi: Centerbury, Rochester e Londra dove iniziò la costruzione della St. Paul's Cathedral.  Venerato come Santo insieme alla moglie, non impose mai il cristianesimo ai suoi sudditi.  È rappresentato in abiti regali, con lo scettro e la corona.  MARTIROLOGIO ROMANO. A Canterbury in Inghilterra, sant’Etelberto, re del Kent, che il vescovo sant’Agostino convertì, primo tra i principi inglesi, alla fede di Cristo.

San Policarpo 23 febbraio

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  Poco si conosce della vita di S. Policarpo. Si sa che in gioventù si converti al Cristianesimo: ebbe la fortuna di essere istruito dagli Apostoli ed in special modo da S. Giovanni Evangelista che lo ordinò vescovo della Chiesa di Smirne verso l'anno 96, e fu primate di tutta l'Asia. Tanto fu l'affetto dei fedeli verso il loro pastore, che ognuno desiderava servirlo, ritenendosi fortunato al solo toccarlo.  A lui sono rivolte quelle parole dell'Apocalisse: « Io so la tua tribolazione e la tua povertà, ma sei ricco di virtù ».  Un simile elogio, fatto dallo stesso Spirito Santo, ci mostra quanto fosse grande la sua virtù_ Infatti il suo zelo per la purità della dottrina era sì fervido che quando udiva qualche cosa di contrario si chiudeva gli orecchi gridando: « Ah, Signore, a quali tempi m'avete voi riserbato », e prontamente spiegava la verità.   Ritornando da Roma, s'imbattè a caso nell'eretico Marcione che superbamente gli chiese: Mi conosci tu? Cui Poli...

Cattedra di San Pietro Apostolo 22 febbraio

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  Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del regno  * Dal Vangelo secondo Matteo  In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».  Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».  E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».  S. Pietro, prima di portare il Vangelo a Roma, stabilì la sua sede in Antiochia. Era giusto che la capitale de...

Il comandamento che vieta le immagini di Dio è disatteso?

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  La condizione dell’Alleanza di Dio con Israele esige fedeltà: «Non avrai altro Dio all’infuori di me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo, né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è sotto le acque» (Esodo 20,4). La proibizione di fare immagini e sculture di Dio è giustificata in Deuteronomio (4,15): divinizzano quello che non è Dio e lo identificano nelle cose. Le immagini e le sculture delle nostre chiese non sono idolatriche, non creano idoli, non divinizzano quello che è solo creaturale. Sono umili segni che rinviano all’unico Signore e ai santi e sante che non sono divini, ma testimoni del Signore e del suo Vangelo. Il primo comandamento, «Non avrai altro Dio fuori di me», insegna a non seguire false immagini del divino o del sovraumano che conducono alle varie forme di superstizione, come il ricorso a riti satanici, l’affido a oroscopi, astrologia, chiromanzia e altre credulità.

🛩☁️ Geoingegneria ☁️🛩

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  S02E16 La celebre intervista rilasciata da Enrico Gianini, l'unica gola profonda italiana sul crimine contro l'umanità che è la geoingegneria, a Tommix del canale TiViVo. Intervista con l'aggiunta dei prelievi con i risultati delle analisi. Quando vi chiedete come siamo arrivati a questo punto, ricordate le decine di interrogazioni parlamentari ed europarlamentari (ivi inclusa quella di Salvini) a cui è stato sempre risposto a mia insaputa. Stesso dicasi per le denunce: non è mai partita una inchiesta giudiziaria su questi crimini.  Atti 13,10 «O uomo pieno di ogni frode e di ogni malizia, figlio del diavolo, nemico di ogni giustizia, quando cesserai di sconvolgere le vie diritte del Signore? 🛩☁️ Geoingegneria ☁️🛩 E' necessario essere chiari e diretti sulla questione delle scie chimiche perchè troppe persone giocano ancora oggi con le parole, spesso con un sorriso di derisione beffarda. E' davvero necessario smettere di prendersi in giro da soli e di nascondere ...

San Pier Damiani 21 febbraio

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  Glorioso collaboratore di S. Gregorio VII e come lui figlio di S. Benedetto. S. Pier Damiani è una delle glorie più fulgide della Chiesa nel secolo xi. Nacque a Ravenna verso l'anno 988 da buona famiglia, ma poco favorita dai beni di fortuna. Perduti i genitori quando era ancor fanciullo, ebbe come tutore un suo fratello maggiore di nome Damiano. E Pietro, in riconoscenza di tutte le sollecitudini che questi usò verso di lui, prese in seguito il soprannome di Damiano.   Studiò a Faenza dove eccelse per sapere e per illibatezza di costumi. Ma un giorno la Divina Provvidenza volle che incontrasse due eremiti camaldolesi, ai quali confidò il suo desiderio di vivere in solitudine. Accolto nel loro ordine, si ritirò nel monastero di Fonte Avellana in diocesi di Gubbio, divenendone presto abate. Divideva il tempo nella preghiera, nello studio della Sacra Scrittura e nella penitenza, mostrandosi ai giovani figli modello sublime in ogni virtù. Quando l'attrattiva del comodo viv...

Santa Giacinta Marto 20 febbraio

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  Jacinta de Jesus Marto, settima figlia di Manuel Pedro Marto e Olimpia de Jesus, era una pastorella nata ad Aljustrel, in Portogallo l'11 marzo 1910, ma è diventata famosa, assieme a suo fratello Francisco e alla loro cuginetta Lucia, per essere stata testimone di alcuni eventi miracolosi: le apparizioni della Madonna.  Giacinta era una bambina come le altre e conduceva una vita semplice: le piaceva giocare e ballare quando possibile.  Ma la sua esistenza cambiò quel 13 maggio 1917 quando, in un luogo chiamato Cova da Iria, nei pressi di Fatima, assistè alla prima apparizione di quella conosciuta in seguito come Madonna di Fatima. Luca 10,21 In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: «Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto.  Nonostante la sua giovanissima età il cambiamento fu radicale, ella infatti si fe...

Beato Corrado Confalonieri 19 febbraio

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  Egli era un nobile del Trecento, sposo felice di una gentildonna sua pari, e aveva un debole per la caccia. Un giorno, lungo la riva del Po giallastro, un ghiotto capo di selvaggina, ch'egli inseguiva a cavallo, circondato dai cani e dai bracconieri, cercò scampo dentro una macchia impenetrabile.   Dominato dall'impazienza e dal dispetto, l'appassionato cacciatore impartì un ordine imprudente: quello di dar fuoco alla macchia per stanare l'animale. Era estate, e nella pianura riarsa dal sole, gli uomini di Corrado non furono in grado di controllare le fiamme da loro stessi suscitate. Si sviluppò un incendio che, con l'aiuto del vento, distrusse le messi e le cascine vicine.   Corrado e i suoi uomini rientrarono in città senza esser notati. Nessuno era stato testimone del loro involontario malestro. Il rimorso e la paura tennero suggellate le bocche. Ma i proprietari e i contadini danneggiati protestarono presso il governatore della città, che ordinò un'inchies...

Santa Geltrude Comensoli 18 febbraio

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 Geltrude nacque a Bienno in Val Camonica (Brescia) il 18 gennaio 1847. Lo stesso giorno della nascita i genitori la portano al fonte battesimale della chiesa parrocchiale e le diedero il nome di Caterina.  Nell'infanzia, Caterina conobbe le gioie dell'innocenza e la spensieratezza dell'età. Il Signore, però, le fece sentire il desiderio di unirsi a Lui intimamente: la piccola era sovente trasportata da un forte bisogno di raccogliersi nella preghiera e nella meditazione. A chi le chiedeva che cosa facesse, rispondeva: "Penso".  Da piccola, non resistendo più al pressante invito di Gesù, una mattina molto presto, avvolta nell'ampio scialle nero della mamma, andò nella vicina chiesa di Santa Maria e ricevette furtivamente la Prima Comunione. Caterina pregustò attimi di Cielo e giurò eterno amore con Gesù.  Giovinetta si fece apostola dell'Eucaristia: voleva portare Gesù Sacramentato su un'alta montagna, perché tutti lo potessero vedere e adorare.  Il su...

Santi Sette Fondatori dell'Ordine dei Servi di Maria - 17 febbraio

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 Vivevano a Firenze, all'inizio del secolo XIII, sette illustri patrizi che alla nobiltà del sangue, univano una grande virtù; Bonfiglio Monaldi, Bonagiunta Manetti, Manetto dell'Antella, Amadio degli Amedei, Uguccione degli Uguccioni, Sostegno dei Sostegni, Alessio dei Falconieri.   Ascritti alla congregazione cittadina di S. Maria Maggiore, nella festa dell'Assunta dell'anno 1233, in chiesa, furono rapiti in estasi ed ebbero una visione. Parve loro di vedere partire da un globo infocato sette raggi di vivida luce e penetrare in loro, ispirandoli a rinunciare alla vita del mondo e a ritirarsi per attendere unicamente al servizio di Dio.   Finiti gli esercizi di pietà gli altri confratelli se ne uscirono di chiesa, essi però vi si fermarono.   Si guardarono attoniti l'un l'altro e nessuno osava dire per primo la visione. Ruppe finalmente il silenzio Bonfiglio, raccontando quanto aveva visto e sentito, e gli altri rimasero sbalorditi nel sentirsi manife...

Santa Giuliana di Nicomedia 16 febbraio

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  Santa Giuliana, quella che spaventò il demonio. Le storie, o meglio le leggende, delle Sante martiri dei primi secoli del Cristianesimo sembrano, a prima vista, tutte simili. Hanno invece sfumature sapienti e diversità di significato, o almeno di poesia. Sant'Agata e Sant'Agnese, per esempio, furono come angioli purissimi che l'amore dello Sposo mistico conservò attraverso le insidie della passione.  Santa Giuliana, invece aveva accettato di andare sposa ad Eulogio, prefetto pagano della sua città, Nicomedia in Bitinia. Dopo le nozze, però, si rifiutò fermamente all'amplesso dello sposo idolatra. Per comprendere meglio il suo gesto, bisogna pensare che in quell'epoca le fanciulle erano maritate giovanissime, e spesso non era neppure richiesto il loro consenso. Il matrimonio cioè era combinato dai parenti, ai quali era difficile rifiutare un partito influente, come era in questo caso il prefetto di Nicomedia. Giuliana, Santa ubbidiente, accettò lo sposo impostole. ...

I PECCATI CONTRO LO SPIRITO SANTO

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  I PECCATI CONTRO LO SPIRITO SANTO 1 – Disperazione per la salvezza. 2 – Presunzione di salvarsi senza merito. 3 – Impugnare la verità conosciuta. 4 – Invidia della grazia altrui. 5 – Ostinazione nei peccati. 6 – Impenitenza finale. Così li troviamo descritti nel Catechismo di Pio X. 1. Che cosa è la disperazione per la salvezza? “Gesù non mi può salvare”, questa è la bestemmia contro lo Spirito Santo. Egli infatti ha reso e continua a rendere testimonianza che Gesù è il Signore, il Figlio di Dio venuto a cancellare i peccati del mondo con la sua morte e risurrezione. Dio, dice la Scrittura, vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità. (1 Tm 2,4). Il credente non deve vivere nella paura di non essere salvato. Ciò costituisce un grave affronto alla bontà di Dio, Padre di infinita misericordia. Neppure dobbiamo dar credito alle tentazioni, per quanto siano terribili, o agli scrupoli che ci tormentano e ci fanno dubitare di essere salvati. Neanche...